Consiglio Comunale

Informazione di qualità

In questi giorni Fassino assicura attraverso una intervista che le nomine della futura RAI saranno basate sulla competenza e sulla professionalità, ricordandoci e ricordandosi che non si sceglie un direttore di tg o di rete in base all’appartenenza politica.

Questa presa di posizione è molto importante, anche se forse non sufficiente, soprattutto alla luce di quanto è successo con il Governo precedente, che ha coscienziosamente epurato i personaggi scomodi. Così con il tristemente famoso editto bulgaro l’ex Presidente del Consiglio ha “ripulito” i nostri schermi da Santoro, Luttazzi ed Enzo Biagi.

Con i precedenti governi le diverse posizioni in Rai erano stabilite sulla base di equilibri politici, ma mai con così tanta veemenza erano state rimosse idee critiche nei confronti di un Governo, che oltretutto in questo caso aveva a disposizione altre tre televisioni private di propaganda. Non pago di questo risultato con la legge Gasparri sulle telecomunicazioni si è voluto dare un altro calcio alla pluralità dell’informazione, aggiungendo la farsa del digitale terrestre, finanziando con denaro pubblico i decoder, in gran parte venduti da Mediaset per la visione di contenuti Mediaset. Con leggi ad personam si è scavalcato quanto stabilito dalla Corte Costituzionale, che aveva deciso che Rete 4 doveva smettere all’inizio del 2004 di occupare irregolarmente le frequenze di proprietà di Europa 7 e trasmettere sul satellite.

Sebbene i nuovi mezzi di comunicazione, internet in primis, conquistino ogni anno uno spazio sempre più rilevante, a livello internazionale stiamo perdendo sempre più quota rispetto agli altri paesi, a causa di politiche non sempre lungimiranti. Incentivare il digitale terrestre quando attraverso internet sarebbe possibile guardare programmi a richiesta dove e quando vuole l’utente è solo un modo per rimandare una rivoluzione già in atto, rimanendo pericolosamente arretrati nel campo dell’informazione rispetto al resto del mondo. Per preoccuparsi basta pensare alla diffusione della banda larga in Italia, posseduta solo dal 13% delle famiglie contro l’80% del Nord Europa, o alla percentuale di famiglie che usano la rete, quasi la metà di quanto accade in Danimarca. Del resto scontiamo il peso di una rete di aziende di telecomunicazioni che non hanno interesse nell’investire in questo settore, preferendo mezzi più costosi, e di una legislazione che permette di avere in Italia costi per la connessione quadruplicati rispetto alle vicine Germania e Francia.
Se questo può sembrare a priva vista un problema limitato e settoriale, bisogna ricordare che il lavoro oggi dipende fortemente dalla capacità di fare, recepire e soprattutto comunicare informazioni. Qualsiasi battaglia politica, per quanto importante, risulta persa senza una adeguata conoscenza del problema e la mancanza di pluralità di informazione è un problema causa di altri mali in molte delle democrazie occidentali. La possibilità di votare, ad esempio, è un diritto fortemente limitato se l’informazione è gestita da una sola persona, perché si instaura un regime basato sulla mobilitazione mediatica.

I Verdi a livello nazionale ed a livello locale hanno sostenuto la proposta di legge di iniziativa popolare Per Un’altra TV e continueranno a raccogliere firme fino alla fine di Giugno.
Lo scopo di questa proposta è sanare la duplice anomalia italiana nel campo dei mezzi di comunicazione audiovisivi, oggi la prima priorità italiana: da una parte, il duopolio Rai-Mediaset che impedisce l’emergere di nuovi attori e limita il pluralismo; dall’altra, il controllo politico esercitato sul servizio pubblico radiotelevisivo, che non ha pari nel mondo democratico. Questa legge si basa sul sistema tedesco, che garantisce l’assoluta indipendenza editoriale dei canali pubblici, quindi non sarebbe una rivoluzione senza precedenti.

Mancano pochi giorni alla scadenza della raccolta di firme, quindi invitiamo tutti i cittadini a firmare la proposta. Per informazioni sui banchetti potete chiedere ai Verdi in Comune oppure controllare su Comitato Forlivese Per Un’altra TV∞

Alessandro Ronchi, capogruppo dei Verdi In Consiglio Comunale a Forlì

Contratti di quartiere II e mercato ortofrutticolo

Mercoledì 12 Aprile in Consiglio Comunale saremo chiamati a discutere del PUA (Piano Urbanistico Attuativo) che riguarda via Girolimini ed indirettamente il mercato ortofrutticolo, dal momento che prevede un diverso utilizzo per l’area ora destinato a parcheggio sul suo retro. In questi giorni sui quotidiani si è a lungo discusso del progetto “Contratti di Quartiere 2” che prevede 8 interventi ed un finanziamento di circa 4 milioni di euro per la loro realizzazione. Questi finanziamenti sono stati assegnati al Comune di Forlì tramite un bando, e dall’insieme degli interventi non è possibile fare lo stralcio di una sola parte. Lasciando da parte le considerazioni sul metodo con il quale è stata portata avanti la discussione su questi progetti, che soffre di diverse lacune, volevo chiarire la posizione del gruppo dei Verdi su questo problema. Il piano proviene dalla precedente amministrazione, che non ci ha visti protagonisti della discussione perché in quel momento i Verdi erano all’opposizione. Preso atto che questo non è un progetto per noi soddisfacente, perché soffre di diversi limiti, il quadro complessivo dei progetti che ha presentato il Comune di Forlì è positivo e prevede diversi interventi, anche per la messa in sicurezza di alcune situazioni di viabilità. Premesso questo, e chiarito che il mercato ortofrutticolo è importante e nessuno vuole penalizzarne la fruizione e lo scambio di merci, i Verdi con responsabilità sosterranno il Piano Urbanistico Attuativo di via Girolimini affinché si possa ottenere l’insieme dei finanziamenti dei Contratti di Quartiere 2, e lavoreranno ovunque ci siano margini per migliorare il quadro complessivo degli interventi. Abbiamo nel frattempo proposto che si verifichi se la quota di edilizia residenziale pubblica di via Girolimini possa essere trasferita in un’altra zona urbana di proprietà del Comune, onde evitare i problemi per il parcheggio del mercato ortofrutticolo. Questa ipotesi sembra non essere percorribile, ma faremo ulteriori verifiche per accertare l’effettiva indisponibilità di altre aree idonee, dal momento che la quota di ERP non può essere modificata, pena la perdita di punti in graduatoria e la conseguente rinuncia ai finanziamenti previsti.

3° commissione su Servizi Sociali e Socio Sanitari

MARTEDI’ 13 dicembre h. 16,00 (sedici)
presso la Sala del Consiglio , è convocata la 3^ Commissione Consiliare per l’esame dei seguenti argomenti:
• Rinnovo accordo di programma per la gestione associata dei Servizi Sociali e Socio-sanitari integrati del Comprensorio Forlivese;
Si precisa che sarà presente alla seduta l’Assessore Loretta Bertozzi (Politiche di Welfare).

MARTEDI’ 13 dicembre h. 17,30 (diciassette e trenta)
presso la Sala del Consiglio , è convocata la 3^ Commissione Consiliare per l’esame dei seguenti argomenti:

• Udienza conoscitiva con i Sindacati Pensionati relativamente all’istituzione di un fondo per la “non autosufficienza”;
• Varie ed eventuali.

Si precisa che saranno presenti alla seduta li Rappresentanti delle Organizzazioni Sindacali come da richiesta allegata.

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