Consiglio Comunale

Ordine del giorno sulle tariffe della sosta

Nel consiglio comunale di mercoledì si è parlato anche di piano del traffico e sosta. La maggioranza ha presentato un ordine del giorno che conteneva un generico impegno al rispetto del piano del traffico approvato, ed una conferma del piano tariffario che ne è derivato (senza specificare quale versione, la prima senza sosta gratuita o la seconda natalizia).
Alla richiesta di sapere cosa di fatto si proponeva e quale delle due proposte stavamo votando, non mi è stata risposta. Un consigliere che lo ha votato con una battuta nei corridoi, lontano dai microfoni della sala, l’ha definito un odg cerchiobottista.

Così ho presentato un mio ordine del giorno, bocciato dal consiglio (ho ottenuto solo i voti di una parte dell’opposizione), che vi allego in calce. In sostanza la tabella proposta vede cifre inferiori a quelle di oggi, ed è esattamente quella che in Giunta l’assessore dei Verdi propose, dopo uno studio con i tecnici di Comune ed ATR, a Febbraio 2007.

Dopo la loro presentazione la Giunta richiese di aumentarli, anche per far fronte ai problemi di bilancio. Condividemmo quella scelta, che però non era nostra, perché questo non snaturava la proposta dal punto di vista della mobilità cittadina, anzi andava ad incrementare un’azione e poteva essere uno strumento per incamerare fondi da destinare alla mobilità collettiva ed alla riqualificazione del centro storico.

La proposta della sosta della Giunta, poi, con il passare dei mesi ha visto un sostegno decrescente da parte dei suoi stessi proponenti, ma invece di tornare alla proposta dell’assessorato si è deciso di tenere alte le tariffe e regalare la sosta il sabato e la sera.

Arrivando al ridicolo di avere sosta gratuita ed incentivata contemporaneamente al blocco del traffico.

Così, per fare chiarezza su un percorso che ha portato i Verdi fuori dalla Giunta, ho riproposto le tabelle dei tecnici e dell’assessore. Di nuovo bocciate.

Il Consiglio Comunale
Visti gli obiettivi del Piano Generale del Traffico Urbano approvato il 19 febbraio 2007;
Considerato che il Comune di Forlì aderisce ogni anno all’accordo di programma regionale per il miglioramento della qualità dell’aria;

Impegna la Giunta

Nell’ambito della rivisitazione dei piani esecutivi del PGTU, considerata conclusa la sperimentazione di Dicembre – Gennaio – Febbraio, a rivedere le tariffe della sosta applicando le seguenti fasce di tariffazione:
ATR
Fascia “A”
Prima ora 1,50 €
Seconda ora e successive 2,00 €

Fascia “B”
Prima ora 1,00 €
Seconda ora e successive 1,50 €

Fascia “C”
Prima ora e successive 0,50 €

Fascia “Lunga sosta”
Tutto il giorno 1,00 €
Tariffa minima 0,20 €

COFORPOL

Fascia “A”
Prima ora e frazione 1,00 €
Ore successive 1,00 €
Frazione ora e successive 1,00 €

Fascia “B”
Per ogni ora e frazione 0,70 €

Fascia “C”
Prima ora e frazione 1,50€
Ore successive 1,50 €
Per frazione ore successive 1,50€

La giunta propone gli emendamenti al bilancio nella mia stessa maniera

Ieri in Consiglio Comunale si è sfiorato il ridicolo. Come forse saprete i miei emendamenti al piano degli investimenti sono stati definiti tecnicamente inamissibili perché toccano il piano delle opere pubbliche, che è già stato approvato. Così ho controllato quelli proposti dalla Giunta, e cosa scopro? Sono formalmente identici ai miei!

Toccano quasi esclusivamente opere pubbliche, sono stati presentati a Gennaio a piano approvato, non rispettano l’equilibrio delle varie modalità di finanziamento, e sono scritti nella stessa identica forma tabellare dei miei.

Così mi chiedo perché i miei siano stati dichiarati illegittimi mentre quelli della Giunta, identici, no.
Il segretario generale non ha ancora fornito una risposta, così come il dirigente al servizio che si occupa di bilancio. Vedremo come andrà a finire.

Il dubbio che fossero legittimi e che siano stati bocciati per via tecnica per non portarli al voto e non opporsi a proposte sensate è sempre più legittimo…

Emendamenti al Piano degli Investimenti 2008-2009-2010 e Bilancio preventivo 2008

Consiglio Comunale sul bilancio

Oggi e domani avremo il consiglio comunale sul bilancio. Ieri, in commissione, ho scoperto di essere l’unico consigliere ad avere presentato emendamenti. Nella lista di modifiche che ho proposto ci sono fondi per il porta a porta, incentivi per la bonifica dell’amianto, investimenti sul risparmio energetico, fondi per la sicurezza stradale e per il trasporto pubblico e così via.
Probabilmente, però, non verranno nemmeno discussi e messi al voto, per una interpretazione abbastanza discutibile delle norme. Quest’anno, infatti, discutiamo il bilancio alla fine di gennaio perché il Comune ha deciso di andare all’esercizio provvisorio. Nel piano degli investimenti, che andiamo a votare in questi giorni, è copia-incollato anche il piano delle opere pubbliche. Per finanziare i miei emendamenti ho eliminato la previsione sulla strada per la Cava a Vecchiazzano, non voluta dai cittadini e dagli stessi cavatori, ed altre opere ritenute inutili per motivazioni diverse. Queste opere, però, secondo l’assessore al Bilancio e gli uffici competenti essendo incluse nel piano delle opere pubbliche, che era emendabile fino ad Ottobre, non possono cambiare nel piano degli investimenti.
Che senso avrebbe, allora, inserirli nel piano degli investimenti? Non bastava in questo caso un semplice riferimento al documento già approvato? Perché su queste opere si chiede una doppia discussione ed un doppio voto del Consiglio, il secondo dei quali non può modificare il primo?

Queste domande fanno venire il dubbio che su certi temi non si voglia discutere, perché le proposte sarebbero talmente condivisibili da mettere in difficoltà chi dovrebbe votare contro (la maggioranza), specie quella parte della coalizione che resta alla Masini che due mesi fa ha firmato documenti che chiedevano queste cose, ed oggi sarebbe costretta a votare contro.

Spero di avere qualche risposta nel dibattito consiliare.

Hera decide al posto del Comune

L’anno scorso 4 circoscrizioni su 5 si sono espresse per la raccolta dei rifiuti domiciliare (porta a porta). Immediatamente dopo lo ha fatto il Consiglio Comunale, con un ordine del giorno votato a larghissima maggioranza. Le dichiarazioni di Bulbi e di Capacci di ieri mettono a nudo la volontà della giunta comunale di ignorare completamente questo orientamento, e scegliere per un sistema diverso, più costoso e meno performante, guarda caso lo stesso proposto in questi anni da Hera.
Il Consiglio Comunale e le circoscrizioni, elette dai cittadini, sono quindi ancora una volta svuotati di ogni loro potere decisionale. Al suo posto si potrebbe oggi sostituire un semplice notaio che timbri e convalidi le richieste dell’azienda che gestisce i servizi di pubblica utilità.
Presto faremo una conferenza stampa su questo tema, ovviamente.

Leggi l’articolo sul Resto del Carlino

A quando il porta a porta?

Ho presentato una interrogazione all’amministrazione per conoscere la tempistica dell’avvio del progetto di raccolta differenziata tramite porta a porta, sul quale era stato preso un impegno a seguito di un ampio dibattito in Consiglio Comunale, su proposta di Verdi e Margherita.

Allego il testo della interrogazione presentata.

Oggetto: Interrogazione riguardante il porta a porta nel Comune di Forlì

Premesso che in data 17 Febbraio 2007 veniva presentata la MOZIONE PER PROMUOVERE LA SPERIMENTAZIONE SUL TERRITORIO COMUNALE DELLA “RACCOLTA DIFFERENZIATA PORTA A PORTA”, approvata in Consiglio Comunale a larga maggioranza nel 4 Giugno scorso, e che ad oggi non è stata ancora fatta nessuna riunione pubblica sul progetto per l’avvio di questo sistema, il sottoscritto interroga il Sindaco e l’Amministrazione Comunale per sapere la tempistica prevista per l’attuazione delle indicazioni del Consiglio.

Si chiede inoltre di sapere se l’Amministrazione Comunale ha intenzione di indire in tempi brevi una pubblica assemblea o una commissione consiliare per approfondire il progetto , dal momento che “la riduzione delle quantità di rifiuti, il riciclo delle materie, il riutilizzo di oggetti, sono prioritari rispetto ad ogni altro strumento in tema di politiche di gestione dei rifiuti”, come recita tra l’altro anche il programma elettorale del Sindaco:

Chiediamo ad Hera un forte impegno sulla questione ambientale collaborando con le istituzioni per attuare una incisiva azione di sensibilizzazione ed educazione della cittadinanza tesa, in particolare, alla riduzione della produzione dei rifiuti.

Rispetto al loro smaltimento, è prioritario il potenziamento della raccolta differenziata, perseguendo l’obiettivo di passare dall’attuale 23% al 50% nell’arco del mandato, e del compostaggio, fornendo tutte le strumentazioni necessarie per tali fini, introducendo ove possibile, all’interno di un piano complessivo provinciale, incentivi-sgravi sulle tariffe, che dimensioni correttamente l’insieme delle forme di smaltimento (discariche e inceneritori), in rapporto al bisogno effettivo del nostro territorio.

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