Economia

Gruppi di Acquisto Solidale: Approvato emendamento in finanziaria

La Commissione Bilancio del Senato ha approvato ieri l’emendamento relativo agli aspetti fiscali relativi ai GAS (Gruppi di Acquisto Solidale).
Ora passa all’esame del Senato e successivamente della Camera. Riporto il commento della Sen. De Petris (Verdi), prima firmataria dell’emendamento.

Nella borsa della spesa possono trovare lo spazio che meritano l’attenzione all’ambiente e alla
solidarietà sociale. Mi sembra questa la prima positiva conclusione che si può trarre dall’approvazione, durante l’esame in Commissione Bilancio della Legge finanziaria, dell’emendamento, a mia prima firma, che prevede la definizione giuridica dei gruppi di acquisto solidali e ne chiarisce, senza possibilità di equivoci, il regime fiscale.

Grazie
alla costante e preziosa collaborazione degli amici della rete e alla luce delle conclusioni dell’ultimo incontro nazionale, abbiamo proposto un testo che indica sinteticamente le caratteristiche dell’esperienza dei gruppi di acquisto e consente ad eventuali altri referenti istituzionali (Regioni, enti locali etc..) che intendano approvare progetti di sostegno in questo campo di disporre di un riferimento giuridico certo. L’esenzione dal regime IVA e
dall’imposta sul reddito per le attività di acquisto collettivo e distribuzioni rivolte agli aderenti
chiude inoltre definitivamente la strada ad eventuali interpretazioni penalizzanti per i GAS da parte degli uffici tributari locali. Mi sembra un passo avanti importante sulla strada del consolidamento e della diffusione sul territorio dell’esperienza dei GAS, nella prospettiva di una economia solidale che prefigura un rapporto profondamente diverso fra produttori e consumatori.”

Sen. Loredana De Petris – capogruppo dei Verdi in Commissione Agricoltura

EMENDAMENTO APPROVATO ART. 5

Dopo il comma 47, inserire i seguenti:

“47-bis. Sono definiti “gruppi di acquisto solidale” i soggetti associativi senza scopo di lucro
costituiti al fine di svolgere attività di acquisto collettivo di beni e distribuzione dei medesimi, senza applicazione di alcun ricarico, esclusivamente agli aderenti, con finalità etiche, di solidarietà sociale e di sostenibilità ambientale, in diretta attuazione degli scopi istituzionali e con esclusione di attività di somministrazione e vendita.”

47-ter. Le attività svolte dai soggetti di cui al comma 47-bis, limitatamente a quelle rivolte verso gli aderenti, non si considerano commerciali ai fini dell’applicazione del regime di imposta di cui al decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n.633, ferme restando le disposizioni di cui all’art.4, settimo periodo, del medesimo decreto, e ai
fini dell’applicazione del regime di imposta di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n.917.

La tassazione ambientale contribuisce alla crescita economica

Una ridistribuzione della pressione fiscale che penalizzi le azioni più energivore ed inquinanti non solo diminuisce l’impatto ambientale, ma contribuisce alla crescita economica perché rende strutturale il passaggio verso fonti di energia e materie prime rinnovabili. E’ la dimostrazione pratica dello slogan “Ecologia è Economia” del Patto per il Clima, e che oggi queste idee non sono solo teoriche, ma hanno riscontri pratici che dovrebbero spingerci verso una nuova rivoluzione industriale.

Leggi l’articolo (in inglese):
CARBON-ENERGY TAXATION CONTRIBUTED TO ECONOMIC GROWTH

Risanare i bilanci è possibile eliminando gli sprechi

Lunedi 2 luglio alle ore 12 presso la sede dei Verdi a Forlì, si terrà una conferenza stampa sulle proposte dei Verdi riguardo il tema “caldo” delle risorse economiche sempre più scarse nei bilanci degli enti locali.

Semplificando: se si facessero le scelte indicate dai Verdi, le risorse necessarie sarebbero prodotte dai vari “sistemi”
In particolare decine di milioni di euro sono recuperabili, ad esempio:
– dal Trasporto Pubblico Locale se si aumenta la velocità commerciale dei Bus (corsie preferenziali, ecc…) possono arrivare almeno 6 ml di € l’anno da minori costi;
– dalla sicurezza stradale (la Regione Toscana ha quantificato che se si arrivasse a “incidenti zero”, con i minori costi sanitari si azzererebbe il deficit regionale sulla sanità);
– dalla prevenzione primaria: il 9% delle persone si ammala di tumore a causa dell’inquinamento. Facendo prevenzione primaria, cioè evitando che la gente si ammali riducendo o eliminando le cause significa dover sostenere molti meno costi sanitari;
– dal risparmio energetico: con un sistema di telecontrollo la nostra Provincia potrebbe risparmiare 13 milioni di € in 5 anni.

Sconti alla Chiesa sull’Ici: la Ue ora processa l’Italia

Da Repubblica.it:

Sarà aperta una pratica d’infrazione per violazione delle norme sulla concorrenza
Sotto tiro negozi e alberghi “collegati” a luoghi sacri

C’E’ CHI in Italia è abituato a ottenere privilegi da qualsiasi governo e autorizzato a non pagare il fisco, ma sul quale nessuno osa moraleggiare. Pena l’accusa di anticlericalismo. L’anomalo rapporto fra Stato italiano e clero è invece finito da tempo sul tavolo dell’Unione europea, che si prepara a mettere sotto processo il nostro Paese per i vantaggi fiscali concessi alla Chiesa cattolica, contrari alle norme comunitarie sulla concorrenza. Oltre che alla Costituzione, meno di moda. Al centro del caso è l’esenzione del pagamento dell’Ici per le attività commerciali della Chiesa. La storia è vecchia ed è tipicamente italiana.

Leggi il resto dell’articolo su Repubblica.it:
Sconti alla Chiesa sull’Ici la Ue ora processa l’Italia – esteri – Repubblica.it

Politiche incentivanti premino le buone pratiche

Mostra didattica Patto per il ClimaIl Convegno e la mostra degli esempi pratici per una economia verde hanno riscosso un bel successo anche a Forlì. Nella giornata del 15 Giugno sono state presentate diverse esperienze concrete che dimostrano come sia possibile basare la propria attività imprenditoriale su attività che riducano il nostro peso sul territorio che ci circonda, permettendo risparmi economici ingenti oltre che indubbi benefici ambientali.

Tra le altre l’esperienza di Casa Clima, che riesce a raggiungere costi annuali di riscaldamento delle abitazioni di circa 120€ l’anno, che raffrontato alle nostre attuali bollette del gas rappresenta una cifra impressionante. Oppure Formula Servizi, che risparmia ogni anno 32 milioni di litri di acqua e 27’000 kg di detergenti l’anno con la microfibra. O ancora l’UNPI elettronica con il suo sistema per l’illuminazione pubblica, che portato sulla nostra provincia porterebbe ad un risparmio di 13 milioni di euro in cinque anni.

Questi sono solo alcune delle decine di esempi di altissimo livello che sono stati portati all’attenzione del pubblico e dei parlamentari presenti, che verranno divulgati attraverso il sito dei Verdi a partire dai prossimi giorni.

Giornate come questa dimostrano che l’imprenditoria innovativa ed i cittadini sono disponibili ad un cambiamento di rotta, specie se sostenuti da scelte politiche incentivanti che premino le buone pratiche e favoriscano la dismissione delle tecnologie obsolete, che oggi il nostro pianeta e le nostre città non possono più permettersi di sostenere. I primi passi sono stati fatti con la finanziaria ed il nuovo conto energia, con gli incentivi ai veicoli elettrici e con lo stop degli incentivi agli inceneritori, ma molto altro si può fare coordinando le varie forze impegnate su questo fronte.

Gli atti ed i video del convegno verranno pubblicati su www.verdiforlicesena.org/patto-clima

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