Economia

La Giusta Misura per uscire dalla Crisi

In questo clima di crisi economica i furbetti tentano di sfruttare il panico per fare, come al solito, i propri interessi, seguiti da chi, al governo del territorio o del nostro Paese, si trova a dover proporre soluzioni per uscirne.

Recentemente il Governo ha limitato le possibilità per i privati e le imprese di ottenere incentivi e detrazioni sugli interventi per il risparmio energetico.

Nello stesso tempo ha parlato della necessità di aumentare i consumi, senza parlare di cosa e come si debba consumare in una società sostenibile economicamente ed ecologicamente tentando, invano, di tornare ad un sistema che strutturalmente non si regge in piedi.

Dalla concorrenza al ribasso su prezzi e diritti di chi lavora, alla rincorsa alla disoccupazione, allo sfruttamento di tutte le risorse come se fossero infinite ed a costo zero.

Se c’è un insegnamento che dovremmo trarre da questa situazione è proprio il segnale chiaro della necessità di regole sensate ed uguali per tutti, di una economia che si basa sulle reali necessità e disponibilità del territorio, di risparmio nell’uso delle risorse che sono finite e non rinnovabili.

E’ per questo che il taglio agli incentivi alle energie alternative ed al risparmio energetico è una iniziativa gravissima e stupida: se c’è una cosa che deve crescere, in tutto il Pianeta, è proprio il lavoro che porta alle famose tre sostenibilità: sociale, economica ed ambientale.

Lo stesso vale per il contesto locale, nel quale la crisi rischia di diventare il pretesto con il quale concedere sfruttamento del territorio senza regole ed in maniera discrezionale, non uguale per tutti.

In questo momento devono essere date possibilità di crescita alle aziende che intendono investire sul territorio, ma allo stesso tempo si deve fare molta attenzione alla speculazione, che è una delle cause del crollo dei mercati finanziari.

Il passato recente dimostra che i nostri dubbi erano fondati, che costruire più del necessario non porta solo problemi ambientali e sociali ma alimentano anche bolle che, allo scoppio, mettono in crisi soprattutto i più deboli.

Oggi chi crede che l’ambiente sia un costo da tagliare in momenti di ristrettezze economiche, purtroppo non ha compreso le grandi occasioni che abbiamo perso e stiamo perdendo.
Se avessimo lavorato di più in passato sul risparmio energetico avremmo creato posti di lavoro non delocalizzabili in Cina, pagati senza continui sostegni pubblici ma con il taglio dei consumi di fonti fossili provenienti quasi esclusivamente dall’estero, ed allo stesso tempo migliorando la qualità del nostro Paese.

Il Sole ed il Vento non salgono di prezzo da un anno all’altro, al contrario del Petrolio.
Lo stesso ragionamento si può fare per l’acqua, che da bene comune si vuole trasformare in risorsa privata, per i rifiuti che gettiamo e bruciamo e che rappresentano uno spreco continuo di materie prime che importiamo dall’estero.

Purtroppo questa concezione di una economia nuova, di cui ha recentemente trattato un bell’articolo sul Sole 24 Ore (non proprio un quotidiano ecologicamente estremista) e che ha giustamente riempito la campagna elettorale di Obama, è totalmente sconosciuto a tutti i partiti oggi presenti nel nostro Parlamento.

Mentre sulle sciocchezze si possono inscenare teatrini, sul ritorno al nucleare, sulle opere inutili e su tante altre questioni che oggi dovrebbero prendere una strada diversa assistiamo a continui inciuci e strette di mano sottobanco.
Oggi più che mai è necessario un cambiamento, un passaggio verso la giusta misura delle cose, non ad una crescita fine a sè stessa dei consumi. Altrimenti non usciremo dalla crisi, ed a questa continueranno a seguirne ciclicamente altre.

Aggiornamento: potete leggere dettagli sull’iniziativa del Governo su Senamion

PER USCIRE DALLA CRISI CON I VERDI IN EUROPA NELLE CITTA’ NEL PAESE

DOMENICA 23 NOVEMBRE 2008, ORE 10 – 17
BOLOGNA, SALA SILENTIUM QUARTIERE SAN VITALE
vicolo Bolognetti, 2
(dalla stazione ferroviaria autobus n° 32 Porta San Vitale)

Scarica l’invito e mandalo agli amici!

Economia, diritti, informazione

confronto aperto per IL PROGETTO ECOLOGISTA con molti “se” e molti “ma”

Alle ore 13/13,30 pranzo con piatti a base di ingredienti biologici; il costo di un menù completo è tra i 10 e i 15 euro.
Chi intende usufruire del pranzo è pregato di comunicarlo via email a pamela.meier@alice.it

LEGGI E FIRMA IL MANIFESTO DI CONVOCAZIONE E PRIMI FIRMATARI

Microcredito e commercio equo e solidale a Forlì | Erba Mate

Grazie a Simone scopro che il 23 di Novembre a Forlì presso la facoltà di Economia si terrà un convegno interessante con Action Aid, Banca Etica, CTM Altro Mercato e CESVI.

Per informazioni e iscrizioni
AICCON P.le della Vittoria, 15 Tel. 0543/62327 Fax 0543/374676 e-mail: aiccon@poloforli.unibo.it

Leggi il resto dell’articolo ed il programma:
Microcredito e commercio equo e solidale a Forlì | Erba Mate

i Semi del Futuro – Fiera dell’economia solidale a Faenza

Sapete cosa sono i DES (Distretti di Economia Solidale)? E’ un’esperienza che si sta sviluppando in varie città italiane.
L’obiettivo è quello di creare una rete tra tutti gli attori che si occupano di economia solidale in un determianto territorio: gruppi di acquisto, bilanci di giustizia, cooperative sociali, produttori, associazioni, enti locali, etc….
Uno dei frutti dell’esistenza di un DES è l’organizzazione di un evento/mercato che promuova la presenza del DES in un certo territorio.
Così è nata “Terra futura” (Firenze) e “Fai la cosa giusta” (Milano, Trento, etc…..).
Anche i nostro vicini di Faenza ce l’hanno fatta!

Il volantino della Fiera I Semi del Futuro

Ecomondo 2007

Non riempiamo il Mondo di RifiutiOggi sono stato ad Ecomondo, alla Fiera di Rimini.
Altamente consigliato, anche se in mezzo a tante buone pratiche ce ne sono alcune discutibili. D’altra parte ognuno può dire di essere ambientalista ed attento all’ecologia, ma sono le azioni ed i dettagli che fanno la differenza. Per la gestione dei rifiuti, ad esempio, esistono diverse proposte in concorrenza tra loro, e tutte erano presenti in fiera.
Da quest’anno la sezione energia ha conquistato uno spazio tutto suo, a mio parere grazie anche al movimento economico generato dal conto energia e dagli incentivi della scorsa finanziaria.
Sono andato in treno, la stazione Rimini Fiera è a 50 metri dall’entrata ed è comodissima, oltre che economicamente conveniente.
Con me molti altri visitatori, segno che i mezzi pubblici vengono utilizzati quando sono comodi.
Ho partecipato all’inaugurazione con il Ministro dell’Ambiente Pecoraro Scanio, che in più riprese ha invitato gli operatori economici del settore a fare la loro opera di lobbying positivo, in contrasto a quella ad esempio degli inceneritoristi e dei petrolieri. Commentando i dati forniti dal Conai sulla disponibilità dei cittadini ad essere attenti all’ambiente ha poi ricordato che questa disponibilità deve essere messa in campo subito, per far pesare economicamente (facendo la spesa in maniera consapevole) e politicamente questa loro attenzione.

L’esperienza di Ecomondo è importante ormai a livello internazionale. Spero che questa vetrina ci aiuti ad inserire un altro tassello nella direzione di una economia diversa.

I numeri di questa edizione sono impressionanti: ci sono circa 200 eventi tra convegni e discussioni pubbliche, con un migliaio di relatori. Sono attese circa 50’000 visite, 10’000 delle quali provenienti dalle scuole e dalle università. Tutti i padiglioni sono pieni, ed il numero degli espositori è veramente elevato.

Ho un paio di riduzioni, se vi interessano contattatemi.

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