Informatica

Hosting Dreamhost con maxi sconto

Hosting Dreamhost a prezzi scontatiDreamhost è il servizio che ospita queste pagine, oltre che altri domini, con soddisfazione, da più di tre anni. E’ interessante perché ogni dominio aggiuntivo costa 10 dollari all’anno, e si hanno a disposizione molti servizi interessanti (come l’aggiornamento automatico di wordpress o joomla o mediawiki).

Se siete interessati, potete avere un maxi sconto sulla registrazione di un nuovo hosting.
I prezzi sono questi:

Tipo di Piano – Costo scontato – Costo originale non scontato
Monthly L1 – $29.90 – $59.90
Yearly L1 – $49.40$119.40
Two years L1 – $120.80 – $190.80
Monthly L2 – $29.90 – $69.90
Yearly L2 – $169.40 – $239.40
Two years L2 – $312.80 – $382.80

E via dicendo.

Quindi un anno di hosting + dominio + mysql + php + perl, con più di 145 giga di spazio ed 1.312 terabyte di banda che aumentano ogni settimana + tante altre cose, costa solo 49.50$. Mi pare un’occasione, perché il servizio è ottimo.

Inoltre da qualche tempo è anche ad emissioni zero.

Se siete interessati, potete cliccare direttamente qui grazie ad Alessandro Ronchi con un maxi sconto! e registrarvi, inserendo il PROMO CODE ARONCHI. Io guadagno circa 20$ per ognuno di voi che si registra. Se vi registrate senza di me, spendete le cifre che vedete barrate.

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Landolfi e l’Italia seconda nelle tecnologie inutili

Oggi il Ministro Landolfi è riuscito nella difficile operazione di dimostrarsi peggiore del suo predecessore Gasparri.
Ha dichiarato tutto contento, in occasione di un importante incontro europeo sulla regolamentazione del mercato delle telecomunicazioni, che l’Italia è tra i primi posti nelle tecnologie ICT, fornendo come dati a supporto di questa tesi la seconda posizione italiana (dopo la Gran Bretagna) nella diffusione della banda larga e nella telefonia di terza generazione UMTS (dopo il Giappone).
Come dire: siamo i primi nelle inutilità.

Dichiarazione che è stata ridicolizzata anche dall’intervista allo SMAU di Bill Gates, che ha dichiarato che “tra dieci anni tutto passerà da internet”, e che quindi la televisione digitale, ancora in via di diffusione, è completamente inutile.
Landolfi, tutto impettito, risponde che “la politica ha tempi più lunghi”, frase sulla quale certamente concordo. Questo non significa, però, che i cittadini prenderanno con leggerezza tutti i miliardi spesi per la diffusione di tecnologie inutili ed invasive. Soprattutto nel campo della telefonia, che sta obbligando i gestori a moltiplicare le antenne senza ottenere come riscontro un reale utilizzo dei servizi multimediali, con proteste dei cittadini e dei comitati locali praticamente ovunque.

Non sarebbe meglio impegnarsi con maggiore forza nel favorire la concorrenza tra i fornitori di banda larga, per la quale siamo tra gli ultimi in Europa, ed abbassare contestualmente le tariffe per l’accesso ad una rete più veloce, per la quale abbiamo le tariffe più alte di tutta l’UE?

Sulla connettività di tutto il paese, sulla lotta al digital divide e sui servizi online ci giochiamo gran parte della nostra futura competitività economica: realizzare le infrastrutture necessarie e studiare una regolamentazione più seria porterebbero insieme indiscutibili vantaggi economici, anche a breve e medio termine.

Imparare a giocare al go

Il gioco del GoUn amico mi ha fatto conoscere il Go, il più antico gioco da tavolo del mondo, nato in Cina si presume nel sesto secolo avanti Cristo.
Tra pochi giorni uscirà anche in Italia un manga dedicato a questo gioco, Hikaru No Go.

Se siete interessati ad imparare a giocare, vi consiglio la guida interattiva al Go preparata dalla federazione italiana giuoco Go. (FIGG).
Per giocare con il computer esistono programmi di due tipi:
– interfacce grafiche che connettono persone fisiche, le catalogano sulla base delle capacità e mantengono le statistiche
– programmi che permettono di giocare contro un calcolatore, anche da soli.

Dato l’elevatissimo numero di possibili mosse (1,67 x 10^10 solo per i primi due turni), a differenza di quanto accade negli scacchi i programmi del secondo tipo non riescono a superare il livello amatoriale.

Per qualsiasi sistema operativo vi consiglio Jago, che vi permette di utilizzare i server pubblici disponibili su internet oppure di giocare contro gnugo, un motore rilasciato con licenza GPL. Se avete MacOSX, vi consiglio invece Goban, simile a Jago ma più bello e più leggero.

Io sono ancora molto scarso, spero di migliorare, intanto mi diverto a perdere contro Gnugo.

AGGIORNAMENTO:
Un server ancora migliore è Kiseido Go Server, che mette a disposizione un’applet java molto ben fatta oppure il client cGoban2. Il server contiene anche diversi bot contro i quali giocare per allenarsi, se non ve la sentite di giocare contro altre persone.

Internet. Cortiana: per una dichiarazione dei diritti della rete dell’ONU

“Con l’appello ‘Tunisi mon amour’, vogliamo costruire un grande movimento affinchè le Nazioni Unite avviino la costruzione di una carta dei diritti della rete, a partire dal World summit on information society, previsto a Tunisi a novembre”, ha dichiarato il senatore dei Verdi Fiorello Cortiana, delegato al Wsis dell’Onu per il Senato, nel corso della conferenza stampa tenutasi ieri presso la Fondazione Basso. “Sono quotidiane – ha proseguito l’esponente del ‘sole che ride’ – le lesioni di quelli che ormai sono diritti universali e come tali devono essere normati: dal diritto a scrivere e esprimere, anche attraverso internet, il proprio punto di vista al diritto di non essere spiati da grandi fratelli elettronici; dal diritto ad avere accesso alla rete e alla conoscenza al diritto di al sapere come benecomune. Quello che avviene tutti giorni, in Cina, a Cuba, in Tunisia, in cento altri paesi del globo è inaccettabile. La Carta dei diritti della rete è un obiettivo ambizioso, ma il fronte di chi sta costruendo questa battaglia, da Gianni Puglisi, della rappresentanza italiana all’Unesco al sindaco di Roma Walter Veltroni, e l’impegno ottenuto dal Governo italiano, ci da grande speranza.” “Coloro che sostengono questo appello – ha concluso il prof. Stefano Rodotà, primo firmatario ed estensore del documento – non sono nomi semplicemente autorevoli, ma sono persone che stanno costruendo questo futuro di liberta’: come Gilberto Gil, ministro della cultura brasiliana, che ha portato il Brasile ad un esperimento interessantissimo nell’uso di software libero e di uso delle tecnologie per la partecipazione, o come Lawrence Lessig, il teorico delle creative commons, l’unico giurista citato dal Times nella selezione dei 100 intellettuali più
autorevoli del globo, o come Richard Stallman, il creatore del software libero.”

Per aderire all’appello potete scrivere direttamente a f.cortiana@senato.it, per vedere la lista dei personaggi più famosi che hanno aderito, potete leggere la prima pagina del sito web di Cortiana

Google Talk

Ho appena scoperto, grazie a Luca di Pandemia, che Google Talk è compatibile con il protocollo standard jabber.
Per ora ancora niente voce, perché non uso Windows e non posso provare l’applicazione di Google, ma se rispettano la promessa di aderire al protocollo SIP standard un dì potremo anche chiamarci.

Per la cronaca, uso un client jabber aperto e multipiattaforma molto interessante, che permette lo scambio di file ad alta velocità (apre una connessione diretta tra sender e receiver, e quindi viaggia sempre al massimo possibile, provato in rete locale è molto comodo). Si chiama PSI e si può scaricare direttamente dal sito ufficiale.

Qui invece trovate le istruzioni per utilizzare Google Talk con PSI.

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