Informatica

Cortiana: Italia chiarisca il suo ruolo sulla vicenda di Indymedia

(ANSA) – ROMA, 9 OTT – Il senatore Verde Fiorello Cortiana ha presentato un’interrogazione urgente in cui chiede al governo di chiarire il ruolo del nostro paese nella vicenda che ha portato alla chiusura del server inglese della rete di Indymedia.
”Questa azione – osserva Cortiana – si configura come un atto tanto gratuito quanto grave di ingerenza delle forze di sicurezza degli Stati Uniti all’interno di Internet, una rete che non risponde a loro”.
”Ho rivolto una interrogazione urgente al governo italiano e al ministro Stanca affinche’ – prosegue Cortiana – si attivino
per garantire insieme alla riapertura del server i diritti di comunicazione sulla rete di Internet, cosi’ come la nostra Costituzione garantisce la liberta’ di pensiero e di espressione. Questo mentre e’ ancora aperta la conferenza mondiale sulla societa’ dell’informazione (WSIS) promossa dall’Onu, aperta a Ginevra nel 2003 e che si concludera’ a Tunisi nel 2005”.(ANSA).

Mozilla Firefox ed i feed RSS

Uso Mozilla Firefox da tempo.
Da quando ho installato la versione 1.0 Preview, però, ho capito che questa versione segnerà un passo importante nell’utilizzo del web.

Da questa versione, infatti, quando visitate un sito che possiede i feed XML (RSS, RDF, ATOM, etc), ve lo segnala con una icona in basso a destra. Cliccandoci sopra, potete inserire tra i vostri bookmark il feed della pagina.

Questo, in sostanza, significa che ad ogni avvio del programma tra i bookmark potrete vedere anche gli aggiornamenti di quel sito, prima di visitarlo, e sapere in anticipo quali tra le pagine di vostro interesse sono state aggiornate dall’ultima lettura.

Io per questo utilizzo un feed reader, che mi mostra tutti gli aggiornamenti, ma questo è un passo ulteriore, che semplifica e nasconde tutto questo agli occhi dell’utente (non c’è necessità di fare copia ed incolla, per tenersi aggiornati bastano 2 click), lasciando solo l’estrema utilità.

Servirà un po’ di tempo perché anche tutti gli altri browser si allineino con questa innovazione, ma anche per questa funzione la versione preliminare ha già raggiunto 2 milioni di download, ed è destinata ad aumentare la sua diffusione.

Se non lo avete già fatto, cambiate browser: Firefox è gratuito, libero, veloce, sicuro e migliore degli altri.

CNIPA: Convegno “Open source e brevettabilita’ del software”

Il Centro Nazionale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione ha organizzato un convegno sull’Open Source e la brevettabilità del software.

08 ottobre 2004

Luogo evento: presso la Banca d’Italia – “Centro Donato Menichella” in Largo Guido Carli, 1- Frascati (RM)

Il software open source è un modello di sviluppo, diffusione e cooperazione nel campo dell’Information Tecnology. Basato sull’adozione di programmi a codice sorgente aperto, ovvero applicazioni informatiche il cui sorgente può essere liberamente studiato, copiato, modificato e ridistribuito, il modello open source ne facilita il riuso.
L’interesse rispetto al modello open source sta rapidamente crescendo, non solo perché ad esso si associa la disponibilità di prodotti software con prestazioni simili a quelle ottenibili con prodotti di mercato, ma anche consente di fatto una standardizzazione dei sistemi informatici. È in effetti un prodotto dalle caratteristiche del web, di internet, ove il concetto di libertà del navigatore è la base sulla quale poggia il successo universale della Rete.
In considerazione di tale realtà la recente direttiva del Ministro per l’innovazione e le tecnologie emanata in materia include i programmi a codice aperto tra le soluzioni a disposizione delle Pubbliche Amministrazioni e favorisce il riuso dei programmi informatici.

Scopo del convegno di studio è quello di:

* illustrare con obiettività la situazione attuale, facendo il punto sul fenomeno open source e le reali criticità;
* presentare concrete esperienze ed autorevoli opinioni;
* definire un modus operandi, comune alle PA, per l’analisi comparativa delle soluzioni.

PI – Contrappunti/ Zaini più pesanti

PI – Contrappunti/ Zaini più pesanti

Perché no? Se il ministero dell’istruzione, dell’Università e della ricerca finanziasse la pubblicazione su licenza libera (FDL o Creative Commons Attribution – Share Alike, quella utilizzata da questo blog), si riuscirebbe ad ottenere un risparmio netto sui testi scolastici.
Non tanto per la remota possibilità di studiare sul computer o su lettori appositi, quanto per quella di avere totale libertà di stampa, sia a casa che nelle piccole tipografie, al prezzo di costo.
Le licenze libere permetterebbero a tutti di stampare anche solo parti dei testi, magari in volumetti con il contenuto di due mesi di lezioni, ed il prezzo di questa concorrenza (questa volta totale, non bloccata dall’adozione dei professori di un testo).

I professori potrebbero inserire le loro note direttamente sui libri e darli in stampa alle tipografie, ed il costo sarebbe comunque inferiore a quello attuale.

Qualcuno dice che il libro verrebbe svalutato. Io dico, invece, che acquisterebbe di nuovo il suo valore formativo, a tutto vantaggio degli studenti.

La disponibilità di testi liberi (e quindi conseguentemente scaricabili gratuitamente su internet), come potrebbe limitare la loro importanza?

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