Month: Agosto 2003

Clima. Verdi europei chiedono a Prodi di agire

Da Econews:

I Co-Presidenti del gruppo Verdi/ALE al Parlamento europeo, Daniel Cohn-Bendit e Monica Frassoni, hanno inviato oggi una lettera aperta al Presidente della Commissione europea Romano Prodi, esprimendo la loro profonda preoccupazione per il cambiamento del clima globale e chiedendo all’organismo esecutivo dell’Unione europea di prendere misure immediate. I leader dei Verdi hanno chiesto l’introduzione di un “patto di stabilità” per il miglioramento delle procedure europee in tema ambientale e per garantire che l’UE rispetti il proprio impegno di riduzione dell’inquinamento previsto dal Protocollo di Kyoto. Studi condotti dell’agenzia europea dell’ambiente dimostrano che, mentre paesi quali la Germania e il Regno Unito sono in linea per il rispetto degli obblighi di Kyoto, Portogallo, Spagna, Irlanda e soprattutto l’Italia non sono in grado di mantenere i propri impegni di riduzione dell’inquinamento dell’aria. La lettera cita i trasporti e le energie rinnovabili come due settori molto importanti nei quali la Commissione deve adoperarsi per ridurre l’inquinamento e proporre politiche di lungo termine. La lettera ha definito “fuorviante” l’iniziativa del Governo italiano di promuovere le reti infrastrutturali transeuropee, e ha invece domandato che gli investimenti siano indirizzati ai corridoi ferroviari e alle vie d’acqua. E’ stato invece lodato l’accordo fra la Germania e la Commissione, concernente l’introduzione di un sistema di pedaggio che dovrebbe parzialmente finanziare nuove infrastrutture ferroviarie. Alla lettera ha contribuito anche l’europarlamentare verde Claude Turmes, relatore del recente rapporto del Parlamento europeo sulla liberalizzazione del mercato dell’energia. Turmes ha sottolineato l’inefficienza e la vulnerabilità degli impianti di produzione di energia in Europa, sempre più obsoleti, cosa che è apparsa ancora più evidente durante le ondate di caldo in estate. La lettera sostiene che le centrali nucleari e a carbone sono efficienti solo per il 35%, producendo meno energia di quanta ne disperdano nell’aria e nell’acqua circostanti. Il mese scorso, le centrali nucleari francesi hanno dovuto essere chiuse per le temperature crescenti, quando l’unico modo per mantenerle operative avrebbe implicato lo scarico di acqua bollente nei fiumi vicini. La lettera al Presidente Prodi chiede che siano perseguiti con vigore sistemi di produzione dell’energia sostenibili, e che gli obiettivi relativi alle quote di energia prodotte a partire da fonti rinnovabili e da co-generazione siano aumentati e resi vincolanti. Si auspica infine una riduzione annuale del consumo di energia in Europa dell’1%.

Investito un milione di euro sul sistema opensource di e-learning Claroline

Un dipartimento sulla tecnologia del Belgio ha deciso di finanziare con un milione di euro il progetto Claroline, un famoso sistema di e-learning che si poggia su Apache, php e Mysql. L’investimento non potrà dare che una grossa spinta allo sviluppo di questo progetto, che è già utilizzato anche in produzione in moltissimi paesi del mondo, per i quali Claroline è stato tradotto ed internazionalizzato.
Speriamo che la sua diffusione aumenti con la pubblicità derivante da questo finanziamento record per un progetto che si basa su software libero.

Questa è la notizia, uscita nel portale di Claroline http://www.claroline.net:

The General Bureau for Technology, Research and Energy of the Ministry of Walloon Region (Belgium, Europe) has decided to allow around 1M ? to Claroline. Research and Development will be made in both ECAM (Ingeneers Higher Education) and University of Liège.

Incontro / Conferenza stampa contro i brevetti software rinviata

Ecco un comunicato stampa dell’Associazione Software Libero:

COMUNICATO STAMPA

INCONTRO / CONFERENZA STAMPA CONTRO I BREVETTI SOFTWARE RINVIATA al 12 SETTEMBRE

La Conferenza dei Segretari Generali del Parlamento europeo ha deciso qualche ora fa di spostare la discussione ed il voto sul rapporto McCarthy dalla data inzialmente prevista del 1° settembre alla seconda sessione di settembre (22 – 25 settembre); la data esatta verrà stabilita la settimana prossima a Strasburgo.

Questo è un successo per gli sforzi di lobby della FFII (Foundation for a Free Information Infrastructure, http://ffii.org/) contro il rapporto di McCarthy sulla brevettabilità del software, sforzi che noi appoggiamo ed invitiamo a sostenere nei modi descritti sul sito della FFII.

Invitiamo le imprese italiane a far sentire la propria voce inviando un fax indirizzato ai parlamentari europei, come descritto alla pagina http://swpat.xsec.it/.

Invitiamo i parlamentari europei a far propri gli emendamenti proposti dalla FFII, che sono elencati e descritti in dettaglio ad http://swpat.ffii.org/papers/eubsa-swpat0202/prop/#pream.

Allo scopo di diffondere la conoscenza del problema dei brevetti software, il Gruppo radicale al Parlamento europeo, il CDTI (Club Dirigenti Tecnologie dell’Informazione) e l’Associazione software libero invitano cittadini e imprese attive ad ogni titolo nello sviluppo del software, libero o meno, all’incontro / conferenza stampa che si terrà
presso l’ufficio del Parlamento europeo a Roma, in via IV novembre 149, alle 10.30.

La data della conferenza, inizialmente stabilita per domani 29 agosto, è ora RINVIATA DI DUE SETTIMANE, al giorno 12 settembre.
L’evento è mirato a sensibilizzare la stampa ed i parlamentari europei circa i pericoli della direttiva McCarthy sui brevetti software europei e verrà diffuso da Radio radicale.
Maggiori informazioni sui brevetti software in Europa nel comunicatostampa (http://softwarelibero.it/news/20030826-01.shtml) emesso dall’Associazione software libero.

Il programma dell’incontro sarà pubblicato appena disponibile su http://softwarelibero.it/news/20030828-01.shtml, di seguito al testo del presente annuncio.

Dialogo con un’onorevole DS del parlamento UE sui Brevetti

“Mi potrebbe spiegare in maniera chiara perche’ i DS hanno scelto la strada degli emendamenti (che presuppongono un voto favorevole finale, sia pure ad un documento emendato .. ) invece del NO senza compromessi come sembrano intenzionati a sostenere partiti come i Radicali ?”


Caro xxxx, se scegliessimo la via del no saremmo in minoranza nella plenaria del  Parlamento europeo (dove il PPE, con l’UEN e una parte dei Liberali  hanno una forte maggioranza), quindi perderemmo. Il risultato sarebbe che le posizioni della destra passerebbero nella loro versione peggiore e quindi, sia in prima che in seconda lettura, (si tratta di una procedura di co-legisazione PE e Consiglio) ne il PSE, né i Verdi, né la GUE, né i Radicali saranno più in grado di modificare il testo. A volte in politica bisogna scegliere se fare proclami e stare fermi su posizioni assolutiste (anche se giuste a volte) che non possono modificare la realtà e che permettono ad una maggioranza di forti interessi di legiferare indisturbata, o fare lo sforzo di agire nel senso dei propri obiettivi e principi – attraverso compromessi migliorativi – evitando derive peggiori non più modificabili. Noi abbiamo scelto la seconda strada, che, le garantisco, in termini di lavoro, impegno e dialogo, richiede molti più sforzi della prima. 
Siamo coscienti del fatto che di fronte all’elettorato ed ai media non è facile far conoscere e capire le nostre  posizioni, ma siamo
 convinti che questa strada sia la più fruttosa a lungo termine. La ringrazio dell’attenzione.
Cordiali saluti
Santina Bertulessi

On. Fiorella GHILARDOTTI
Parlamento Europeo
Uff. 15G217
Rue Wiertz, 60
B – 1047 – BRUXELLES
Tel. 0032/2/284.51.08
Fax 0032/2/284.91.08
E-mail: fghilardotti@europarl.eu.int
www.dspe.net


In minoranza nella plenaria del parlamento europeo?
La risposta mi puzza, perché ci sono un sacco di persone che sono contrarie alla proposta, sia a destra che a sinistra (quelle che ascoltano il 95% dei cittadini europei che sono contrari).
Se si facesse una migliore informazione, sicuramente si otterrebbero maggiori consensi, e si riuscirebbe a non far passare questo
decreto, come del resto è accaduto tutti gli anni precedenti (ricordo che tutti gli anni la storia si ripropone, non è certo il primo tentativo). Questa risposta è l’ennesimo tentativo di fare della politica una ragazzata tra due schieramenti: “ne il PSE, né i Verdi, né la GUE, né i Radicali saranno più in grado di modificare il testo” è una cazzata da un milione di dollari: è proprio il PSE che propone questo decreto, non chissà quale altro partito di destra.

Il PSE non ha la maggioranza per votare contro una proposta del PSE, interessante nuova versione della politica europea.

Se i DS voteranno a favore di questa legge, senza nemmeno fare un tentativo di ostacolarla in toto, su internet si scatenerà un polverone che danneggierà i DS e tutti i partiti che si sono trovati d’accordo, anche se su televisioni e quotidiani non ne verrà dato risalto. Io credo che non si abbia la volontà di ostacolarla, e si cerchi la via degli emendamenti solo per addolcire una pillola troppo amara, ed avere l’immagine pulita nei confronti degli elettori.

E’ vero che a volte è bene dialogare per ottenere una mediazione. Purtroppo questa volta la mediazione non esiste, chi propone la legge l’ha scritta in modo tale che passi livellata dagli emendamenti. E’ come quando al mercato si tratta una merce: chi vende chiede 150 per ottenere 100, e chi compra tratta 100 pensando di essere furbo, o sapendo che così fa bella figura.

A me, più che una mediazione, sembra pura vasellina: pare non sia una questione importante, per la quale si debba cercare di lottare.

Volevo solo spaventarli

Ho appena sentito in quella merda di telegiornale che è “Studio Aperto”, che Vito Cosco, l’assassino di 4 persone nella strage di Rozzano, ha dichiarato che non voleva uccidere, ma solo spaventare i suoi due obiettivi.

Certo.

Il telegiornale, che ama fare soap opera su tutte le notizie, dalla cronaca alla politica, ha glissato nel suo servizio il fatto che Cosco ha sparato 8 colpi, 4 dei quali nel torace ed uno nella spalla di una sola persona, obiettivo evidentemente da spaventare con cura, altri due nella testa del secondo personaggio da “spaventare”, uno nel collo di una bambina in braccio ad una passante, ed uno su un pensionato che stava portando a spasso il cane.

In questa sparatoria “per spaventare”, non un colpo è finito a vuoto.
Non so voi, ma se fossi una brava persona, che vuole spaventare due persone, non sparerei loro in testa e nel torace.
Magari un colpo in aria, a salve.
Non al torace ed in testa, 8 colpi.

Ora, lungi dal voler giudicare l’accaduto, che è già abbastanza doloroso, volevo però far notare come i telegiornali ed i quotidiani amino ricalcare storie da quello che succede.

Amano ricalcare storie da quello che succede.
Ed amano ingnorare particolari delle storie che raccontano.

Per esempio che la pistola era detenuta illegalmente, e che alla base del litigio dovrebbe esserci una storia di spaccio di droga.
Parlano invece sul fatto che ha chiesto una immagine di Padre Pio (questo si che è importante).

Ok, rendiamo anche Cosco un bravo ragazzo, se lo merita. Altrimenti potrebbe anche farsi della galera.

Spero che nasca una nuova informazione, con altri mezzi ed altri protagonisti: ce la meritiamo.

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