Year: 2003

Commemorare le vittime di San Giuliano, aumentando i rischi che si ripeta la tragedia

Ad un anno esatto dalla tragedia che colpì la scuola di San Giuliano, provocando una strage di bambini per il crollo di una scuola, credo sia necessario riflettere su cosa porta a queste disgrazie.

Il primo modo di evitare che crolli come questo, ingiustificati, accadano di nuovo è investire sulla sicurezza dell’edilizia.
A volte non è possibile fare nulla, le catastrofi spesso sono talmente importanti che nessun intervento preventivo avrebbe potuto evitarle.
In quella occasione, invece, si trattò chiaramente di un problema della struttura della scuola, visto che gli edifici che la circondavano non hanno avuto che piccoli danni, incomparabili con il crollo dell’edificio che causò quelle morti.

Allora bisogna chiederci se la mancanza di stabilità dell’edificio fu causata da un mancato finanziamento da parte dello Stato (colpa dello Stato), da un mancato finanziamento da parte del Comune che ha ignorato il problema (colpa del Comune), o della incompetenza dei tecnici che avevano valutato stabile un edificio che non lo era (colpe dei tecnici).

Qualcuno è responsabile.

A scapito di qualsiasi dubbio che possa venirci su di chi sia la colpa, di chi sia l’ignoto colpevole, la finanziaria del 2004 prevede un dimezzamento dei fondi per l’edilizia scolastica.

Se la colpa era dello Stato, per una conseguenza logica, il rischio che tragedie come questa si ripetano sarà più che doppio dell’anno scorso, perché meno della metà delle ristrutturazioni verrà effettuata, se è vero che le stesse hanno un costo maggiore a causa dell’inflazione.

In questi giorni sarà interessante sentire i discorsi di commemorazione dei nostri politici, che promisero tanto l’indomani del crollo, e stanno facendo l’esatto contrario proprio nello stesso istante nel quale tutti piangono commossi la perdita di una intera classe di bambini e la loro maestra.

Luca Jacurto – 6 anni
Morena Morelli – 6 anni
Valentina Picanza – 6 anni
Raffaele Picanza – 6 anni
Paolo Romano Jacurto – 6 anni
Antonella Borrelli – 6 anni
Maria Colantuono – 6 anni
Michela Buonaugurio – 6 anni
Valentina Ianiri – 6 anni
Martina Vassalli – 7 anni
Giovanna Ritucci – 7 anni
Maria Di Renzo – 7 anni
Luigi Petacciato – 7 anni
Maria Celeste Picanza – 8 anni
Sergio Di Cera – 8 anni
Antonio Astore – 8 anni
Antonio Di Renzo – 8 anni
Luigi Occhionero – 8 anni
Gianni Nardelli – 9 anni
Gianmaria Riggio – 9 anni
Luca Riggio – 9 anni
Melissa D”Elisio – 9 anni
Lorenzo Francari – 10 anni
Giovanna Nardelli – 10 anni
Costanza Ferrecchia – 10 anni
Domenico La Fratta – 10 anni
Carmela Ciniglio – 47 anni insegnante

31 Ottobre 2002

Ecomondo: lo sviluppo sostenibile alla fiera di Rimini

Oggi sono stato ad Ecomondo. Ho incrociato anche Licia Colò
Interessante vedere come tutte le grosse aziende, anche quelle meno attente all’ambiente, avessero un loro stand per mostrare al pubblico quanto fossero sensibili ai problemi di uno sviluppo sostenibile.
Immagine, soprattutto.
Ma anche idee, principalmente portate da aziende che fanno questo per campare.
Idee non sempre nuove, ma che non sono ancora diventate standard di vita quotidiana, come invece ci si aspetterebbe per moltissime motivazioni.
Come i collettori solari per riscaldare l’acqua di casa, che garantiscono il riscaldamento gratuito per 7/8 mesi l’anno, ad una spesa di installazione di circa 1500-2000 euro (ammortizzabili in 3-4 anni). Basterebbe pagarli a rate, per guadagnarci senza investire un centesimo.

La fiera è ben fatta, il progetto pare riuscito anche per quanto riguarda la presenza di pubblico e di aziende, speriamo si ripeta anche l’anno prossimo.
Per ulteriori informazioni, il sito di Ecomondo (domani è l’ultimo giorno).

Nowar.tw: Sciopero Generale del 24 ottobre 2003 a Bologna

È disponibile sul sito www.nowar.tv la ripresa televisiva dello Sciopero
Generale del 24 ottobre 2003 a Bologna

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C’è l’intervento completo di Guglielmo Epifani, Segretario generale CGIL. Per vedere il filmato
clicca qui

“Con noi oggi sciopera tutto il paese, anche le organizzazioni di destra – dichiara da Bologna il segretario della Cgil Guglielmo Epifani – Noi non abbiamo i mezzi di comunicazione e la forza comunicativa del governo, ma i sondaggi dimostrano che la maggioranza dei cittadini italiani e la maggioranza dei giovani è contro questa riforma. Se il governo non cambia strada e non riconosce la ragionevolezza dei nostri argomenti, a noi spetta il dovere di continuare la nostra mobilitazione”. Un disegno previdenziale che è “una controriforma” per il numero uno di Cgil, “sbagliata nei meccanismi, non giustificata nell’andamento dei conti”, voluta dal governo per legittimare davanti a Bruxelles “una politica fatta di condoni, di una tantum e non di misure strutturali andando a colpire i lavoratori”.
“Il presidente del Consiglio a reti unificate ha detto che c’è bisogno in Italia della riforma, ma avrebbe dovuto ricordare la verità – incalza dal palco di Piazza Maggiore Epifani – In 10 anni sono state fatte tre riforme importanti della previdenza, per dare equità abbiamo abolito le baby pensioni, abbiamo avvicinato i trattamenti dei dipendenti pubblici a quelli privati. Che bisogno c’era di questa controriforma. La legge Dini è una buona riforma, perché fare un’altra legge?”.
“Perché il governo ha deciso da solo e poi dice che vuole il dialogo? – si chiede il leader sindacalista – se il governo vuole il dialogo ritiri un provvedimento che ha preso da solo oppure vada avanti senza il sindacato e non provi a dividerlo”.

Spegnete la luce, vogliamo vedere il cielo

Domani, 25 Ottobre è la giornata contro l’inquinamento luminoso. Come riportato su un lancio ANSA, orientare meglio l’illuminazione esterna fa risparmiare anche dei soldini.

In base ai primi dati sull’applicazione di alcuni provvedimenti nelle amministrazioni locali, la riduzione dei costi dei consumi energetici per l’illuminazione pubblica e’ arrivata al 56% e l’abbattimento dell’inquinamento luminoso fino al 70%, con un incremento della sicurezza sulle strade, ottenuto con una illuminazione razionale.

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