Year: 2003

Ambiente: nasce a Pesaro primo eco-condominio europeo

Il primo condominio europeo interamente ecologico, dal tetto al giardino – trecentotrentatré appartamenti atossici in un’area verde da 97.000 metri quadrati – nascerà in Italia, a Pesaro, grazie ad un progetto di bioedilizia messo a punto da Federabitazione-Confcooperative. Rientra nel programma Shè (Sustainable Housing in Europe), recentemente approvato dall’ Unione Europea e al quale partecipano anche Francia, Grecia, Portogallo e Danimarca. Quello di Villa Fastiggi a Pesaro è uno degli otto progetti italiani, e secondo la Federabitazione partirà prestissimo ed è destinato a fare la parte del leone. L’eco-condominio (un insediamento da 23.000 metri quadrati) sorgerà in una zona di 150.000 metri quadrati complessivi, in larghissima parte destinata a verde. L’ ambiente circostante infatti deve costituire parte integrante degli edifici, a loro volta progettati lontano da campi elettromagnetici e da fonti di inquinamento acustico e sonoro. L’ orientamento degli appartamenti poi è studiato per favorire il risparmio energetico e la massima disponibilità di luce, con il ricorso a fonti
rinnovabili e il potenziamento della ventilazione e dell’ isolamento naturali. E naturalmente i materiali di costruzione sono naturali o completamente atossici. Nel quartiere ecologico non mancheranno ovviamente percorsi ciclo-pedonali, ma è previsto anche un polo commerciale dove fare la spesa. Acquistare una biocasa costerà un po’ di più (circa il 10% rispetto ad un normale appartamento) ma secondo il presidente di Federabitazione Angelo Grasso “le spese aggiuntive saranno presto riassorbite dal risparmio energetico del palazzo, con una riduzione drastica delle bollette di tutte le utenze, e un taglio dei consumi stimato nel 30% annuo”. Per la prima volta infine un progetto di questo genere investe l’edilizia popolare, il settore delle costruzioni che realizza le
maggiori cubature e interessa il maggior numero di famiglie in Italia. Una rivoluzione nel modo di costruire per migliorare la qualità ambientale delle nostre città.

Mp3 ed ogg della trasmissione radiofonica sui brevetti software

Sono disponibili gli mp3 e gli ogg della trasmissione radiofonica sui brevetti software. Gli ogg sono stati aggiunti grazie alle critiche espresse nei commenti: l’mp3 è un formato proprietario, e non era proprio adatto a trasmettere un messaggio di questo tipo. Inoltre gli ogg permettono una migliore qualità a fronte di una riduzione di spazio occupato su disco, se prodotti con le stesse caratteristiche di frequenza e bitrate.

Potete ascoltare gli interventi degli esperti semplicemente scaricando i file che trovate a questi due link, grazie a rc103:
ogg
parte #1
parte #2

mp3
parte #1
parte #2

I virus danneggiano tutti, ma Ballmer ancora di più

Questo post potrebbe intitolarsi in milioni di modi diversi, ed essere sistemato in categorie diverse dall’Informatica. Chi crede che l’informatica sia una scienza a sé stante, scollegata dalle altre, commette a mio parere un grave errore.
Stiamo assistendo ad un incremento dell’influenza dell’informatica in tutti i settori della vita, e vediamo sistemi informatici guidare grosse banche, grosse televisioni e l’informazione, le industrie. Tutto, insomma.

Quindi una mancanza di libertà nell’informatica, determinerà a breve termine anche una mancanza di libertà in tutti i settori della nostra vita, per questo non si può considerare il problema allo stesso modo dei quotidiani, che la tirano in ballo solo per parlare di pedofilia.

Ignoriamo completamente quale sia il ruolo dell’informatica, quale centralità esso assuma nella nostra vita del futuro. L’informatica non è Internet, questo dovrebbe dire chi fa informazione, e trattare gli argomenti ad essa correlati con la stessa enfasi delle discussioni politiche. Anzi, quelle no, l’esempio è sbagliato. Magari darvi la stessa importanza della cronaca nera o rosa, questo è più calzante.

E’ di oggi la notizia delle dichiarazioni di Ballmer, CEO di Microsoft, che dicono testuali parole che i virus sono un danno per tutti.
Ora, la notizia da sola non avrebbe nessuna importanza, ma come al solito una grattatina al retro del biglietto da visita rivela interessanti problematiche.
Nel Giugno di quest’anno Microsoft ha acquisito GeCAD, una importante azienda nel settore del software antivirus. Questa azienda era produttrice di RAV, un software antivirus disponibile anche per Linux, che è uno dei sistemi più utilizzati dai provider per i server di posta che sono tra i principali conduttori di virus.

Sia chiaro che quando parlo di antivirus per Linux, parlo di programmi che controllano la posta che il server sta spedendo per conto dei clienti che usano Windows, ripulendoli dai virus per Windows in modo tale che nessun destinatario riceva il messaggio infetto. Esistono pochi casi di virus per Linux, numericamente del tutto irrilevanti rispetto alla miriade di quelli che infettano il sistema operativo di Microsoft.

Ora, Microsoft acquisisce l’azienda che produce questo antivirus disponibile anche per Linux, e qualche giorno dopo si apprende la notizia che questo prodotto non verrà più sviluppato.

Come con l’acquisizione della Corel, azienda ormai sull’orlo del fallimento, Microsoft adotta da anni la politica di acquisire le aziende che producono software concorrenti. Acquisizioni che non portano direttamente null’altro che svantaggi economici alla grande multinazionale, ma che indirettamente hanno l’effetto collaterale di chiudere i battenti delle aziende e dei prodotti concorrenti.

Se i virus sono un problema di tutti, qualcuno guadagna sul fatto che esistano, e no, non è vero quello che dichiara Ballmer dicendo “Se oggi qualcuno venisse a dirmi, per ipotesi, che domattina mi sveglierò con il potere di cancellare tutti questi problemi firmando un assegno enorme, lo farei senza pensarci un momento. Ma non è così che gira il Mondo”.

Microsoft e le aziende produttrici di virus sono le prime a guadagnare quando un nuovo virus entra nella scena del catalogo dei cattivoni mondiali, quindi non è vero che li eliminerebbero con un colpo di spugna, se fanno chiudere lo sviluppo di software che funzionano, sia tecnicamente che economicamente, nella pulizia virale.

Loro producono sia i buchi che le toppe delle loro finestre.

Le toppe costano di più delle finestre.

Vedremo mai scomparire i buchi?

I Verdi chiedono che la UE passi al software libero/open-source

COMUNICATO STAMPA – Bruxelles, 16 settembre 2003

I Verdi chiedono che le istituzioni europee passino al software libero/open-source

I Verdi/ALE al Parlamento europeo hanno chiesto che le istituzioni europee, e in particolare il Parlamento europeo, sostengano il software libero/open-source introducendolo nel proprio sistema informatico.

In una lettere al segretario generale del Parlamento Julian Priestly, i Co-presidenti dei Verdi/ALE Monica Frassoni e Daniel Cohn-Bendit, sostengono che, oltre ad aiutare l’industria del software europea, il passaggio al software libero/open-source (cioè con codici di fonte di pubblico dominio) porterebbe per il Parlamento vantaggi in termini di continuità dei dati, indipendenza tecnologica e spese budgetarie. Una decisione in questo senso, darebbe attuazione alla risoluzione del Parlamento europeo su Echelon che raccomandava l’utilizzo di software libero per rafforzare la sicurezza informatica e tecnologica.

Molte amministrazioni pubbliche europee sono già passate da sistemi di software basati sul diritto d’autore verso sistemi open-source; tra questi il Governo federale tedesco in Germania, la Federation des Mutualités Socialistes in Belgio, il Ministerio Administraciones Publicas in Spagna, le amministrazioni comunali di Turku in Finlandia e Riga in Lettonia, nonchè l’amministrazione della Regione Lazio in Italia.

Il Gruppo dei Verdi/ALE ha organizzato una conferenza stampa per domani mercoledì 17 settembre alle 15.00 al Parlamento europeo, che sarà seguita da un dibattito aperto a tutti con esperti nel settore dello sviluppo di software e della tutela dei consumatori che discuteranno con economisti e scienziati l’impatto che la proposta di direttiva europea sul brevetto delle invenzioni informatiche avrà sull’industria del software europea, sulla ricerca e sui consumatori europei. La conferenza si terrà dalle 16.00 alle 18.30 nella sala PHS 5B001.

Il dibattito e il voto sulla relazione Mc Carthy sulla proposta di direttiva europea è prevista per la prossima sessione plenaria di Strasburgo, dal 22 al 25 settembre.

Conferenza stampa: brevetto sul software
15.00, mercoledì 17 settembre 2003
European Parliament Press Centre
Sala stampa, PHS 01 A 50

La partecipazione alla conferenza che seguirà è gratuita e libera, ma per poter accedere ai locali del Parlamento europeo è necessario registrarsi per e-mail presso lvandewalle@europarl.eu.int Il programma della conferenza è disponibile sul sito:
http://www.greens-efa.org/en/agenda/detail.php?id=1170

Qui in allegato il testo (in inglese) della lettera indirizzata al Segratrio Generale del Parlamento europeo.

Mr Julian Priestly
Secretary General
European Parliament

Brussels, 9 September 2003

Dear Mr Priestly,

We are anxious to contribute to the development of our Parliament’s information policy. With this in mind, we would like to draw your attention to the increasingly important role that free and open source software plays in the European market. Indeed, a considerable number of large public administrations have already switched from proprietary to open source software for reasons of data continuity, technological independence and budget. This is of great benefit to the development and viability of open source software.

The Green/EFA Group – and in particular our Vice-President, Mr Gérard Onesta – have already discussed the role of open source software in bureau meetings of the Parliament and with other authorities. We would like the Parliament, in liaison with the other European institutions, to plan to either begin phasing open source software into the IT system, or to give the choice between open source and proprietary software of the Microsoft type to the people who use software in the institutions.

We truly believe that by taking a step in this direction, the European Parliament could demonstrate its desire to respond to the expectations of its constituents while still remaining in touch with technological developments.

We would be grateful if you could examine our request, discuss it with the relevant services of the Parliament and keep us informed of the feasibility of our institution’s transition to free and open source software. We are of course at your disposal to discuss specifics.

In the meantime we are assured that you will treat our request with sensitivity and seriousness, and we remain, sincerely yours,

MONICA FRASSONI, DANIEL COHN-BENDIT
Co-Presidents of the Greens/ALE

CC: Mr Harald Römer

—ENDS—

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Monica Frassoni
Deputata al Parlamento Europeo
Presidente Gruppo dei Verdi/ALE

Il Government Security Program: Stanca firma un protocollo d’intesa con Microsoft

(ANSA) – ROMA, 16 SET – ”Un governo democratico non avrebbe dovuto stringere un patto segreto con un’azienda americana, accusata dallo stesso governo Usa di monopolio nel proprio Paese, disattendendo cosi’ le aspettative della Commissione Open Source”. Ad affermarlo e’ il presidente della sezione italiana della free software foundation, Stefano Maffulli, in seguito alla firma avvenuta oggi del protocollo d’intesa ‘Government Security program’, tra il ministro per l’innovazione e le tecnologie Lucio Stanca e la Microsoft. Secondo Maffulli ”si rischia di consegnare l’infrastruttura informatica dell’e-Government ad una terza realta’, gettando alle ortiche il lavoro ed i suggerimenti avanzati dalla Commissione Open Source”. L’interoperabilita’ ed il dialogo con i sistemi aperti, ”non sono affatto garantiti – afferma il rappresentante del Fsf – anzi, saranno possibili solo con prodotti firmati Microsoft”. Inoltre, conclude Maffulli, chiunque avra’ accesso al codice cadra’ ”ostaggio del gigante del software, perche’ non potra’ piu’ scrivere il crittografico senza rischiare di essere accusato di utilizzare frammenti del codice”.(ANSA).

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