Year: 2005

Lettera aperta al popolo della rete

di Alfonso Pecoraro Scanio

Oggi la rete e il sistema delle comunicazioni sociali che si sviluppa attraverso questo sistema incide positivamente anche sulla politica.

Ma questo spazio aperto e libero troppo spesso rischia di diventare un enorme supermarket nelle mani dei soliti noti: dall’accanimento del ministro Urbani contro il peer to peer (tale da prevedere un reato penale per la condivisione di contenuti in rete) fino all’esasperazione di chi vuole conservare per anni copia delle e-mail dei cittadini, assistiamo ad un vero e proprio assalto alle libertà digitali.

La rete dimostra che questo assalto si può battere: con la crescita, ad esempio, di software liberi come linux che consente una infrastruttura di comunicazione che non dipende dalla multinazionale di turno e che si basa sull’idea, anche economica, che la libertà e il sapere, e non la mercificazione della conoscenza, possono essere la base della nostra convivenza civile; un’idea che vogliamo fare nostra, con la scelta di usare come materiale elettorale una distribuzione linux Verde. O, ancora, con lo sviluppo dei contenuti liberi e dell’informazione libera e con la grande e vittoriosa battaglia contro la brevettabilità del software.

Ma perché questi esempi si rafforzino sono necessarie scelte politche: per decidere, ad esempio, se sia meglio che l’accesso alla conoscenza debba essere libero e pubblico (come sta facendo la Francia con le proprie biblioteche) o ceduto in cambio dei propri dati personali a fini commerciali (come sta facendo google con alcune università americane). Spetta alla politica stabilire il confine tra il diritto al sapere e i diritti dell’autore di un opera. Cosi’ come sta alla politica decidere se il sapere e la conoscenza debbano essere brevettati e modificati.

I Verdi hanno una posizione chiara e coerente: come siamo contrari alla brevettabilità della vita e del vivente (dagli OGM alla clonazione umana), cosi’ siamo, in tutto il mondo, per la libertà della conoscenza; dal Brasile dove il ministro verde Gilberto Gil promuove stanze dell’accesso in Amazzonia, all’Europa dove tutti i partiti verdi europei stanno lavorando perché al World Summit on Information Technology dell’ONU nasca la carta dei diritti di internet.

La mia candidatura alle primarie del centrosinistra è proprio al servizio di quest’idea: dare piena cittadinanza a questi nuovi diritti – che crescono con forza – nel programma dell’Unione e che siano al centro dell’azione del prossimo Governo.

Le primarie del 16 ottobre sono infattti un grande momento di partecipazione e possono diventare una concreta opportunità di cambiamento. Non perdiamo questa occasione.

In un comune del bolognese il porta a porta arriva al 62% di RD

Vi consiglio caldamente di leggere questa notizia, che
(11/10/2005 13:24) | RACCOLTA DIFFERENZIATA PORTA A PORTA: BILANCIO MONTEVEGLIO

A tre mesi dall’avvio della sperimentazione del porta a porta in un comune del bolognese (Monteveglio), si è raggiunto il 62% di raccolta differenziata, partendo dal dato del 16% del 2004.

Tre mesi.

Inoltre si è registrata una diminuzione del 72% della quantità di rifiuti indifferenziati e una diminuzione del 35% del rifiuto totale prodotto.

Anche dal punto di vista economico, i primi dati disponibili mostrano un andamento molto interessante: la proiezione dei costi del primo trimestre di sperimentazione ‘porta a porta’ indica un costo totale annuo di circa 573 mila euro, contro i 609 mila del sistema alternativo a contenitori.

Questo risultato è stato raggiunto con Hera, e sarebbe riproponibile ovunque.
E noi stiamo ancora a discutere del numero dei bidoni per strada e dei nuovi inceneritori.
Dopo questi dati, e quelli che verranno da Parma, chi si espone a favore del nuovo impianto è assolutamente in malafede, se servisse una ulteriore dimostrazione.

Risolto il problema del charset

Finalmente, dopo diversi tentativi, ho risolto il problema dell’invio delle email. Alcuni degli iscritti alla newsletter ricevevano email con caratteri strani e gli header all’interno del corpo del messaggio.

Il problema risiedeva in un \r di troppo nella funzione dell’invio, che ho risolto anche grazie ad una nuova versione di subscribe2. La stessa, però, aveva ancora problemi per quanto riguarda la visualizzazione e la traduzione, che ho corretto a mano e spedito all’autore del plugin, sperando che a breve le includa nella versione ufficiale.

Se ne avete bisogno, scrivetemi in privato.

Quanto viene pagata una tonnellata di rifiuto differenziato?

Quanto viene pagato ai comuni per una tonnellata di rifiuto differenziato? Questa è una domanda che viene fatta spesso, ed è importante nella valutazione economica delle scelte tra le diverse tipologie di raccolta differenziata. Marco della mailing list noinc ha risposto con delle cifre abbastanza precise. Vi riporto il messaggio.

Il Decreto Ronchi ha istituito i consorzi obbligatori per il riciclo della materia raccolta in modo differenziato. Nell’idea del legislatore vi era la necessità di sviluppare il mercato e livellare i costi. Attualmente il sistema CONAI, che riunisce tutti i consorzi di filiera, drena fondi dalle industrie che riciclano, ed attua delle scelte assai discutibili che di fatto modulano il mercato favorendo certi tipi di industrie piuttosto che altre, per evidenti scopi politici. Per esempio l’incremento sui corrispettivi 2003 è stato del 2,33% dopo che l’accordo non è stato rinnovato per un anno. In definitiva non si riconosce neppure l’inflazione. Tale fenomeno è particolarmente evidente per quanto riguarda il COREPLA e POLIECO dove le aziende FISE lamentano mancanza di materiale, mentre gli inceneritori lavorano a pieno ritmo.

I consorzi di filiera attuano degli accordi volontari con il Comuni (ANCI) che stabiliscono prezzi e modalità di conferimento. Tutti i dati si possono trovare nel sito ANCI (http://www.anci.it) alla pagina degli accordi (http://www.anci.it/Accordi.cfm).

L’ultimo accordo, è datato 14/12/04; in questo finalmente si inizia a premiare la qualità e la purezza del conferimento, ovvero chi attuerà raccolte porta a porta e penalizzando la raccolta a cassonetto stradale. Per esempio raccogliendo e separando bottiglie in Pet e flaconi in Hdpe, si ottiene il corrispettivo più elevato: 275 euro/t. Inoltre una fetta considerevole di buget per la comunicazione sarà destinata alla comunicazione per il cittadino, sperando che questi fondi non siano deviati a scopo pubblicitario/elettorale.

CELLULOSA. (COMIECO)

Se la raccolta della carta è congiunta, ovvero si raccolgono assieme gli imballaggi di cellulosa, la carta e il cartone i corrispettivi saranno di 84.0€/t per Comuni inferiori a 100.000 abitanti, mentre sarà di 78.8€/t per i rimanenti. Il Comune è libero di separare carta e cartone e venderlo al libero mercato.

FERRO. (CIAL)

Per gli imballaggi ferrosi il corrispettivo dipende dalla quantità di impurezza accertata: fino al 5 % 72,00 Euro/ton; oltre 5 e fino a 10 % 61,00 Euro/ton; oltre 10 e fino a 15 % 50,00 Euro/ton; oltre 15 e fino 20 % 33,00 Euro/ton.

VETRO. (COREVE)
L’accordo per il vetro non è ancora stato chiuso, a dimostrazione delle pesanti pressioni che agitano queste trattative.

I Verdi romagnoli alla convention di Roma dei comitati per la candidatura di Pecoraro

Convention Primarie Pecoraro Scanio 2005Decine di Verdi romagnoli ieri erano presenti alla Convention di Roma per sostenere la candidatura di Pecoraro Scanio per le primarie dell’Unione. E’ stato un importante momento, anche per la presenza di Prodi, che ha visto diversi personaggi famosi impegnati nel sociale fare dichiarazioni di stima e di supporto alla candidatura del presidente dei Verdi.
Ricordiamo, inoltre, che sono ancora aperte le registrazioni per gli studenti ed i lavoratori fuori sede per poter votare alle primarie a Forlì. Basta recarsi nell’ufficio dei Verdi in via Volturno 11, dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18. Per ulteriori informazioni, potete contattarmi via email.

Votare Alfonso Pecoraro Scanio alle primarie dell’Unione servirà a rafforzare Romano Prodi. Ne è convinto lo stesso presidente dei Verdi che ieri a Roma ha tenuto la convention a suggello della propria campagna elettorale per la consultazione del 16 ottobre. Prima dell’inizio della kermesse Pecoraro si ferma con i giornalisti e parla anche della manifestazione di ieri mattina in Piazza del Popolo: “e’ stato un segnale importante per la grande unità della coalizione, ma anche il grande impegno a fare in modo che le primarie rafforzino la nostra coalizione e migliorino il nostro programma, nel quale vanno inseriti i temi concreti che ancora sono assenti, ma che sono necessari”. “La convention di ieri – prosegue il leader dei Verdi – è la più grande manifestazione nella storia dei Verdi. Abbiamo oltre cinquemila comitati che mi stanno sostenendo perché nel programma del centrosinistra siano inseriti temi importanti: l’agricoltura biologica di qualità, il mangiar sano senza ogm, l’ambiente, i diritti degli animali, lo stop alla vivisezione, il ritiro immediato delle truppe dall’Iraq, i pacs e più diritti per i giovani. In particolare ci battiamo contro il precariato perché il lavoro del futuro sarà dato molto di più dall’energia solare piuttosto che dal nucleare”. Ma quanti voti si aspetta Pecoraro scanio alle primarie? “I Verdi – risponde il leader del partito – sono la formazione che nel centrosinistra ha meno tesserati e infatti noi abbiamo molti più voti di opinione che tessere. Abbiamo trentamila iscritti e speriamo di portare a votare per me e per il programma dell’Unione molte più persone dei nostri iscritti e quindi decine di migliaia”. Il presidente dei Verdi spiega che i voti che conquisterà rafforzeranno la premiership di Prodi: “quello dato a me è l’unico voto che consentirà domani anche a Prodi di fare un Governo più ecologista, più pacifista e più progressista, senza subire i ricatti dei neocentristi. Il nostro appoggio a Prodi è sempre convinto e lo dimostra il fatto che io sono l’unico candidato alle primarie che ha invitato alla propria convention il leader dell’Unione. Il voto per me aiuta la coalizione ad essere più unita e l’Italia ad avere un Governo che assomiglia più a quello di Zapatero in Spagna e meno a quello di Blair, che ha portato la Gran Bretagna in guerra in Iraq”. A chi gli fa notare le critiche del centrodestra, che più volte ha parlato di primarie finte, Pecoraro risponde: “il mio slogan è ‘insieme si puo”. Insieme ai cittadini che mi sosterranno e insieme a Prodi, che è il candidato che tutti abbiamo scelto per la premiership. Siamo davvero leali, Prodi ha voluto queste primarie forse perché temeva maggiormente la slealtà di altri”.

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