Month: Febbraio 2007

Ridurre i consumi grazie alle tariffe

Nei condomini con riscaldamento centralizzato capita spesso che i consumi e costi aumentino per il semplice funzionamento della tariffazione, non suddivisa sulla base dei consumi dei singoli.
Come quando si mangia una pizza con gli amici, alla fine della quale spendiamo di più perché ognuno ha ordinato dolce, caffè ed amaro perché si paga senza dividere il conto per le singole ordinazioni.

L’art. 7 del DPR 412/93 prevede che per gli edifici costruiti dopo il 91 sia prevista la regolazione/parzializzazione dei consumi, mentre per quelli costruiti dopo il 2000 è obbligatoria la realizzazione. Oggi la tecnologia permette di avere caldaie centralizzate e tariffe puntuali, calcolate sulla base dei consumi dei singoli.
Già questa introduzione, da sola, permette di risparmiare cifre considerevoli in bolletta, e risparmiare gas consumato.

Sempre secondo lo stesso DPR in tutti i condomini dovrebbe essere esposta una tabella con orari e valori massimi di temperatura, che sono i valori massimi per legge. T max= 20 °C con tolleranza +2°C
Per la zona climatica del Comune di Forlì (zona D) il periodo di riscaldamento va dal 1° Novembre a 14 Aprile, con un numero max giornaliero di 12 ore.
Ulteriori informazioni possono essere chieste al responsabile della centrale (che potrebbe essere l’amministratore del condominio per esempio).

Riporto due stralci del DPR:

dall’Art.7:

“2. Negli impianti termici centralizzati adibiti al riscaldamento ambientale per una pluralità di utenze, qualora la potenza nominale del generatore di calore o quella complessiva dei generatori di calore sia uguale o superiore a 35 kW, è prescritta l’adozione di un gruppo termoregolatore dotato di programmatore che consenta la regolazione della temperatura ambiente almeno su due livelli a valori sigillabili nell’arco delle 24 ore. Il gruppo termoregolatore deve essere pilotato da una sonda termometrica di rilevamento della temperatura esterna. La temperatura esterna e le temperature di mandata e di ritorno del fluido termovettore devono essere misurate con una incertezza non superiore a ±2 °C.

3. Ai sensi del comma 6 dell’art. 26 della legge 9 gennaio 1991, n. 10, gli impianti di riscaldamento al servizio di edifici di nuova costruzione, la cui concessione edilizia sia stata rilasciata dopo il
18 luglio 1991, data di entrata in vigore di detto art. 26, devono essere progettati e realizzati in modo tale da consentire l’adozione di sistemi di termoregolazione e di contabilizzazione del calore per ogni singola unità immobiliare. Ai sensi del comma 3 dell’art. 26 della legge 9 gennaio 1991, n. 10, gli impianti termici al servizio di edifici di nuova costruzione, la cui concessione edilizia sia
rilasciata dopo il 30 giugno 2000, devono essere dotati di sistemi di termoregolazione e di contabilizzazione del consumo energetico per ogni singola unità immobiliare. ”

Ringrazio Agess per aver risposto con esperienza e cortesia alle mie domande, permettendomi di scrivere queste righe.

Approvato il nuovo decreto “conto energia”

Il 15 Febbraio 2007 è stato approvato il nuovo decreto conto energia, che contiene le misure per la promozione delle fonti di energia rinnovabile. L’ufficio del programma dei Verdi lo ha commentato ed interpretato, rendendo pubblico il risultato di questo lavoro di analisi.

Leggetelo e commentatelo:
Decreto conto energia 15 Febbraio 2007 commentato dall’ufficio del programma dei Verdi

Risparmio energetico, piano del Governo in sei mosse

Dal Sole 24 Ore:
Risparmio energetico, piano del Governo in sei mosse. Incentivi per 2,5 miliardi di euro – Il Sole 24 ORE

Il pacchetto appena approvato dal Governo per il risparmio energetico prevede fino a 2,5 miliardi di incentivi in tre anni. «Un miliardo sul lato dell’offerta, con il progetto di innovazione industriale per la nascita di una ecoindustria, un miliardo, un miliardo e mezzo sul lato della domanda», ha detto il ministro dello Sviluppo economico, Pier Luigi Bersani, commentando l’emanazione dei decreti attuativi dei benefici previsti dalla Finanziaria.
La prima misura prevista dai decreti attuativi della Finanziaria riguarda la riqualificazione degli edifici, con l’innalzamento dal 36% al 55% della detrazione fiscale per interventi che consentono di ridurre le dispersioni termiche; per l’installazione di pannelli solari e per la sostituzione di vecchie caldaie con nuove ad alta efficienza.
La seconda misura intende promuovere l’efficienza nell’industria con al detrazione fiscale del 20% per l’acquisto e l’installazione di motori elettrici trifase in bassa tensione ad elevata efficienza con potenza compresa tra 5 e 90 kW sia per nuova installazione sia per la sostituzione di vecchi. Stessa detrazione per l’acquisto e l’installazione di variatori di velocità di motori elettrici con potenze da 7,5 a 90 kW.
Si punta poi a incentivare la mobilità sostenibile attraverso la riduzione fiscale per il Gpl (-20%) e incentivi per creare un parco auto ecologico e diminuire l’inquinamento. Chi, per esempio, sostituisce autovetture Euro 0 ed Euro 1 con altre di categoria Euro 4 ed Euro 5 ha diritto ad un bonus di 800 euro e all’esenzione della tassa automobilistica per due anni.
I decreti attuativi prevedono poi incentivi al sistema agroenergetico stabilendo obiettivi di miscelazione obbligatoria di biocarburanti in crescita fino al 2010; riduzione della tassazione sul biodiesel e sul bioetanolo.
Con il Fondo Kyoto, inoltre, 600 milioni di euro per il triennio 2007-2009 sono stati assegnati in favore di misure di riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra.
L’azione del Governo, infine prevede anche l’incentivazione del fotovoltaico, il potenziamento dei certificati bianchi (risparmio energetico), il rafforzamento e la revisione del meccanismo di incentivazione delle fonti rinnovabili, oggi basato sui certificati verdi, l’incentivazione della cogenerazione ad alto rendimento. (Radiocor)

LE SCHEDE DEL MINISTERO
Incentivi più efficaci per il fotovoltaico
Più risparmio con la cogenerazione ad alto rendimento
Bioedilizia per consumare meno energia
Edifici e industria: che cosa fare per ottenere le agevolazioni

Approvato il piano del traffico

Scrivo questo articolo appena tornato dal lungo Consiglio Comunale di del 19 Febbraio, all’interno del quale abbiamo approvato il piano del traffico, presentato dall’Assessore Sandra Morelli dei Verdi. Un ottimo risultato, che dimostra come i verdi di Forlì abbiano saputo rapportarsi con la maggioranza di centro-sinistra in maniera corretta, preparando un lavoro coerente con le politiche ecologiste di cui siamo promotori ed allo stesso tempo ottenendo su questo il consenso di tutta la coalizione. Una coalizione che nel percorso ha perso il PRI, contrario da sempre alle nostre politiche di mobilità sostenibile, e ristabilito una corrispondenza con le politiche nazionali che vedevano i repubblicani schierati con il centro-destra.

Un sentito ringraziamento a tutti coloro che hanno partecipato alla stesura, all’Assessore che ha lavorato veramente bene ed a lungo per ottenere questo risultato, a tutte le associazioni che compongono il tavolo della mobilità, ai consulenti esterni che hanno guidato il processo di vera partecipazione sul piano, alle circoscrizioni ed a tutte le realtà che hanno presentato loro osservazioni e contributi costruttivi.

Ora occorrerà lavorare attraverso gli interventi di dettaglio ed i piani particolareggiati per fare in modo che gli indirizzi e le politiche che il piano contiene diventino presto realtà, come già avvenuto per alcuni interventi anticipatori del piano, per andare al voto delle prossime amministrative sulla base delle azioni concrete che siamo riusciti ad ottenere sul fronte della mobilità sostenibile nella città di Forlì.

La tutela della salute e la sicurezza dei cittadini è il compito principale del Sindaco, della Giunta e del Consiglio Comunale. Questo è un importante passo in avanti per governare i cambiamenti necessari per la riduzione dell’inquinamento in positivo e non solo subirli.

Mi illumino di meno – I risultati

Venerdì scorso si è svolta con successo l’iniziativa “Mi illumino di Meno”, alla quale anche il Comune di Forlì ha aderito grazie ad un Ordine del Giorno che ho presentato come primo firmatario.
Sono stati distribuiti centinaia di kit per il risparmio energetico, attraverso un banchetto informativo in piazza Saffi, e sono state spente i lampioni della Piazza per permettere la visione di Saturno ed altre stelle con il gruppo di Astrofili della città di Forlì.
Sono state proiettate delle diapositive che mostravano gli effetti pratici della legge sull’inquinamento luminoso.

A livello nazionale solamente nei primi 5 minuti dell’iniziativa sono stati risparmiati 300 Megawatt, segno che potremmo tranquillamente tagliare gli sprechi e ridurre il nostro consumo di fonti fossili non rinnovabili.

Quello che temo è che questa giornata simbolica, alla quale i Verdi di Forlì aderiscono dalla sua prima edizione, lanci un segnale sbagliato: il risparmio energetico è possibile senza un peggioramento della nostra qualità di vita.

I detrattori di queste scelte non hanno motivo di dire che i promotori del risparmio energetico hanno intenzione di tornare all’età della pietra: certamente dobbiamo cambiare qualcosa nel nostro stile di vita, iniziando a porre un occhio di riguardo ai nostri consumi, a partire da quelli per la mobilità e per il riscaldamento che producono CO2 ed il maggiore contributo al surriscaldamento globale.

Oggi in Consiglio Comunale discuteremo l’approvazione del Piano del Traffico della nostra città: anche questo è un grande contributo che possiamo dare, con un piccolo sforzo di tutti e conseguenti enormi benefici per la collettività.

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