Year: 2007

Il PD locale è un anziano con due stampelle

Ieri in Consiglio Comunale il Sindaco Nadia Masini ha comunicato l’uscita dalla Giunta dell’assessore dei Verdi Sandra Morelli. E’ seguito un lungo dibattito, nel quale ogni gruppo consiliare ha espresso il suo punto di vista. Io non sono entrato nei dettagli del piano del traffico: è dal 2004 che se ne parla e credo che la parte più importante non sia oggi l’analisi dei dettagli. Dal punto di vista politico basta pensare a due elementi: la riduzione del traffico è più un obiettivo dell’amministrazione e la sfiducia politica del Sindaco e la Giunta che hanno scavalcato per la prima volta la delega di un assessore.

Questo è molto grave dal punto di vista politico.

Errani nel suo intervento ha focalizzato l’attenzione sul fatto che a livello locale i Verdi siano ormai fuori da tutte le amministrazioni, puntando sulla loro presunta incapacità di Governo. Grandi applausi sono venuti da Aprigliano, consigliere di Alleanza Meridionale (Ex Alleanza Nazionale) ora iscritto ai Circoli della Libertà di Forza Italia della Brambilla. Errani dovrebbe chiedersi se non sia il suo Partito Democratico ad assumere orientamenti totalmente opposti al programma di centro-sinistra, dal momento che riceve applausi da quelli che dovrebbero, almeno sulla carta, essere i suoi avversari politici.
La sintesi di governo tanto ricercata era già stata fatta, nel programma elettorale prima e nel piano del traffico poi. Tornare indietro rispetto alle promesse fatte agli elettori è una pratica scorretta e deprecabile.

Io sono uno di quelli che riteneva possibile un riavvicinamento al centro-sinistra in tutta la Provincia, successivo ad un cambio di strategie e di persone delle attuali amministrazioni. Con nuovi candidati in Provincia e nuovi segretari un dialogo poteva essere possibile, e probabilmente tornerà ad esserlo in futuro.

Ma la realtà dei fatti dimostra che il Partito Democratico localmente ha fatto un passo indietro rispetto ai programmi ed alla collocazione politica. Oggi questo partito unico si considera un polo autosufficiente, senza il bisogno di altri contributi politici e programmatici. Altro che nuova politica, il partito democratico di Forlì è un anziano con due stampelle (Udeur e Rifondazione). A dimostrazione di questo è il fatto che il segretario è l’ex segretario della Margherita, ed il capogruppo in Consiglio è l’ex Capogruppo DS, di certo non di nuova leva.

Errani dice che il partito democratico contiene già l’ambientalismo del sì. Forse ha ragione: il partito democratico spinge per il sì all’inceneritore, contro tutta la cittadinanza, per il sì al traffico, per il sì allo spreco dell’acqua nonostante l’emergenza idrica.
Considera possibile fare una cosa ed il suo contrario, essere laico e cattolico, ambientalista ed inceneritorista (con una forte spinta verso il secondo polo), pubblico e privato contemporaneamente. Del resto l’immagine del suo leader è ormai la caricatura del NI ad ogni cosa.

L’ambientalismo del sì secondo il PD è quello alla Bersani ed alla Turco, che si scaglia contro i medici senza conoscerne il codice deontologico, quando cercano di prevenire anziché curare le malattie.

Errani ieri è stato premiato per la lungimirante operazione di rottura con i Verdi con la nomina a capogruppo del PD. Io auguro sinceramente al neonato partito di rinnovarsi veramente e di proporre per il futuro altre dirigenze, la città ed il Paese intero ne hanno veramente bisogno. Squadra che perde si cambia.

La cosa rossa è una invenzione dei giornalisti

Beppe Grillo prima e Luciana Litizzetto poi beffeggiano il nome dato dai giornalisti alla probabile federazione dei partiti di sinistra: La Cosa Rossa. Nessuno dei due, però, si è preso la briga di verificare da dove provenisse il nome, ed hanno giustamente preso in giro i politici che pensavano avevano pensato a questo nome. Per fortuna non esiste nessuna cosa Rossa, Luciana! Dovreste disprezzare, invece, l’uso che i media fanno delle parole, modificandole o coniando nuovi termini per dare di fatto nuovi significati, spesso dispregiativi.

Lo fecero quando i pacifisti diventarono dissidenti, lo fanno oggi per giudicare già a partire dai termini i partiti di sinistra, chiamandoli estremisti, radicali (anche se i radicali sono fuori), massimalisti. Non si tratta di ingenuità o di mancanza di vocabolari, questi termini sono studiati a tavolino per affibbiare disprezzo a qualcuno che ha meno influenza sui media rispetto ai “moderati”, “popolari” (invece di populisti), “democratici”.

Chi sceglierai, tra i “democratici” (anche quando impognono la democrazia con le armi e le basi militari contro la popolazione, il demòs) o i “massimalisti” (che invece chiedono di rispettare la costituzione)? Sarebbe come far scegliere ad un bambino uno schiaffo o una carezza.

La cosa rossa non esiste, nessuna mente lucida chiamerebbe mai così qualcosa che ha il compito di attirare voti. Tra l’altro molti già parlano di partito unico, quando l’ipotesi invece è quella di un coordinamento o al massimo di una federazione. Ma i media, in questo caso, hanno da tempo perso il ruolo di trasmettitori di informazione, hanno le mani in mezzo alla pasta ed ormai decidono pure la forma che ne viene fuori.

Un grazie a Milena Gabanelli ed allo staff di Report

In chiusura nella puntata di questa sera di Report Milena Gabanelli ha risposto ad una delle tante lettere di uno spettatore deluso dalla sovrabbondanza di materiale a disposizione della trasmissione.
Milena ha risposto in maniera eccezionale, mostrando prima un elenco di casi che a partire da puntate di Report sono stati risolti, poi affermando che nonostante molte delle questioni sollevate non abbiano trovato risposte adeguate, la cosa importante è che ognuno faccia la sua parte.
Per quest’anno Report è finito, ma in rete ci sono tutte le puntate e le trascrizioni, che vi consiglio di guardare. Lunedì la Gabanelli sarà nel forum di Report (www.report.rai.it) per rispondere alle domande dei visitatori.
Grazie!

NATALE 2007 NEL CENTRO STORICO DI FORLI’: PROVE GENERALI PER LA CAMERA A GAS

Pubblico il comunicato stampa del WWF:

Con la innovativa sperimentazione che partirà nel mese di dicembre 2007, la Giunta Comunale di Forlì otterrà probabilmente, oltre al plauso delle Associazioni dei commercianti, anche dati scientificamente attendibili sulle capacità di resistenza dell’apparato respiratorio dei residenti nel centro storico rispetto all’inalazione di alti livelli di PM10, NOx, benzene, etc.

Queste sostanze saranno infatti immesse in quantità supplementari e concentrate in via straordinaria grazie a:

a – incursione massiva di auto private che, non ancora calamitate dal nuovo IPER, convergeranno in centro rispondendo all’irresistibile richiamo delle sirene delle compere natalizie;
b – autobus gratuiti semivuoti, i cui passeggeri potenziali saranno tutti inscatolati in monoporzioni nelle rispettive automobili, a riempire viuzze corsi e parcheggi del centro;
c – effetto coperchio generato dagli alti palazzi, dalle vie strette, dalla presenza dei portici;
d – cappa atmosferica generata dall’alta pressione dicembrina, ogni anno più compatta per i sempre più frequenti periodi di siccità invernale.

In tal modo l’Amministrazione comunale potrà dimostrare una volta di più che è il traffico la vera fonte di inquinamento e di rischio per la salute umana, mentre l’incidenza degli impianti di incenerimento è da considerarsi residuale.

Dei suddetti fattori, solo il d) potrebbe essere soggetto a variabilità naturale. Nel qual caso (arrivo di piogge o nevicate) la sperimentazione sarà rinviata a data da destinarsi.

Per i cittadini residenti in centro storico che non volessero sottoporsi alla sperimentazione è prevista la possibilità di ricorso all’Unione Europea, evidenziando che attualmente l’aria è già sovrassatura di inquinanti e che il numero massimo di superamenti dei limiti di concentrazione di PM10 è già stato superato.

WWF – Sezione di Forlì

I Verdi usciti dalla Giunta, alcune considerazioni politiche

Oggi si è tenuta come preannunciato la conferenza stampa sulle analisi politiche conseguenti all’uscita dei Verdi dalla Giunta di Forlì. Sesto Potere pubblica un ottimo riassunto, che vi consiglio di leggere.

TURRONI (VERDI): “DIMISSIONI MORELLI? CE L’HANNO FATTA PAGARE PER LA VICENDA IPER”

Nel mio intervento io ho fatto notare come il continuo cambiamento delle politiche di mobilità, fatto di passi avanti ed indietro schizofrenici, è esso stesso un freno agli investimenti dei commercianti in centro storico. In questi mesi sono stati introdotti dei cambiamenti che facilitano certamente alcune tipologie di attività. Chi ha investito, o stava decidendo di investire, per allargare lo spazio pubblico occupato, oggi si trova nell’indecisione se proseguire o meno. Qualsiasi cambiamento deve essere duraturo, deve permettere di far capire a chi vuole investire quale sarà il futuro dell’area di fronte all’esercizio: se sarà pedonale avrà tipi di attività diversi dai viali di scorrimento.

Poi ho fatto notare come il primo atto del costituito Partito Democratico sia stato quello di abbandonare un rapporto di fiducia con una forza politica di maggioranza. La terza, dalle elezioni del 2004, che abbandona il nostro Sindaco. Non è un gran bel biglietto da visita per il “nuovo” che avanza. Ed Errani, capogruppo DS, è stato premiato per il suo lavoro: proprio questa settimana diventa capogruppo del PD. Verrebbe da fare qualche battuta sul cambiamento che potrebbero portare dirigenze tutt’altro che vergini nel campo della politica.

Sono sicuro che la base del centro-sinistra, anche al di fuori dell’elettorato Verde, non è tutta in linea con le azioni di questa dirigenza, e spero che ne nascano azioni e mobilitazioni importanti, che partono dal basso. Già il fatto che domani ci siano consiglieri di maggioranza della circoscrizione 1, a prostestare per una politica sulla mobilità seria, la dice lunga sui mal di pancia del partito appena nato (male).

Vedremo cosa ci riserverà il futuro.

Aggiornamento: L’articolo su Romagna Oggi

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