Energia

ASPO-Italia: Mezzo centesimo al chilometro

Ugo Bardi, presidente di ASPO Italia, ha fatto una analisi dei suoi consumi con il suo motorino elettrico (che è identico al mio per modello e colore).

Scopre così che di energia spende mezzo centesimo di euro al chilometro, più un paio di centesimi per il costo delle batterie. Circa un decimo rispetto ai motorini normali ed una infinità meno delle automobili.

ASPO-Italia: Mezzo centesimo al chilometro

Ecomondo 2007

Non riempiamo il Mondo di RifiutiOggi sono stato ad Ecomondo, alla Fiera di Rimini.
Altamente consigliato, anche se in mezzo a tante buone pratiche ce ne sono alcune discutibili. D’altra parte ognuno può dire di essere ambientalista ed attento all’ecologia, ma sono le azioni ed i dettagli che fanno la differenza. Per la gestione dei rifiuti, ad esempio, esistono diverse proposte in concorrenza tra loro, e tutte erano presenti in fiera.
Da quest’anno la sezione energia ha conquistato uno spazio tutto suo, a mio parere grazie anche al movimento economico generato dal conto energia e dagli incentivi della scorsa finanziaria.
Sono andato in treno, la stazione Rimini Fiera è a 50 metri dall’entrata ed è comodissima, oltre che economicamente conveniente.
Con me molti altri visitatori, segno che i mezzi pubblici vengono utilizzati quando sono comodi.
Ho partecipato all’inaugurazione con il Ministro dell’Ambiente Pecoraro Scanio, che in più riprese ha invitato gli operatori economici del settore a fare la loro opera di lobbying positivo, in contrasto a quella ad esempio degli inceneritoristi e dei petrolieri. Commentando i dati forniti dal Conai sulla disponibilità dei cittadini ad essere attenti all’ambiente ha poi ricordato che questa disponibilità deve essere messa in campo subito, per far pesare economicamente (facendo la spesa in maniera consapevole) e politicamente questa loro attenzione.

L’esperienza di Ecomondo è importante ormai a livello internazionale. Spero che questa vetrina ci aiuti ad inserire un altro tassello nella direzione di una economia diversa.

I numeri di questa edizione sono impressionanti: ci sono circa 200 eventi tra convegni e discussioni pubbliche, con un migliaio di relatori. Sono attese circa 50’000 visite, 10’000 delle quali provenienti dalle scuole e dalle università. Tutti i padiglioni sono pieni, ed il numero degli espositori è veramente elevato.

Ho un paio di riduzioni, se vi interessano contattatemi.

Investire sulla salute risana i bilanci delle amministrazioni

L’Organizzazione Mondiale della Sanità in un documento datato 22 Giugno 2005 ha dichiarato che riducendo l’inquinamento l’Italia potrebbe risparmiare 28 miliardi di Euro ogni anno, quantità di denaro paragonabile ad una grossa manovra finanziaria nazionale e pari al rapporto deficit/PIL del 2002 (28,4 miliardi di euro)
Tanti dati dimostrano che le risorse per migliorare la nostra qualità della vita ci sono, basta investire sulla prevenzione primaria, che significa evitare di far ammalare la gente, anziché cercare di riparare i danni a posteriori.

Uno studio indipendente dell’OMS condotto sulle principali città italiane, su oltre 9 milioni di abitanti, ha dimostrato ogni anno in Italia muoiono circa 9000 persone per effetti a breve e lungo termine quando il pm10 supera i 20 mg/m^3 d’aria, studi recenti pubblicati anche da “L’Espresso” dicono che un morto su cinque è causato dall’inquinamento.

I Verdi propongono di invertire questa tendenza, facendo investimenti che abbiano ricadute positive sull’ambiente e sulla salute dei cittadini, oltre che sui bilanci del nostro Paese.

Sono tanti gli esempi positivi che proponiamo, e che trovano finanziamento grazie ai risparmi che producono a breve e medio termine:

Investendo sulla prevenzione primaria: investire sulla riduzione delle fonti di inquinamento permetterebbe di ridurre la spesa sanitaria, e migliorare veramente la qualità di vita dei cittadini. Forlì – ad oggi – ha già abbondantemente superato, con 42 sforamenti in P.le Beccaria, il limite imposto dalle norme vigenti. Gli interventi strutturali previsti nel Piano Urbano del Traffico e nell’Accordo di Programma sulla qualità dell’aria possono contribuire in maniera significativa alla progressiva riduzione della presenza di inquinanti dovuti alla mobilità.

Investire sulla mobilità sostenibile. Aumentando la velocità commerciale del Trasporto Pubblico Locale attraverso investimenti strutturali si ottengono 6 mln di euro l’anno di risparmio ed una maggiore qualità del servizio. Gli interventi possono essere diversi: corsie preferenziali, semaforizzazioni e intersezioni realizzate per avvantaggiare il trasporto collettivo e ciclo-pedonale, controlli rigorosi per il rispetto del divieto di sosta vicino alle fermate, ecc.

Investendo sulla sicurezza stradale. La regione Toscana ha quantificato che se si arrivasse a zero incidenti con i minori costi sanitari si azzererebbe il deficit regionale sulla sanità. A questi vanno aggiunti i risparmi sui costi sociali delle morti e delle invalidità causate dalla strada. In Gran Bretagna hanno ridotto del 40% le vittime della strada in 5 anni, grazie ad un insieme di iniziative che si potrebbero attuare anche in Italia (controlli automatici della velocità e degli accessi, punizioni dure e certe per chi guida sotto l’effetto di alcol e droghe…). Il trasporto pubblico è venti volte più sicuro di quello individuale. Il piano del traffico approvato a Febbraio dal Consiglio Comunale prevede diverse azioni per aumentare la sicurezza stradale: zone 30, zone a traffico limitato, isole ambientali, percorsi sicuri casa-scuola , rete di piste ciclabili, percorsi pedonali, controlli rigorosi…

Investendo sul risparmio energetico: solamente nell’illuminazione pubblica con sistemi di telecontrollo dei lampioni si potrebbero risparmiare 13 milioni di euro in 5 anni, grazie a minori spese di manutenzione e di consumi elettrici. Introducendo lampioni a led si può risparmiare l’80% di energia e ridurre i costi di manutenzione.

Tutte queste iniziative hanno bisogno di risorse che potrebbero essere ricavate dal risparmio che si ottiene anche a breve termine.

Gli investimenti dovrebbero servire a questo, oltre che a giustificare spese insostenibili per progetti che porteranno altri costi ambientali, sanitari e sociali.

Anche per questo I Verdi a livello nazionale e locale promuovono il patto per il clima, che non è solamente un modo per salvare il nostro pianeta e noi stessi, ma anche un modo per salvare le casse dello Stato.

Un DPEF anche per l’ambiente

Il documento di Programmazione Economico-Finanziaria appena approvato contiene diversi vantaggi. Come abbiamo letto sulla stampa di questi giorni alcuni tra i più importanti riguardano pensioni basse, giovani, ammortizzatori sociali, infrastrutture e ricerca.
Ma molti capitoli di questo documento sono incentrati sull’ambiente, come scrive anche il Ministro Pecoraro Scanio sul suo blog.

Partiamo dal clima.
Si è stabilito che bisogna “coniugare la necessità di garantire le risorse energetiche per sostenere la crescita economica con la tutela delle risorse naturali e i cambiamenti climatici. Efficienza energetica e sviluppo delle fonti rinnovabili e pulite, rappresentano anche la strada per la riduzione della dipendenza energetica dall’estero, condizione particolarmente sensibile nel nostro Paese.”
Per questo “Le linee generali di intervento proposte dall’Europa richiederanno all’Italia un deciso aumento della quota di energia prodotta da fonti rinnovabili”.
Ed “Il Governo italiano si impegna, inoltre, a favorire l’uso sostenibile delle biomasse e dei biocombustibili, favorendo filiere nazionali da realizzarsi in collaborazione con gli operatori agricoli che nel settore dell’agro-energia possono trovare ampi spazi di crescita.”

Nel DPEF si identificano poi 5 ambiti di azione che richiamano le priorità ambientali dell’Unione Europea:

* Azioni di tutela ambientale con nuove regole che derivano dall’applicazione dell’autorizzazione ambientale integrata (IPPC) e del regolamento comunitario sul controllo e registrazione delle sostanze chimiche (REACH). Altrettanto deve essere fatto in relazione agli impianti industriali a rischio d’incidente rilevante ricadenti sotto le disposizioni della Direttiva Severo.
* Una corretta gestione del territorio è indispensabile per trovare misure di ‘adattamento’ che saranno individuate a conclusione della Conferenza Nazionale sui Cambiamenti Climatici capaci di arginare situazioni estreme, aggravate dai mutamenti climatici in corso. Riguardo a questo, si ribadisce la centralità della Direttiva Acque che consente una visione integrata della gestione idrica e pone come obiettivo fondamentale il miglioramento della qualità delle acque…
* L’Italia dovrà rafforzare l’azione nel settore della biodiversità, sia mantenendo alto il sostegno alle aree protette, sia attraverso interventi per la tutela di specie e habitat, sia attraverso il completamento di tutti gli strumenti di programmazione e gestione, quali la carta della natura e la rete ecologica.
* Occorre procedere al recupero ambientale di siti contaminati. […] In relazione ai rifiuti, va invertita la tendenza all’aumento della produzione di rifiuti, garantita la gestione integrata del ciclo dei rifiuti e una corretta raccolta differenziata.
* La tutela dell’ambiente marino richiede che vengano individuate azioni e specifici accordi che portino, in primo luogo, a una maggiore tutela delle specie più a rischio; in secondo luogo, a razionalizzare e aumentare il livello di sicurezza dei traffici, infine, a prevenire forme di inquinamento che possono aumentare gli impatti antropici sulle fasce costiere.

Ma il punto più importante del DPEF, ritengo sia quello sugli Obiettivi di Kyoto che mirano ad ottenere un taglio complessivo delle emissioni di oltre 70 milioni di tonnellate.

Ed eccoli, gli interventi previsti:

Contrasto ai Cambiamenti climatici e al suoi effetti

TRASPORTI
Predisposizione di un Piano Nazionale sulla Mobilità Sostenibile nelle aree urbane in situazione di crisi ambientale che porti a un forte potenziamento del trasporto pubblico;
Parametrazione della tassa di circolazione in base alle emissioni di C02 per chilometro;
Facilitazione di accesso alla rete di distribuzione di gas metano a uso di autotrazione;
Promozione di utilizzo collettivo di mezzi di mobilità (car-sharing, car-pooling, ecc.);
Realizzazione di infrastrutture utili al trasporto collettivo elettrificato;
Diversificazione del trasporto merci su lunghe distanze a favore di trasporto su rotaia e cabotaggio, nonché promozione dell’intermodalità;
Conversione del trasporto pubblico a trazione elettrica e/o a carburanti a basso tasso di emissioni di C02 (metano, biocarburanti, GPL, ecc.);
Estensione e facilitazione di accesso, nonché promozione della sicurezza, ad aree pedonali e piste ciclabili in ambiente urbano;
Agevolazione alla conversione dei mezzi di trasporto privati a trazione elettrica e/o a carburanti a basso tasso di emissioni di CO2 (metano, biocarburanti, GPL, ecc);
Incentivi alla conversione della flotta circolante ai limiti previsti dallo standard Euro 5;
Istituzione di un mercato di scambio regionale dì quote di emissione per interventi in settori non regolamentati dall’ordinamento comunitario;
Promozione di un adeguato sistema di monitoraggio volto a sostenete l’introduzione del trasporto aereo nel sistema emission trading in ambito comunitario.

ENERGIA TERMOELETTRICA
Rimodulazionc della fiscalità dell’energia elettrica sulla base di benchmark unico di emissione pct KWh prodotto;
Promozione impianti di piccola trigenerazione diffusa e di cogenerazione;
Graduale adeguamento della rete di distribuzione rispondente alle necessita della produzione energetica diffusa;
Graduale programmazione della sostituzione di fonti fossili ad alta emissione di C02.

FONTI RINNOVABILI
Revisione dei meccanismi di incentivo di produzione elettrica da fonti rinnovabili.attraverso l’erogazione di certificati verdi e conto energia;
Stabilizzazione degli incentivi in conto energia per sostenere la produzione di energia da fonte solare fotovoltaica e solare termodinamica a concentrazione;
Realizzazione di almeno 500 MW installati di energia da fonte solare termodinamica a concentrazione;
Stabilizzazione per gli incentivi volti alla promozione del solate termico per la produzione di acqua calda sanitaria, riscaldamento e raffrescamento;
Promozione teleriscaldamento per grandi utenze da solare termico (solarthermie);
Interventi di autoimprenditorialità nel comparto della produzione di componenti e tecnologie per la produzione di energia da fonti rinnovabili;
Sviluppo della piattaforma nazionale per la produzione di idrogeno da fonti rinnovabili;
Sviluppo del potenziale da Fonte eolica, da moto ondoso e forze maremotrici, nonché definizione delle competenze per interventi off-shore;
Incentivazione e semplificazione autorizzativa dell’uso del micro e piccolo eolico e del micro-idroelettrico;
Promozione dell’uso della tecnica di geotermia a bassa entalpia.

EFFICIENZA E RISPARMIO ENERGETICO
Realizzazione del Piano nazionale di efficienza energetica degli edifici delle Pubbliche Amministrazioni;
Semplificazione dell’accesso da parte della Pubblica Amministrazione a meccanismi di finanziamento tramite terzi, anche con assunzione della posizione di garanzia;
Promozione del mercato dei servizi energetici;
Prolungamento dei certificati bianchi, anche al fine di farne Fonte di garanzia su posizione debitoria;
Realizzazione del Piano Nazionale dell’Illuminazione Pubblica, nonché promozione di sistemi di illuminazione ad alta efficienza;
Promozione di sistemi passivi contro la dispersione di rete;
Istituzione di un mercato di scambio regionale di quote di emissione per interventi in settori non regolamentati dall’ordinamento comunitario;
Consolidamento delle politiche atte a rinnovare il parco degli elettrodomestici a vantaggio di prodotti ad alta efficienza e basso consumo;
Coinvolgimento del sistema della Piccole e Medie Imprese per l’adozione di misure di contenimento della domanda dell’energia primaria e del suo uso efficiente, anche attraverso modifiche alla legislazione in materia di appalti pubblici per beni e servizi.

RICICLAGGIO RIFIUTI
Definizione di obiettivi minimi di riciclaggio di materiali provenienti dalla raccolta differenziata di rifiuti solidi urbani, ai fini dell’assegnazione dei certificati bianchi;
Incentivazione della produzione di biogas proveniente dalla digestione anaerobica della materia organica, inclusa quella proveniente da rifiuti solidi urbani;
Riduzione dell’uso degli imballaggi primari e promozione di imballaggi a minor contenuto di carbonio ed effettivamente riciclabili.

EDILIZIA
Promozione di misure nel settore edile per la riduzione della domanda di energia primaria;
Armonizzazione del regolamenti edilizi anche ai fini della piena applicazione del D. Lgs. 311/2006;
Defiscalizzazione delle tecniche di bioedilizia nella nuova edificazione e nella ristrutturazione del patrimonio immobiliare esistente;
Promozione dei sistemi di riscaldamento e raffrescamento a bassa intensità energetica;
Stabilizzazione degli interventi fiscali volti al miglioramento energetico degli edifici;
Introduzione di parametri di risparmio energetico e idrico tra i criteri prioritari di accesso a finanziamenti e contratti pubblici nel settore edile.

AGRICOLTURA E FORESTE
Incremento della microcogenerazione da biomasse legnose, da scarti e residui agricoli e della trasformazione alimentare;
Interventi, di promozione di energie rinnovabili per il riscaldamento delle serre;
Promozione della produzione di biocarburanri da filiera corta;
Promozione delle pratiche agricole che consentono l’incremento del contenuto di carbonio nel suolo;
Istituzione e mantenimento del Registro dei SINK forestali di carbonio.

DIFESA E CONSUMO DEL SUOLO
Misure di conservazione del suolo organico anche ai fini dell’assorbimento della CO2;
Riformulazione della normativa in materia urbanistica finalizzata alla riduzione del consumo del territorio e alla difesa del paesaggio;
Definitone di Piani di salvaguardia costiera anche ai fini dell’adattamento ai cambiamenti climatici;
Parametrazione, in occasione dei trasferimenti erariali dallo Stato agli End locali, di adeguati criteri premiali per la conservazione del territorio;
Completamento delle operazioni di bonifica dei siti contaminati, nonché promozione, agevolazione e semplificazione al fine della stipula di accordi di programma, anche
finalizzati alla riconversione a siti di produzione di energia da fonti rinnovabili.

BIODIVERSITA’ E AREE PROTETTE
Definizione di un Piano di Protezione della Biodiversità volto alla salvaguardia delle aree di maggior vulnerabilità climatica;
Completamento della Rete Natura 2000, della Carta della Natura e della Rete Ecologica;
Armonizzazione delle competenze istituzionali per la programmazione di aree vaste, in particolare montane e fluviali;
Impegno al raggiungimento degli obiettivi individuati a livello internazionale nella Convenzione per la Salvaguardia della Biodiversità, noto come Contdown 2010;
Rafforzare la rete della aree marine protette e dei parchi geominerari.

ACQUA E RISPARMIO IDRICO
Rifinanziamcnto del Piano Irriguo Nazionale finalizzato alla manutenzione e all’ammodernamento della rete e delle infrastrutture e all’incremento della capacità di
invaso;
Promozione delle tecnologie di risparmio idrico per l’irrigazione e il settore agricolo, nonché per gli usi industriali e domestici;
Rimodulazione delle tariffe di concessione per attingere le acque in falda a scopi alimentari;
Definizione del Piano di Monitoraggio dei pozzi artesiani, finalizzato anche alla repressione dei prelievi abusivi;
Definizione di una opportuna strategia volta alla prevenzione e riduzione degli inquinanti nei corpi idrici superficiali e sotterranei;
Rilancio della Direttiva Acque 2000/60/CE anche attraverso la definizione dei distretti Idrografici.

INNOVAZIONE TECNOLOGICA
Definizione e regolamentazione dei Piani di Innovazione Strategici, volti al rafforzamento di attività di ricerca non sufficientemente remunerative, anche attraverso il ricorso a
risorse e competenze pubbliche (Università, Enti di ricerca, ENEA, ecc.);
Orientamento alla produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili delle risorse rientranti tra gli oneri generali di sistema gestiti dalla Cassa conguaglio per il settore
elettrico;
Istituzione dell’Italian Carbon Found per acquisizione dei Crediti di Emissione derivanti da meccanismi CDM e JI previsti dal protocollo di Kyoto.

Nei prossimi giorni cercheremo di capire insieme quanto questo DPEF sia innovativo per la difesa dell’ambiente.

Domande Frequenti sul fotovoltaico

Photovoltaic by SchwarzerkaterGrazie al blog “Il Passatore” ho scoperto una pagina pagina web dove sono scritte le risposte a tante domande frequenti sul fotovoltaico e sul Conto Energia recentemente modificato dal Governo, inclusi i modelli di presentazione delle richieste per gli incentivi per la realizzazione di un impianto di produzione di energia elettrica dal sole:

http://www.grtn.it/ita/faqfotovoltaico/faq.asp

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