Inceneritori

Riuso e Recupero

In questi giorni si parla del ciclo dei rifiuti urbani, per via del progetto di Hera della terza linea dell’inceneritore. Tutti dicono che una soluzione parziale alla dispersione di materie prime e di energia derivante dai prodotti che utilizziamo ogni giorno è sicuramente il riuso, prima ancora della raccolta differenziata e del recupero dei materiali.
Vi voglio quindi dare due o tre esempi concreti di come si possa evitare il conferimento nei bidoni dell’indifferenziato di parte dei nostri rifiuti, e conseguentemente diminuire la quantità complessiva di quello che buttiamo via, con tutti gli svantaggi che ne conseguono.

Composter casalingo
Hera fornisce in comodato gratuito alle famiglie un composter, che è uno speciale cassonetto da mettere in giardino nel quale possiamo inserire i rifiuti organici, per trasformarli in concime inodore. In questo modo evitiamo il conferimento del materiale meno combustibile di tutti, che la terra può riassimilare senza passare per la discarica.
Per ottenerlo gratuitamente, dovete andare nella sede di Via Grigioni e chiedere del Composter in comodato, è una procedura immediata e molto semplice.

Un’altro buon esempio di riutilizzo viene dalle Sorelle Povere di S. Chiara in S. Biagio – Forlì (tel. 0543-26141), che raccolgono i barattoli vuoti di vetro (che in casa solitamente abbondano, dato che diversi alimenti vengono acquistati al loro interno), per riutilizzarli per la vendita di marmellate autoprodotte.

L’ultimo esempio viene invece dal WWF di Forlì, che raccoglie i tappi di sughero delle bottiglie per dimostrare il loro valore nell’utilizzo come materiale coibentante delle abitazioni.

Se avete altre segnalazioni di questo tipo, fatemele avere, le pubblicherò molto volentieri.

Sull’inceneritore

Di seguito ad un mio resoconto del secondo consiglio comunale, si è aperto un dibattito sulla frase del programma della Masini che riguarda l’adeguamento dell’inceneritore, sulla posizione dei Verdi a riguardo, e sulle modalità con le quali contrastare questo progetto di Hera.

Condivido le preoccupazioni, ma non posso che precisare la linea che hanno deciso di tenere i Verdi: cercheremo di bloccare questo progetto e di portare avanti soluzioni alternative, partendo da un aumento radicale della raccolta differenziata, dalle analisi dell’ambiente fatte sul territorio dell’inceneritore, e solo dopo questi punti, si potrà riparlare dell’inceneritore.

Sicuramente saremo fermamente contrari all’importazione di rifiuti da zone al di fuori della nostra provincia, rischio che allo stato attuale è tutt’altro che ipotetico.

L’inceneritore attuale, va detto, andrà comunque sostituito entro i prossimi 6 anni, a causa della sua vecchiaia, che rischia di mettere ancora più in pericolo la salute dei cittadini. Bisogna però partire da una politica estremamente diversa, che parta dal buon esempio di alcuni comuni veneti.

Per questo motivo, l’aiuto dei cittadini in questo momento è più che vitale: senza una mobilitazione dal basso, non riusciremo a fermare questo progetto e a portare avanti alternative. Continua la raccolta di firme del Clan-Destino a favore della raccolta differenziata (e contro l’inceneritore) e nei prossimi giorni cercheremo di sensibilizzare con intensità sempre maggiore i cittadini su questo tema così importante.

Chiunque voglia aiutarci, mi contatti, ci sono diverse cose che si possono fare, insieme.
Partendo dal raccogliere le firme, o da manifestazioni importanti.

Ho caricato in queste pagine un documento prodotto dal Clan-Destino che osserva dettagliatamente le conseguenze di un inceneritore a Coriano:
Osservazioni SIA Inceneritore Coriano
Leggetelo con attenzione e diffondetelo, se potete.

Inceneritore, “l’ultimatum” del Clan-Destino alla Provincia di Forlì-Cesena

Notizia ripresa da Sesto Potere

(29/7/2004 22:00) | INCENERITORE, “L’ULTIMATUM” DI CLAN-DESTINO ALLA PROVINCIA DI FORLì-CESENA
(Sesto Potere) – Forlì – 29 luglio 2004 – S’è svolta oggi la conferenza stampa indetta dall’Associazione Clan-Destino Onlus (con sede a Borgo Sisa) che annuncia: “Mercoledì 4 agosto, salvo ulteriori rinvii, qualora la Giunta provinciale di Forlì-Cesena si dovesse esprimere con parere favorevole alla richiesta di ampliamento dell’inceneritore da parte di Hera S.p.A., provvederemo all’immediata impugnazione degli atti ricorrendo ai Tribunali di competenza entro i termini previsti dalla legge”.
A detta dei membri dall’Associazione Clan-Destino esisterebbero infatti: “Molteplici presupposti che giustificano un intervento di tale portata e per questo abbiamo consegnato già da tempo il materiale agli studi legali, che assieme ai nostri esperti stanno elaborando il documento in questione. Auspichiamo altresì un coinvolgimento concreto anche di tutti coloro i quali hanno finora condiviso la nostra linea di pensiero volta alla diminuzione della produzione dei rifiuti, al riutilizzo e all’incremento della raccolta differenziata”.
Per l’Associazione Clan-Destino: “È attraverso tali progetti che si gestisce il problema dei rifiuti e si promuove la tutela della salute e dell’ambiente. All’interno di queste strategie proponiamo un progetto pilota da applicare ad un quartiere dell’area urbana di Forlì, al fine di dimostrare, attraverso la pratica, la fattibilità di tale proposta che prevede: l’applicazione dei criteri di raccolta differenziata porta a porta sulla base di un calendario appropriato; l’eliminazione dei cassonetti; la distinzione fra rifiuto organico e inorganico; incentivi al compostaggio domestico; la riduzione al minimo del rifiuto indifferenziato;
e l’applicazione della tariffa puntuale”.
“Tali criteri – sempre secondo Clan-Destino – sono già stati seguiti da diversi Comuni a partire dai modelli sviluppati nel Nord-Est e hanno consentito di raggiungere percentuali di differenziazione abbondantemente superiori al 50%”.(Sesto Potere)

Terza linea di inceneritore a Forlì

Il 4 Agosto si chiuderà la serie di conferenze di servizio sul procedimento di via del progetto di Hera riguardante la terza linea dell’inceneritore di Forlì. Questo, in pratica, è l’ultimo passaggio del progetto prima della Giunta provinciale, ed in questa fase si dovrà dare una prima ed importante valutazione al documento presentato.

Qualche dato, per comprendere la portata del problema.

Nella provincia di Forlì-Cesena, su circa 350’000 abitanti abbiamo una produzione annua di 265’000 tonnellate di rifiuti.

L’attuale termovalorizzatore di Coriano brucia 55’000 tonnellate all’anno di rifiuti a circa 2500 kcalorie per kg.
Questo ultimo dato è importante, perché senza il valore calorico dei rifiuti non si può stimare l’energia prodotta, e non si può dare una valutazione corretta della portata dell’impianto. Facendo una selezione preventiva dei rifiuti, eliminando l’umido, si ottiene un materiale che produce circa 3500 kcalorie per kg, bruciando meno tonnellate di spazzatura a parità di energia prodotta.
Il nuovo inceneritore che si vuole costruire, invece, nel progetto presentato vedrà il passaggio di 120’000 tonnellate di rifiuti a 2500 kcalorie / kg, che possono essere ridotte a circa 90’000 se si aumenta il valore calorico fino a circa 3200 kC / kg.
Questo significa, inoltre, che una valutazione delle dimensioni dell’impianto non può contare solamente le tonnellate, ma anche la composizione media del bruciato.

A circa un mese dalle elezioni, le nuove amministrazioni sono impegnate in questo problema molto importante. Le principali forze politiche di governo locale hanno l’intenzione di approvare il progetto e far costruire questo nuovo inceneritore (che chiamato termovalorizzatore perde parte del suo impatto negativo nell’immaginazione delle persone).
Questo, rafforzato anche dall’ipotesi presentata che il livello di emissioni rimanga invariato nonostante il grosso ampliamento, forti delle nuove tecnologie.
Sappiamo, però, che il problema dei controlli è grave e che, come spesso accade, le emissioni dichiarate non sono quelle reali.
Anche se lo fossero, le normative europee e le leggi nazionali ci impongono di riconsiderare il problema: L’Italia è attualmente impegnata in ben 28 procedimenti di mora per inadempienze riguardanti direttive ambientali (molte delle quali sono proprio incentrate sul problema dei rifiuti), e Forlì è al di sotto del livello minimo di raccolta differenziata stabilita dal decreto legge Ronchi (il 35%).

In quest’ottica, quindi, occorre ripensare a tutto il processo di produzione, recupero e gestione dei rifiuti, mantenendo la termovalorizzazione all’ultimo posto, utilizzata solo per quella minima parte di rifiuti che non riusciamo a recuperare ed a riportare a materia prima.

Questo lo dobbiamo, in primis, a noi stessi, che dovremo respirare l’aria che gli inceneritori inquineranno di polveri sottili, di elementi cancerogeni, di CO2 e di residui fini.

I Verdi, quindi, si stanno muovendo in questa direzione, partendo da un comunicato stampa che allego. Ma i cittadini, per primi, devono dirci cosa vogliono fare del loro futuro: se si impegneranno nel ridurre la produzione di rifiuti (2 chili per persona al giorno sono veramente tanti), e nel differenziare la loro raccolta, potremo evitare l’introduzione di nuovi termovalorizzatori e nuove discariche.

Altrimenti il continuo aumento di entrambe le classi di questi impianti sarà inevitabile.

Comunicato Stampa: Per una nuova politica dei rifiuti

I Verdi hanno pubblicato 4 lettere per altrettanti problemi di Forlì

In questi giorni verranno spedite a casa di numerosi cittadini 4 lettere che contengono 4 soluzioni proposte dai Verdi a 4 problemi molto sentiti nella nostra città .

Le abbiamo inserite anche nel sito dei Verdi di Forlì-Cesena, per metterle a disposizione di tutti gli interessati:

Aeroporto Ridolfi, Inceneritore, Centro Storico, Cave di Vecchiazzano

Solo con il vostro ampio sostegno potremo risolvere questi problemi, dateci una mano!

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