Mobilità

Il dietro front della Giunta sulla mobilità sostenibile

Mobilità sostenibile, piano del traffico, sicurezza stradale, priorità a biciclette e pedoni..
Parole … parole … parole… ma dalle parole ai fatti, ne corre!

Leggi l’articolo di Sandra Morelli sull’ennesimo passo indietro della Giunta Forlivese sul traffico:
Il dietro front della Giunta sulla mobilità sostenibile

Benvenute le associazioni in campagna elettorale

Il comunicato delle associazioni dei Commercianti in difesa delle scelte del neo assessore alla mobilità Galassi arriva un giorno in ritardo: ieri sarebbe stato un ottimo scherzo di carnevale.
In pieno appoggio all’assessore del Partito Democratico che piace tanto a Forza Italia, tanto da essere elogiato persino nel bollettino del maggiore partito di opposizione, a quanto pare affermano che i cambiamenti sulla mobilità richiedono tempo per essere assimilati. Dimenticano, però, che pochi mesi fa urlavano l’esatto contrario, quando si stavano valutando le nuove misure volute da una amministrazione che aveva ancora al suo interno i Verdi.
Mentre Galassi suo malgrado è costretto ad ammettere di aver fallito nel suo obiettivo, che era quello di aumentare le auto in ingresso nel centro storico, c’è chi lo difende in misura maggiore del suo stesso partito.
E’ grave, però, che questo avvenga da associazioni che dovrebbero guardare alla politica senza tifoserie e pregiudizi, e rimanere nel merito dei risultati.

FORLI’ – Piano del traffico, respinta la richiesta di referendum

Per un “contrasto con lo statuto comunale”, il Comune di Forlì ha respinto l’istanza di referendum per l’abrogazione del Piano del traffico presentata dal comitato dei commercianti della zona di corso Mazzini.

Fonte: FORLI’ – Piano del traffico, respinta la richiesta di referendum

Eurozev: trasformare una vecchia 500 in veicolo elettrico

Il mitico Pietro Cambi è riuscito a trovare di nuovo spazio sul sito di Repubblica.it con il suo progetto di trasformazione di una vecchia 500 in una auto elettrica a zero emissioni.
Il retrofit elettrico, questo il nome dell’operazione, permetterebbe di riciclare un numero elevato di vetture e traformare un parco veicolare da rottamare in perfetti strumenti di mobilità cittadina.

Purtroppo la legge italiana ancora non consente l’immatricolazione, se non con un passaggio attraverso il TUV e la Germania, e l’emendamento a firma dei Verdi non è passato in Parlamento.
Complimenti ancora a Pietro ed alla sua associazione:
www.eurozev.org

Trasformare una vecchio cinquino in una efficientissima auto elettrica a zero emissioni? Niente di più facile. E basta fare qualche click nel sito www. eurozev. org, per avere anche un paio di consigli su come aggirare gli ostacoli che si frappongono alla sua omologazione e messa su strada.

Eurozev è infatti un’associazione senza scopo di lucro nata per promuovere la conversione dei veicoli con motori endotermici in veicoli elettrici, in modo particolare veicoli euro zero. Dopo tante battaglie – fra cui quella di sei mesi fa quando espose davanti a Montecitorio mentre si discuteva l’emendamento per la “liberalizzazione della conversione alla trazione elettrica dei veicoli circolanti”, una vecchia Cinquecento blu trasformata in un auto elettrica, – ha deciso di pubblicare sulle proprie pagine web una sorta di vademecum alla realizzazione dell’opera.

In Risposta a Luciano Ruscelli: La collaborazione si trova su proposte concrete

Il segretario provinciale di Rifondazione Comunista ricorda in una nota inviata alla stampa alcune delle priorità del programma elettorale, presentato dalla maggioranza che oggi non è più quella che lo ha scritto.
Riduzione del traffico, raccolta differenziata porta a porta, politiche ambientali.
Prima dell’uscita dalla maggioranza I Verdi, Rifondazione e Sinistra Democratica hanno firmato un documento che presentava alcuni contributi per il bilancio comunale che andremo a discutere a fine Gennaio.
In quel documento veniva riportato l’impegno che queste forze politiche si assumevano per la città di Forlì: nel bilancio andava inserito un sostegno alle politiche sulla mobilità sostenibile, sulla raccolta differenziata e su altre questioni importanti.
Oggi, con i Verdi fuori dalla Giunta, vengono presentati un bilancio ed un piano degli investimenti che non prevedono nessuno di questi
impegni
. Per citarne un paio i piani particolareggiati sono spariti dal piano degli investimenti e la raccolta differenziata non trova
nessuno spazio
, a riprova della sensibilità della maggioranza su questi temi.

Ruscelli offre la sua disponibilità a collaborare con chi vuole affrontare questi problemi seriamente, indipendentemente dalla
collocazione istituzionale del suo partito.

Prenda atto che le politiche dell’amministrazione, con il partito democratico autosufficiente, sono indipendenti dalla sua collocazione istituzionale e ne tragga le giuste conseguenze, evitando una sua presenza invisibile ed ininfluente.

Solo così troverà la collaborazione delle persone che vogliono collaborare affrontando i problemi seriamente e non solo su vuote dichiarazioni d’intento.

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