Month: Novembre 2007

Palazzo di Giustizia, al via i lavori di manutenzione

Lunedì 12 novembre cominceranno i lavori di installazione del cantiere per l’esecuzione dei lavori di manutenzione, risanamento e ampliamento del Palazzo di Giustizia. Per tutta la durata dei lavori verrà chiusa al traffico l’adiacente via Lazzaretto. Sarà consentito il solo transito pedonale lato negozi.
Si tratta di un intervento di dimensioni rilevanti che riguarda varie zone dell’edificio. E’ previsto un ampliamento delle superfici utili attraverso una parziale sopraelevazione che permetterà di ricavare altri 560 metri quadrati di nuovi uffici. Saranno completamente recuperati i locali ad uso deposito atti e corpi di reato trasformandoli in ulteriori ambienti di lavoro.00 Sono previsti poi una serie di interventi di carattere impiantistico tra i quali la realizzazione di un nuovo impianto di climatizzazione per la Corte d’Assise, le due aule di udienza e tutto il quarto piano. Saranno rifatti gli impianti elettrici (le linee principali) e di trasmissione dati. I lavori riguarderanno anche la pulizia delle pareti esterne che si affacciano sui cortili, il montaggio dei nuovi ascensori, la sostituzione di parte delle finestre con nuovi infissi e delle porte, il rifacimento di alcuni servizi igienici, l’installazione di varie porte “taglia fuoco”, la rifunzionalizzazione dell’ingresso principale con l’installazione di un nuovo metal detector. La spesa complessiva prevista ammonta a circa due milioni e cinquecentomila euro.

Gruppi di Acquisto Solidale: Approvato emendamento in finanziaria

La Commissione Bilancio del Senato ha approvato ieri l’emendamento relativo agli aspetti fiscali relativi ai GAS (Gruppi di Acquisto Solidale).
Ora passa all’esame del Senato e successivamente della Camera. Riporto il commento della Sen. De Petris (Verdi), prima firmataria dell’emendamento.

Nella borsa della spesa possono trovare lo spazio che meritano l’attenzione all’ambiente e alla
solidarietà sociale. Mi sembra questa la prima positiva conclusione che si può trarre dall’approvazione, durante l’esame in Commissione Bilancio della Legge finanziaria, dell’emendamento, a mia prima firma, che prevede la definizione giuridica dei gruppi di acquisto solidali e ne chiarisce, senza possibilità di equivoci, il regime fiscale.

Grazie
alla costante e preziosa collaborazione degli amici della rete e alla luce delle conclusioni dell’ultimo incontro nazionale, abbiamo proposto un testo che indica sinteticamente le caratteristiche dell’esperienza dei gruppi di acquisto e consente ad eventuali altri referenti istituzionali (Regioni, enti locali etc..) che intendano approvare progetti di sostegno in questo campo di disporre di un riferimento giuridico certo. L’esenzione dal regime IVA e
dall’imposta sul reddito per le attività di acquisto collettivo e distribuzioni rivolte agli aderenti
chiude inoltre definitivamente la strada ad eventuali interpretazioni penalizzanti per i GAS da parte degli uffici tributari locali. Mi sembra un passo avanti importante sulla strada del consolidamento e della diffusione sul territorio dell’esperienza dei GAS, nella prospettiva di una economia solidale che prefigura un rapporto profondamente diverso fra produttori e consumatori.”

Sen. Loredana De Petris – capogruppo dei Verdi in Commissione Agricoltura

EMENDAMENTO APPROVATO ART. 5

Dopo il comma 47, inserire i seguenti:

“47-bis. Sono definiti “gruppi di acquisto solidale” i soggetti associativi senza scopo di lucro
costituiti al fine di svolgere attività di acquisto collettivo di beni e distribuzione dei medesimi, senza applicazione di alcun ricarico, esclusivamente agli aderenti, con finalità etiche, di solidarietà sociale e di sostenibilità ambientale, in diretta attuazione degli scopi istituzionali e con esclusione di attività di somministrazione e vendita.”

47-ter. Le attività svolte dai soggetti di cui al comma 47-bis, limitatamente a quelle rivolte verso gli aderenti, non si considerano commerciali ai fini dell’applicazione del regime di imposta di cui al decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n.633, ferme restando le disposizioni di cui all’art.4, settimo periodo, del medesimo decreto, e ai
fini dell’applicazione del regime di imposta di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n.917.

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E’ morto Enzo Biagi

E’ morto Biagi, la voce del secolo

Dalla sua biografia su wikipedia:

Il 18 aprile 2002 l’allora presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, mentre si trovava in visita ufficiale a Sofia, dichiarò nel corso di una conferenza stampa:
« La Rai tornerà ad essere una tv pubblica, cioè di tutti, non partitica, […] come è stata durante l’occupazione militare della sinistra. L’uso fatto da Biagi, da quel…come si chiama? Ah Santoro e da Luttazzi è stato veramente criminoso e fatto con i soldi di tutti. Preciso dovere di questa dirigenza sia quello di non permettere più che questo avvenga. […] Ma siccome non cambieranno… »

L’Agenzia Ansa diffuse la dichiarazione di Berlusconi (che passerà alla storia con la definizione giornalistica di Editto bulgaro). Biagi, di concerto con la sua redazione e ottenuto l’assenso dei vertici della Rai, decise di replicare quella sera stessa nella puntata del Fatto, dichiarando:
« Il presidente del Consiglio non trova niente di meglio che segnalare tre biechi individui: Santoro, Luttazzi e il sottoscritto. Quale sarebbe il reato? […] Poi il presidente Berlusconi, siccome non intravede nei tre biechi personaggi pentimento e redenzione, lascerebbe intendere che dovrebbero togliere il disturbo. Signor presidente, dia disposizioni di procedere perché la mia età e il senso di rispetto che ho verso me stesso mi vietano di adeguarmi ai suoi desideri […]. Sono ancora convinto che perfino in questa azienda (che come giustamente ricorda è di tutti, e quindi vorrà sentire tutte le opinioni) ci sia ancora spazio per la libertà di stampa; sta scritto – dia un’occhiata – nella Costituzione. Lavoro qui in Rai dal 1961, ed è la prima volta che un Presidente del Consiglio decide il palinsesto […]. Cari telespettatori, questa potrebbe essere l’ultima puntata del Fatto. Dopo 814 trasmissioni, non è il caso di commemorarci. »

Guillermo Habacuc Vargas

Spero che questa notizia si riveli una triste bufala. Però in rete non c’è nesssuna smentita della notizia dell’artista che ha fatto morire di fame e sete un povero cane randagio, all’interno di una galleria d’arte, per “denunciare il problema”.

Non ho modo di verificare la fonte, spesso queste notizie si rivelano false (per fortuna). Se al contrario si dimostrasse vera spero che le associazioni ottengano il massimo del risarcimento possibile da destinare alla causa, ed allo stesso tempo smetta di vendere.

Così, forse, per contrappasso scoprirà cosa significa patire la fame.

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