Month: Aprile 2008

Oggi si vota per il porta a porta a Cesena

Se siete di Cesena, fatevi un giro in Consiglio Comunale:
Movimento Impatto Zero (MIZ): Il 23 aprile si vota in Comune per il porta a porta a Cesena

La petizione a favore dell’avvio della raccolta dei rifiuti porta a porta a Cesena, verrà messa ai voti in consiglio comunale il giorno mercoledì 23 aprile.

Aggiornamento: il porta a porta è stato bocciato, ed anche alcuni firmatari della proposta del PD hanno votato contro. Monica Donini, Rifondazione Comunista, pare sia uscita dall’aula.

ASPO-Italia: Mezzo centesimo al chilometro

Ugo Bardi, presidente di ASPO Italia, ha fatto una analisi dei suoi consumi con il suo motorino elettrico (che è identico al mio per modello e colore).

Scopre così che di energia spende mezzo centesimo di euro al chilometro, più un paio di centesimi per il costo delle batterie. Circa un decimo rispetto ai motorini normali ed una infinità meno delle automobili.

ASPO-Italia: Mezzo centesimo al chilometro

Progetto Ecologista: PER UN NUOVO INIZIO DEI VERDI

PER UN NUOVO INIZIO DEI VERDI

Domenica 20 aprile 2008 a Ferrara si sono riuniti una cinquantina di Verdi espressione di non piccole e non poche realtà territoriali in profondo dissenso rispetto alla deriva personalistica, superficiale e radical – antagonista assunta dalla federazione nazionale dei Verdi negli ultimi anni, ma che dai Verdi non sono usciti. E che non ne usciranno, a patto che il prossimo Consiglio federale (10 e 11 maggio a Roma) definisca un percorso in netta discontinuità con il recente passato in termini di contenuti, forme, alleanze.
Quattro le condizioni:
1) azzerare l’attuale gruppo dirigente;
2) creare un comitato di garanzia congressuale – composto con totale parità di genere – che non veda la riproposizione di alcun esponente responsabile delle scelte (e degli stili di gestione interna) perseguite negli ultimi anni;
3) decidere, come è già nei fatti, la definitiva conclusione dell’esperienza della Sinistra Arcobaleno
4) prevedere che il congresso, per un “nuovo inizio dei Verdi”, si celebri dopo le elezioni europee con delegati provinciali e regionali definiti sulla base dei voti (dicasi voti, non iscritti) conseguiti alle europee 2009.

La cultura politica ecologista di interpretazione e trasformazione della realtà ha trovato nel tempo continue conferme, ma, in Italia, non ha invece trovato una forza politica Verde sufficientemente coraggiosa, coerente e intelligente da raccogliere pienamente la sfida ambientale e da delineare un orizzonte possibile di cambiamento. La deriva degli ultimi anni rappresenta un punto di non ritorno. Pensare sia ancora possibile “cambiare tutto per non cambiare niente”, con un veloce Congresso dagli esiti predeterminati, sarebbe un delirio autoreferenziale, incomprensibile per noi e per i cittadini.

Far coincidere i mezzi con il fine, le scelte collettive con i comportamenti individuali, costruire un luogo aperto e democratico dove possa trovarsi bene chi nei Verdi è già da più o da meno anni, chi vi è stato in passato come chi arriverà per la prima volta; un luogo dove sia possibile ricostruire il pensiero e la militanza ecologista e gruppi dirigenti adeguati: sono questi, per i partecipanti all’incontro di Ferrara, obiettivi irrinunciabili per un nuovo inizio.

L’invito rivolto a tutti i Verdi (anche a chi non ha diritto al voto) é di partecipare personalmente al prossimo consiglio federale, per segnalare con forza che i Verdi ci sono, ma che non sono disponibili a vedersi assorbiti nè dal Pd nè dalla ormai ex Sinistra Arcobaleno e che sono decisi ad andare avanti, con una svolta politica e culturale profonda rispetto al passato.

PROGETTO ECOLOGISTA

Restituire i soldi delle tariffe rifiuti e ridurre ulteriormente la produzione

Hera deve restituire i soldi dello smaltimento dei rifiuti ai cittadini che hanno saputo e potuto ridurre la quantità prodotta grazie, soprattutto, al modello innovativo di Forlimpopoli e della sua raccolta porta a porta.

Le analisi diffuse dall’assessore all’ambiente Capacci, infatti, dimostrano questo ma la maggioranza che amministra il Comune di Forlì si pone in pieno contrasto con queste semplici analisi.

Cosa aspetta l’assessore a “fare” oltre che “dire”??

Durante l’approvazione dell’ultimo bilancio ha bocciato la proposta dei Verdi di estendere il porta a
porta in tutta Forlì
, promettendone qualche timido esempio in quartieri numericamente ovviamente meno incidenti entro Giugno.

Ad oggi, comunque, non c’è stata una sola riunione pubblica per parlare di questo progetto che si deduce sia stato accantonato in attesa della conclusione dell’iter autorizzativo dell’inceneritore.

Il problema vero è che gli strumenti per ridurre la produzione dei rifiuti si conoscono e vengono proposti da anni, ma la volontà politica di attuarli e ridurre le tariffe pagate dai cittadini è assolutamente assente in questa maggioranza.

L’assessore Capacci ha la delega all’ambiente ed ai rifiuti per la città di Forlì, quindi non può esternalizzare le colpe delle decisioni che continua evidentemente a condividere.

Ci aspettiamo quindi un cambio di rotta significativo ed un ridisegno non solo delle tariffe, ma anche degli strumenti che hanno fatto analisi di previsione sbagliati, appositamente redatti per la dimensione predeterminata del nuovo inceneritore.

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