Year: 2009

Sul canone RAI

Leggo proposte stravaganti per il recupero del canone RAI, come quella di legarla alla bolletta della luce (come se ovunque ci sia elettricità ci sia una TV). Visto che secondo l’azienda ed il Governo il futuro passa necessariamente per il digitale terrestre, lancio la mia: legare la visione dei canali RAI all’abbonamento con una tessera per decrittare il segnale.

Sia chiaro, lo stesso vale per le TV private, visto che il canone è obbligatorio per chiunque.
Finite le tv in chiaro, sarà più facile capire veramente chi sono gli evasori. E magari scopriremo che la TV non è poi così fondamentale, nel 2010.

Il giudice sotto il mirino

Mediaset ha iniziato l’attacco al giudice che ha emesso la sentenza che la obbliga al risarcimento nei confronti della CIR. L’accusa di essere stato promosso dopo questa decisione è infondata, perché presa PRIMA da una commissione presieduta dall’esponente del centrodestra Michele Saponara, di Forza Italia e già sottosegretario di Stato nei due primi governi Berlusconi.

Se davvero la promozione e la sentenza fossero legate, allora potremmo pensare che la commissione abbia cercato di “corrompere” ex ante il giudice che la doveva emettere.

Canale 5 lo ho pedinato cercando qualche ombra nella sua vita privata e lo ha accusato di essere “stravagante”, non avendo trovato nulla.
Le sue stravaganze si limitano ad un paio di calzini azzurri (che equiparate alla vita privata di qualsiasi persona normale fanno sorridere).

Oggi sappiamo che chi prende una qualsiasi decisione, personale o professionale, che intacchi gli interessi del nostro premier non può più scegliere nemmeno il suo colore dei calzini.

Anche se questo gli viene impedito con una gogna mediatica invece che con minacce fisiche, sempre di un regime si tratta.
Un regime più moderno, che non ha bisogno nemmeno più di tanta violenza.

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