Year: 2015

Tagliare la tasi serve a rilanciare l’economia?

A mio parere no. Sicuramente serve più a Renzi per raccogliere facile consenso in tutte le fasce sociali (specie le medio alte).

Per rilanciare l’edilizia si dovrebbero tagliare gli ostacoli all’acquisto dell’immobile,  o incentivare al massimo le ristrutturazioni ed il risanamento. Invece sappiamo che tra imposta di registro, iva, imposta catastale se ne va una bella fetta del costo della nuova casa. A volte sono un ostacolo all’acquisto.

Se poi si cerca di acquistare una seconda casa, il tutto diventa spesso insostenibile.

Quello che è chiaro è che con questa proposta di taglio della tasi si cerca di dare un beneficio anche alle classi sociali più alte, dal momento che al solito non si fa distinzione sul reale costo dell’immobile: con le esenzioni esistenti spesso chi ha una casa piccola o di valore basso già oggi è esente o paga poco.

Visto che si tratta di una tassa di proprietà perché non considerarne il valore e tassare in base a questo,  con fasce progressive come per l’irpef? Un proprietario di due monolocali da 80’000 euro dovrebbe pagare le stesse tasse, per proprietà ed acquisto,  di chi ne ha una da 160’000 euro. E dovrebbe pagare meno di chi ha una casa da 400’000.

Basterebbe sommare i valori catastali posseduti e tassare progressivamente su questi. Al limite mettendo la prima fascia ad aliquota zero per esentare chi ha meno.

La seconda casa non è sempre un bene di lusso: può essere un investimento per il figlio o una necessità di lavoro.

Inoltre chi ha un mutuo trentennale non è proprio completamente proprietario dell’immobile,  visto che ci grava sopra una ipoteca.  Ma paga le stesse tasse di chi ha già estinto qualsiasi debito per l’acquisto.

Detto questo,  Renzi aveva iniziato bene con gli 80 euro, che erano un modo per far respirare chi lavora in regola.
Io avrei continuato per quella strada, rendendo l’Italia competitiva sui costi del lavoro.

Bisogna rendere più facile lavorare e rispettare le norme, avere uno stipendio decente per vivere, invece di creare misure a pioggia che spesso sostengono chi lavora in nero e dichiara zero redditi.

L’idea di fare qualcosa per i bambini poveri è sempre bella, vista da lontano. Però poi in mancanza di veri controlli su chi sono veramente,  si metterà nel mucchio dei beneficiati anche il figlio non povero di un padre disonesto.

Non sarebbe meglio creare le condizioni per diminuire il numero di bimbi poveri, aiutando chi vuole impegnarsi a trovare un lavoro?

E di tutte le misure che si fanno, si calcolano anche i costi accessori della loro applicazione? Se per dare 100 euro se ne spendono 150 tra controlli e modifica dei sistemi informativi,  bandi e costi collaterali,  non sarebbe meglio trovare strumenti più efficienti tagliando magari dove c’è anche inefficienza?

Anche la semplificazione aiuta a premiare gli onesti, mentre chi lavora fuori dalle norme è premiato dalle vessazioni che colpiscono i suoi concorrenti.

Caricare il cellulare spesso rovina la batteria?

Una credenza diffusa è che il cellulare vada caricato solo quando la batteria arriva vicina allo zero.

In realtà i cellulari più moderni, che hanno batterie agli ioni di litio o a polimeri di litio, non hanno problemi.

Anzi, conviene iniziare prima che la batteria si scarichi.

La vita delle batterie viene indicata con un fuorviante “numero di cicli di ricarica”, ma questo numero va considerato come quantità di ricariche complete che la batteria potrà fare prima di richiedere una sostituzione. Se si ricarica a partire dal 50%, semplicemente si utilizzerà metà ciclo. Quindi è indifferente se ricarichiamo il doppio delle volte per la metà del tempo, la batteria non ne soffrirà.

Inoltre non c’è problema se si lasciano attaccati alla presa per una notte intera, perché il cellulare da solo smetterà di ricaricare la batteria una volta che avrà raggiunto il 100%, e continuerà a funzionare esclusivamente dalla presa a muro.

La fonte è un autorevole esperto, che risponde ad una domanda specifica per gli iPhone, ma vale per tutti i cellulari/smartphone più moderni.

Perché le azioni della FIAT scendono dopo lo scandalo emissioni VW?

fiat-chryslerA seguito dello scandalo sulle emissioni truccate delle auto Volkswagen verrebbe da pensare che FIAT e le altre case automobilistiche debbano festeggiare per le difficoltà del gruppo concorrente.

Invece oggi le azioni di FIAT- CHRYSLER hanno perso il 5,74%. Perché?

Secondo me si teme che lo scandalo non fosse limitato alla casa automobilistica tedesca, ma che riguardasse anche le altre case (speriamo non tutte) e che manipolare i risultati dei test per poter immettere sul mercato auto vietate fosse una prassi diffusa.

Speriamo ovviamente che le indagini non svelino uno scenario così inquietante.

Però sinceramente che i test vengano effettuati da aziende private pagate dalle case automobilistiche non è proprio garanzia di imparzialità. Non sarebbe meglio un ente governativo europeo pubblico, pagato semplicemente attraverso l’iva delle vendite?

Colt Express è il gioco da tavolo dell’anno 2015

pic2446848_mdOgni anno in occasione del Lucca Comics and Games viene premiato il gioco dell’anno, che ha l’obiettivo dichiarato di avere lo scopo di introdurre ai boardgame moderni chi non li ha ancora approcciati.

Quest’anno la vittoria è andata a Colt Express, un gioco ambientato nel lontano far West dove gli sfidanti impersonificano banditi all’assalto del treno.

La particolarità di questo gioco è la plancia tridimensionale, che rende perfettamente l’ambientazione. Non si tratta di un gioco che necessita di grandi strategie, ma è molto divertente perché fa immedesimare i giocatori nei caotici momenti dell’assalto e delle rapine: scazzottate, la fuga dallo sceriffo, la rapina dei passeggeri, le corse sul tetto del treno, tutto come in un film western d’azione.

La giuria ha dichiarato:

Colt Express abbandona il classico tabellone in favore di un’area di gioco tridimensionale, che riproduce un vero treno, modulabile in base al numero dei giocatori. Il mix di meccaniche ideato da Christophe Raimbault dà vita a una sfida dove viene premiata la capacità di prevedere le mosse altrui, nonché quella di reagire a eventi imprevisti, mantenendo alta la tensione fino all’ultimo turno.Il regolamento, snello e ben congegnato, rende il gioco accessibile anche a giocatori non abituali.

 

Qualche foto del gioco da BoardGameGeek:

pic2482034_mdpic2299525_mdpic2287339_md

Window 10 viola la privacy?

Di default Windows 10 accede alla webcam, al microfono, ai contatti ed all’agenda allo scopo dichiarato di dare risultati di ricerca più personalizzati per l’utente.

Inoltre raccoglie tutte le posizioni dell’utente attuali e pregresse, usa un identificativo personale per tracciare le pubblicità e raccoglie la cronologia di navigazione.

Queste cose si possono disattivare, ma il problema è proprio questo: se l’utente non interviene a mano, ed è difficile che un non esperto lo faccia, il default rimane quello più invasivo.

La vera domanda da porsi è questa: avete mai avuto problemi nel cercare un file nel computer che fossero risolvibili con webcam e telefono o agenda?

Avete mai avuto la necessità di utilizzare lo storico dei vostri punti GPS per sapere a che ora vi trovavate in una certa data passata?

Oppure se siete andati su un e-commerce ed avete guardato una borsa che poi avete deciso di non acquistare, vi ha seccato il fatto che a distanza di giorni nessuno vi abbia ricordato che quella borsa è ancora in vendita?

Il tema è un po’ questo: nonostante le dichiarazioni di utilità per gli utenti, quello che perdiamo in termini di privacy è più di quello che acquistiamo in termini di funzionalità e comodità.

 

Torna su