Società

Acqua: blocco delle privatizzazioni

Acqua: blocco delle privatizzazioni

Passa alla Camera un emendamento dei Verdi che blocca fino alla riforma dell’intero settore i processi di privatizzazione della risorsa idrica. Bonelli: “Grande vittoria a tutela di un bene prezioso”

La Camera dei Deputati ha approvato un subemendamento dei Verdi all’emendamento del relatore di maggioranza Lulli al decreto Bersani sulle liberalizzazioni, che blocca fino all’entrata in vigore della riforma complessiva i processi di privatizzazione dei servizi di gestione della risorsa idrica.

“Lo stop ai processi di privatizzazione dell’acqua, anche di quelli in corso, è una grande vittoria e un passaggio di straordinaria importanza per garantire l’accesso ad un bene che ogni anno diventa sempre più prezioso”, ha commentato il capogruppo dei Verdi Angelo Bonelli, firmatario dell’emendamento.

La riforma cancella il limite temporale di 12 mesi della moratoria. Lo stop alla privatizzazione starà in piedi fino all’adozione della riforma complessiva del settore. L’effetto riguarda i processi di privatizzazione dei servizi idrici futuri e in corso al momento dell’entrata in vigore del provvedimento.

L’emendamento prevede anche che entro tre mesi dal varo della legge, il governo presenti alle Camere una relazione sullo stato delle gestioni esistenti in relazione a una serie di parametri di salvaguardia.

“L’acqua – prosegue Bonelli – è un bene comune ed universale che non può diventare fonte di profitto per pochi grazie alle privatizzazioni. Affidare la gestione delle risorse idriche a società private è dannoso anche dal punto di vista del risparmio perché per aumentare i profitti si incentiva laumento dei consumi”.

“Dopo lo stop alle privatizzazioni – conclude il capogruppo del Sole che Ride – sarà necessario puntare a serie politiche di accessibilità all’acqua e di tutela delle fonti idriche, messe a rischio da continue aggressioni e dai cambiamenti climatici in atto”.

Disegno di legge sulla RAI

Governo Italiano – Dossier – Disciplina e organizzazione del servizio pubblico generale radiotelevisivo

Il Consiglio dei Ministri del 17 maggio ha approvato, su proposta del Ministro delle Comunicazioni, un disegno di legge (file in formato .pdf) che ridefinisce la disciplina e l’organizzazione del servizio pubblico generale radiotelevisivo.

Il servizio viene affidato per dodici anni in concessione a una Fondazione RAI (che verrà istituita dopo l’approvazione del disegno di legge da parte del Parlamento) alla quale verranno conferite le azioni della società RAI e che subentra nei diritti e negli obblighi. La Fondazione RAI garantirà:

* l’autonomia del servizio pubblico radiotelevisivo dal potere politico ed economico;
* verificherà il valore sociale della programmazione;
* assicurerà una gestione efficiente di RAI spa e di tutte le società controllate.

Il disegno di legge prevede espressamente che vengano garantiti dal servizio:

* la promozione delle libere espressioni di opinioni;
* la garanzia d’accesso a soggetti politici e sociali;
* la diffusione dei principi costituzionali;
* la consapevolezza dei diritti di cittadinanza;
* la promozione della dignità della persona;
* la valorizzazione della cultura e della lingua italiana;
* la crescita della coscienza europeistica.

Lo Sconto alle terme di Castrocaro viene utilizzato come propaganda

Ieri sulla stampa è apparso, sebbene non in primo piano, un articolo sulle terme di Castrocaro. La società che le gestisce, un misto di pubblico privato dove il primo è in minoranza, ha inviato ai cittadini di Castrocaro uno sconto per l’uso delle terme. Questo sconto è stato accompagnato anche da una nota dell’attuale assessore al Turismo, che (guardacaso) è anche il candidato Sindaco dell’Unione (senza i Verdi). Questa iniziativa, che di solito viene fatta a fine stagione, ha tutto il sapore di essere una volata illegittima a favore di uno dei tre candidati sindaci che tra due settimane andranno al voto.
Speriamo che i cittadini non decidano di votare il loro sindaco sulla base di queste iniziative, che a mio parere nulla hanno a che vedere con una gestione seria della cosa pubblica.

Degna di attenzione e meritevole di sostegno, invece, è la lista civica Partecipazione Democratica, che ha deciso tutto il programma ed il candidato sindaco in diverse assemblee pubbliche e che si presenta come valida alternativa alla coalizione DS + Margherita + Italia dei Valori + RC + PDCI ed ad una destra contiene al suo interno la Fiamma Tricolore.

Acqua. Ok alla tassa su per la minerale in bottiglie di plastica

Acqua. Ok all’emendamento dei Verdi su tassa su minerale nei contenitori in plastica

Tassa per un uso razionale dell’acqua, risorsa scarsa e bene prezioso, e per ridurre gli imballaggi in plastica. C’è l’accordo in maggioranza per l’inserimento in finanziaria, attualmente all’esame del Senato, di un emendamento proposto dai Verdi che prevede l’istituzione di una tassa sull’acqua minerale venduta al pubblico in contenitori di plastica. La pagheranno le società concessionarie che
imbottigliano e commercializzano l’acqua minerale prelevandola dalle numerose fonti presenti nel
territorio italiano. I proventi, dice la senatrice dei Verdi Loredana De Petris, finiranno in un fondo per migliorare la gestione delle risorse idriche nel nostro Paese e per garantire il diritto di accesso all’acqua nei paesi in via di sviluppo. Le aziende verseranno 1 cent di euro ogni dieci bottiglie in plastica. Sull’emendamento dei Verdi è stato trovato l’accordo nel corso della cabina di regia sulla
finanziaria. ”E’ istituito un fondo di solidarietà, presso la Presidenza del Consiglio finalizzato a promuovere – si legge nell’emendamento – il finanziamento esclusivo di progetti e interventi, in ambito nazionale e internazionale, atti a garantire il maggior accesso possibile alle risorse idriche secondo il principio della garanzia dell’accesso all’acqua a livello universale”. “Per ogni bottiglia di acqua minerale o da tavola in materiale plastico – si legge ancora – venduta al pubblico è istituito un contributo pari a 0,1 centesimi di euro che va a confluire nel fondo”. ‘Il fondo per favorire
l’approvvigionamento idrico delle zone del paese che soffrono una ‘sete’ storica, come la Sicilia,
sarà di minimo 10 milioni di euro l’anno”, assicura il presidente della Commissione ambiente
del Senato, Tommaso Sodano, che ha fatto due conti. Fondi in più anche per il biologico. La
cabina di regia, ha riferito sempre De Petris, ha deciso di aumentare il fondo per l’agricoltura biologica, che passa da 5 milioni di euro l’anno, per tre anni, a 10 milioni di euro l’anno. ”Il settore biologico – dice la senatrice – ha bisogno di un forte rilancio”. L’Italia è ai primi posti in Europa, ricorda De Petris, ma con l’allargamento della Ue aumenta la concorrenza.

Chiusa la centrale elettrica a biomasse di Bando d’Argenta

NOTIZIA BATTUTA DALL’ANSA ORE 11.07:

Chiusa centrale elettrica a Ferrara, Indagati vertici società di gestione

La centrale elettrica -ufficialmente funzionante a biomasse- di Bando d’Argenta, nel Ferrarese, è stata sequestrata dal Noe dei carabinieri di Bologna al termine di accertamenti che avrebbero evidenziato macroscopiche irregolarità nella gestione dell’impianto. Nel mirino, soprattutto, la natura delle biomasse utilizzate. Indagati i vertici della società di gestione dell’impianto e i responsabili tecnici della gestione della centrale.

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