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Procurato Allarme

Una scena mediaticamente impressionante: uno scippatore aggredisce una mamma in sella a una bicicletta col suo bambino piccolo legato sul seggiolino. Li fa cadere entrambi, il bebè cade col viso sul selciato, riportando un trauma in pieno volto. Tutti particolari riferiti con dovizia da Corradi, che precisa che il bambino è “in tenerissima età”, che nella caduta mamma e figlio hanno riportato entrambi lesioni, che il bimbo è caduto faccia a terra, immaginiamo con quali gravi conseguenze.

Tutto mostruoso. Solo che non è vero.

Fonte: ciwati.

Una persona più uguale degli altri

Il progetto mediatico di distruzione di Fini è quantomeno interessante, nella sua volgarità.
Portato avanti dai suoi colleghi di partito ed attuale maggioranza, cosa vogliono dimostrare?
Che una delle più alte cariche dello Stato ed il secondo dirigente del PDL non è una persona onesta?
E se fosse vero, vorrebbero farci credere che ha perso la sua verginità, precedentemente intatta, solamente dopo i disaccordi con Berlusconi?
E tutti questi scoop non dovevano comunque venire fuori prima, invece che rimanere chiusi in un cassetto, pronti ad essere minacciati e pubblicati una volta rotto il rapporto politico?

Il messaggio che vogliono trasmettere è uno solo, sempre lo stesso, dalla presa facile: “sono tutti uguali”.
Purtroppo abbiamo ormai assimilato che esiste una persona più uguale degli altri, che mette tutto il suo impegno politico per annullare con la legge i propri processi in corso. L’abbiamo talmente metabolizzato che non è più una notizia, non è più uno scandalo e non interessa quasi più.

Però l’inseguimento dei suoi alfieri mediatici risulta, in questo contesto, piuttosto patetico.
Farebbe ridere, se fosse un film.

Ecco, non diventerò mai uomo

Il 10 giugno su «Sette» è uscito un articolo che raccontava la storia di Massimiliano De Cinque, un ragazzo di 39 anni che «resuscita» computer per poi regalarli a chi ne ha bisogno (www.progettonuovavita.it).

Il limite superiore di anni sotto il quale rientra la definizione di ragazzo aumenta più velocemente della mia età.

Fonte: xy2.corriere.it

Documentario sulla mattanza dei delfini in Giappone

Non è certo un film da multisala. E da queste parti, anche per le minacce degli ultranazionalisti, praticamente non viene pubblicizzato. Ma a oltre un mese dalla sua uscita nel Paese, «The Cove» – il documentario sulla mattanza dei delfini nel villaggio di Taiji premiato anche con l’Oscar nel 2010 – si sta rivelando un successo tra gli stessi giapponesi. Passaparola, menzioni sporadiche sui media, la stesse polemiche: tutto contribuisce ad alimentare la curiosità.

via Mattanza dei delfini Giappone sotto choc – LAZAMPA.it.

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