Cultura

Diritti e responsabilità – cosa sono i PACS

Dal dibattito di questi giorni sui PACS e sulle coppie di fatto si capisce che tutta la discussione è fuori fuoco. Invece di parlare di quali diritti e quali responsabilità dare a chi decide di sottoscrivere un impegno di questo tipo, diverso dal matrimonio ma non per forza in concorrenza, si paventano sradicamento della società, disastri sociali e chissà quali pestilenze.

Io credo che sia giusto che ognuno esprima la sua posizione in merito, partendo da un dato di fatto:
tutti i rapporti tra persone coinvolgono diritti e doveri.

Se una persona condivide un rapporto speciale con un’altra, a mio parere è giusto che possa assisterla in ospedale, in carcere, che possa ereditare il contratto di affitto dell’appartamento dove magari vive già da tempo, che possa ottenere alcuni diritti che equilibrino le sue responsabilità, che ci sono comunque. Per la società sono meglio due persone che si aiutano nel bisogno, piuttosto di due singoli che vivono in solitudine e che per ogni cosa hanno bisogno dell’intervento assistenziale dello Stato. Per questo andrebbe incentivata l’unione e la convivenza delle persone, per facilitare l’aiuto reciproco che una volta esisteva nelle famiglie più numerose ed intergenerazionali.

Chi vorrà costruirsi una famiglia attraverso il matrimonio non perderà nessun diritto, non sarà in concorrenza con chi sottoscrive un accordo di questo tipo, comunque lo si voglia chiamare. Più probabilmente, se si procederà ragionando e non con prese di posizioni pregiudiziali, il matrimonio sarà la naturale evoluzione dei PACS nella maggior parte dei casi.

Chi oggi è contrario ai PACS non crede ingiusto estendere questi diritti, ma ha paura del cambiamento graduale dell’opinione pubblica su diversi temi che oggi sono tabù. L’omosessualità, la convivenza, l’abitudine di vivere insieme a più di una persona per aiutarsi nel vivere quotidiano che diventa più difficile.

Chi oggi è contrario a tutto questo è a mio parere contrario ad una evoluzione culturale, come lo era anni fa al divorzio e lo è ancora all’uso del preservativo.

Rinnoviamo la cultura

Scopro attraverso Mantellini dell’esistenza di una petizione che ha lo scopo di difendere chi utilizza immagini digitali di pittori protette dall’azione legale della SIAE. L’ho sottoscritta, anche se ritengo necessario modificare la legge che permette una interpretazione così severa dei diritti d’autore, senza distinzione tra fini didattici e scopo di lucro.
Dobbiamo mettere mano alle leggi sul Copyright, per due motivi molto semplici:
– nel 1941 la situazione era palesemente diversa ed il concetto stesso di diritto d’autore, una volta molto netto, oggi si compone di un arcipelago di situazioni complesse che vanno analizzate caso per caso, senza eccessive leggerezze o punizioni una-tantum.
– chi l’ha adeguata, nel 2004, non aveva la minima idea di cosa stava facendo, o se ce l’aveva era troppo soffocato sulle posizioni di una industria, quella della vendita di beni di consumo culturali, che probabilmente oggi dovrebbe essere più matura, alla luce dei cambiamenti di questo ultimo triennio. Altrimenti merita un inevitabile declino che faccia spazio ai soggetti, anche economici, più lungimiranti.

Segue il testo della petizione:

Alla luce delle recenti denunce dalla Siae a siti didattici e culturali non profit per l’utilizzo di immagini digitali di pittori protette dai diritti d’autore, con richiesta di ingenti somme pecuniarie, esprimiamo all’opinione pubblica le nostre preoccupazioni di educatori e formatori.
La Siae infatti, applicando “alla lettera” una legge le cui origini risalgono all’anteguerra (legge del 22/4/1941, n. 633 e successivamente adeguata con la legge 22 maggio 2004, n. 128) e non individuando alcuna differenza tra uso didattico-formativo-istituzionale e uso commerciale, pretende il pagamento di diritti d’autore su opere protette. In particolare essa sostiene che l’utilizzazione, anche parziale, di un’opera costituisce lesione del diritto morale dell’autore e che la riproduzione non autorizzata delle opere in questione lede gli esclusivi diritti patrimoniali che la legge riconosce agli stessi.

Ecco solo alcune delle innumerevoli conseguenze dirette che si verificano rispettando la norma:
1- qualsiasi sito scolastico o blog didattico che utilizza per puro scopo didattico file sonori, immagini protette, citazioni d’autore, rischia ingenti sanzioni e quindi la chiusura immediata
2- le rappresentazioni teatrali, i saggi di fine anno caratterizzati da sottofondi musicali alla presenza di pubblico o dei genitori sono insostenibili dal punto di vista economico
3- la realizzazione di cd rom didattici e la creazione di ipertesti sono estremamente costose
4- la libertà didattica e le specifiche competenze professionali degli insegnanti ne risultano condizionate

Questo comportamento limita fortemente la funzione formativa della Scuola e la libertà didattica degli insegnanti!

Chiediamo quindi al Ministero della Giustizia, al Ministero della Pubblica Istruzione, al Ministero dei Beni Culturali che la Scuola, nell’ambito della propria e specifica funzione educativa, formativa e didattica, sia esentata dal COPYRIGHT in situazioni non profit e che gli insegnanti vengano equiparati alle categorie che possono beneficiare gratuitamente di opere artistiche nel contesto professionale, senza fini di lucro. Chiediamo inoltre che le richieste vengano estese a produttori di cultura off /on line a livello gratuito e che operano nello spirito del Cooperative Learning, quali associazioni e community non profit.

La sottoscrizione è iniziata il 28 Gennaio 2007

Seratacorto

Giovedì 18 gennaio dalle ore 20,30 presso l’Aula Magna della Scuola Interpreti e Traduttori, in via Oberdan 2 a Forlì, Sedicicorto e Cultura Progetto presentano Seratacorto, una rassegna di cortometraggi di registi italiani e internazionali, a cura del direttore artistico di sedicicorto Luca Castellini.
Il programma è il seguente:
1. Yousaf Alì Kahn (UK): TALKING WITH ANGELS (vincitore del 16oro)
2. Alexander Meyer (CH): CHYENNE (Vincitore sezione cortoexpress)
3. Jamin Winas (USA): SPIN (Vincitore sezione Fictionworld)
4. Alexis Ferrebeuf (FRA): MORT A L’ECRAN (menzione)
5. Simon Olivier Fecteau (CAN): LES DERNIERS JOURS (Vincitore premio del pubblico)
6. Paolo Ameli (ITA): ROSSO FANGO (Vincitore sezione FictionITALY)

A seguire, partecipazione del regista Alessandro Quadretti, che presenterà i cortometraggi COME MI VUOI (vincitore del Premio33 alla festa internazionale del cinema di Roma 2006) e INSIDEOUT (Vincitore del concorso a tema fisso del Bellaria Film Festival 2005, presentato all’ interno di Venice Days, rassegna del Festival di Venezia 2005)

La partecipazione alla serata è gratuita.

Silvestro Lega mostra I Macchiaioli ed il Quattrocento a Forlì

Silvestro Lega mostra I Macchiaioli ed il Quattrocento a ForlìLa Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì in collaborazione con il Comune di Forlì organizza la mostra Silvestro Lega – I macchiaioli ed il Quattrocento, presso i Musei San Domenico di Forlì. Data: 14 gennaio – 24 giugno 2007, orari da martedì a venerdì: 9,30 – 19,00
Sabato, domenica, giorni festivi e il 9, 23 e 30 aprile: 9,30 – 20,00.

Silvestro Lega mostra I Macchiaioli ed il Quattrocento a Forlì

Per la biografia e qualche opera, leggete la pagina su Wikipedia:
Wikipedia: Silvestro Lega

Babelteka

Avevo già scritto su babelteka tempo fa. Oggi voglio farlo di nuovo, per presentare questo interessante progetto a chi non lo conosce e ricordare a chi è già registrato che esiste, invitandolo ad aggiornare il proprio database.
http://www.babelteka.org
Babelteka - Biblioteca Pubblica DistribuitaSi tratta di una biblioteca pubblica distribuita, e funziona così:
– ogni utente inserisce i propri libri, cd, video
– chiunque può cercare all’interno del database un libro
– il sistema mostra i chilometri di distanza tra chi possiede un libro e chi lo vorrebbe in prestito
– l’utente che presta e quello che chiede registrano in maniera semplice il prestito, tenendone traccia.

In questa maniera si ottengono diversi risultati: si riesce a creare un contatto diretto tra lettori, che si possono scrivere, consigliare, prestare materiale. E’ necessaria la maggiore diffusione possibile, affinché sia disponibile una biblioteca sempre più grande. E’ assolutamente gratuito, così come lo sono i prestiti.
Registratevi ed inserite i vostri libri, e parlatene agli amici!
Potremmo fare una giornata nazionale pro-Babelteka, nella quale ognuno di noi si impegna ad aggiornare i propri libri, a diffondere il progetto ed a scambiarsi opinioni al riguardo.

Che ne dite del 14 Gennaio 2007? Potremmo coordinare il numero maggiore possibile di blog per fare un tam-tam pubblicitario.

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