Month: Giugno 2013

Terza puntata della storia d’Italia in ebook (Montanelli – Gervaso)

Oggi è in offerta la terza sfornata di Ebook della storia d’Italia di Montanelli / Gervaso:

L’Italia di Giolitti – 1900-1920

€ 0,99

L’Italia dei notabili – 1861-1900

€ 0,99

L’Italia littoria – 1925-1936

€ 0,99

L’Italia del Risorgimento – 1831-1861

€ 0,99

L’Italia in camicia nera – 1919-3 settembre 1925

€ 0,99

Perché tagliare i finanziamenti ai partiti, ma non quelli alla Chiesa?

Concordo con Facci:

Se non dobbiamo più finanziare i partiti, allora, non vedo perché dovremmo finanziare la Chiesa. Chi cita gli stati dove il finanziamento pubblico non c’è, infatti, dovrebbe ricordare che altrove non c’è neppure quello alle chiese. Stiamo a polemizzare sul 2 o 5 per mille da destinare ai partiti (che in fin dei conti sono italiani, e dovrebbero rappresentarci) e poi continuiamo a tacere sull’8 per mille, che, da quando esiste, ha letteralmente riempito di soldi il Vaticano: uno stato estero.

Leggi il resto dell’articolo su “Il Post”: Io scelgo Peppone | Filippo Facci.

Storia d’Italia di Montanelli – Gervaso, prosegue la promozione

Solo per oggi, la seconda parte degli ebook della Storia d’Italia di Montanelli e Gervaso sono in promozione a 99 centesimi di euro:

L’Italia dei secoli d’oro – Il Medio Evo dal 1250 al 1492
L’Italia della controriforma – 1492-1600
L’Italia del Seicento – 1600-1700
L’Italia del Settecento – 1700-1789
L’Italia giacobina e carbonara – 1789-1831

Si possono vedere le serie tv americane su internet in maniera legale?

Il problema della pirateria, per chi produce beni digitali, è serio. Sappiamo tutti, e l’ho scritto più volte, che la soluzione fino ad oggi messa in campo dal nostro Paese è quella di una forte criminalizzazione del fenomeno. Chi scarica illegalmente contenuti compie un reato penale, sulla carta punibile fino a 4 anni di reclusione.Una pena quantomeno spropositata.

Io credo che la repressione non serva assolutamente a nulla, soprattutto in questo caso, anche vista l’inapplicabilità della legge.

Però si potrebbe diminuire il fenomeno venendo incontro alle esigenze degli utenti, rendendo più semplice il comportamento legale rispetto a quello illecito.

Apple con la distribuzione degli MP3 ha risolto parzialmente il problema: la musica scaricata legalmente ha coperto una parte dell’esigenza, anche se rappresenta una minima parte rispetto alla condivisione alternativa.

Il costo forse oggi rappresenta un ostacolo ad una diffusione più ampia. Con un po’ di coraggio, si potrebbe pensare di distribuire a costi inferiori i contenuti, rendendoli appetibili anche a chi oggi non ci si avvicina. Il costo della distribuzione di un album su file attraverso il web rasenta lo zero. I costi di produzione e pubblicitari sono certamente più elevati, ma una decina di euro per disco sono comunque molti, rapportati ai costi. E visto che il guadagno dei musicisti oggi viene dai live e dal merchandising, si potrebbe osare di più e chiedere di meno.

Ancora peggio, se vogliamo, per i film ed i telefilm. Per i primi, i costi per una visione a noleggio superano quelli del noleggiatore di DVD. E’ vero, c’è la comodità dell’assenza di spostamenti, ma se si vuole una diffusione di massa si devono applicare prezzi non di nicchia.

Per i telefilm e le serie TV invece dovrebbero prevedere la possibilità di vedere a pagamento in streaming oppure scaricare le puntate. Che io sappia non esiste nulla di legale, almeno in Italia, che permetta di vedere le serie tv americane con i sottotitoli. Perché non prevederlo? Io sono convinto che un po’ di appassionati sarebbero disponibili a pagare cifre oneste. Se invece il rispetto della legalità è impedito per indisponibilità del servizio, oppure più complicato o troppo costoso, è naturale che le vie alternative continuino a proliferare.

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