Informatica

Blocca il cookie

Da domani entra in vigore l’obbligo per tutti i siti che usano strumenti di analisi e statistica di stampare una informativa sui cookie per l’utente.
Il tema esiste ed è complesso: è giusto che l’utente sappia delle tracce che i siti salvano sul pc per monitorare gli utenti ed adattare le pubblicità e le informazioni sul loro profilo.

Però sarebbe stato molto meglio spiegare gli strumenti per evitare che questo accada, piuttosto che obbligare tutti i siti a mettere un pulsante che tutti cliccheranno senza leggere.

Io, ad esempio, vi consiglio di installare i plugin disconnect sul browser e fare in modo che ad ogni chiusura la cronologia, cookie compresi, vengano eliminati.

Ho firmato la petizione online, vi invito a fare altrettanto.

Occhio alla privacy: le 24 app Android che usano più dati su di voi

Vi consiglio di leggere questo articolo pubblicato su Lifehacker UK: Privacy Alert: These are the 24 Android Apps That Collect the Most Data on You.

Elenca le 24 applicazioni che raccolgono più informazioni del telefono o del tablet dove vengono installate.
Fate le vostre considerazioni in merito all’utilità che ne deriva, cercando magari alternative più attente alla privacy del loro utente.

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I sistemi antipirateria di Adobe spiano i lettori di ebook

Questa notizia è molto grave. Il programma di Adobe raccoglie informazioni su chi, cosa e quando si legge un libro protetto con i suoi DRM. Un motivo in più per “amare” questi sistemi di controllo…

Digital Editions 4, l’app per e-book di Adobe, raccoglie una quantità impressionante di dati sui libri letti dai suoi utenti: il titolo del libro, l’autore, la data di acquisto, la durata della lettura, la percentuale letta, quali pagine sono state lette, l’identificativo univoco dell’utente e del dispositivo di lettura e l’indirizzo IP dell’utente.

Già così è un’invasione spettacolare della privacy dell’utente, che non si aspetta di certo di essere spiato nelle proprie abitudini di lettura. Ma c’è di più: Adobe è talmente disinvolta nel raccogliere dati su un’attività così intima e personale come la lettura che se li fa mandare via Internet in chiaro, senza alcuna protezione. Così non solo Adobe può farne l’uso che le pare, ma lo può fare anche chiunque altro si trovi lungo il percorso di trasmissione dei dati via Internet: un amministratore di rete locale, gli altri utenti della stessa rete Wi-Fi, un provider, un governo.

Fonte: Adobe, i sistemi antipirateria spiano i lettori dei libri digitali | Il Disinformatico

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