Rifiuti

Forlì e Romagna tra i primi in Italia per rifiuti prodotti a causa di una programmazione vecchia di 30 anni

Secondo la classifica del Sole 24 Ore Forlì e le altre città Romagnole sono tra le prime in Italia per quantità di Rifiuti prodotti. Un dato che conferma che l’attuale sistema di gestione dei rifiuti porta ad un incremento delle quantità, a causa della ricerca di rifiuti assimilati (quelli prodotti dalle aziende ma contati come urbani) per poter aumentare sulla carta le percentuali di raccolta differenziata.

Un sistema che, ovviamente, non riduce l’uso di inceneritori e discariche ed aumenta continuamente la spesa per le tasche dei cittadini.

Se non si deciderà di affrontare questo problema, che sta alla base del problema dei rifiuti in tutt’Italia, vivremo continue emergenze, tappate solo dal continuo incremento degli ettari di terreno destinati alle montagne di spazzatura, e dal continuo raddoppio degli impianti di incenerimento.

Mentre altre zone d’Italia iniziano a ragionare correttamente di rifiuti zero chiudendo il ciclo ed eliminando quasi completamente lo smaltimento in favore di riuso e recupero di materia, Forlì assiste ad una programmazione vecchia di trent’anni, che ci porta ai vertici italiani non certo per risultati positivi ed invidiabili.

Recoplastica: il negozio che compra i tuoi rifiuti per il riciclo

Grazie a Stefano scopro l’esistenza di un negozio dal nome Recoplastica a Moncalieri (Torino) che acquista i rifiuti a peso. Chi porta rifiuti riciclabili viene ricompensato sulla base del materiale e dei chili conferiti, ed i rifiuti acquistati vengono rivenduti alla filiera del riciclo.

Un’ottima iniziativaSarebbe una buona iniziativa, utile soprattutto per i rifiuti che hanno più valore nella filiera del recupero, come carta, ferro ed alluminio.
Se mettessimo in correlazione tutte le varie iniziative positive (porta a porta, centri di recupero, vendita di merci sfuse, riduzioni alla fonte) l’obiettivo rifiuti zero sarebbe veramente perseguibile.

Aggiornamento: dopo il lancio dell’idea diversi problemi mi hanno portato ad avere fortissime perplessità sull’iniziativa imprenditoriale che sta dietro a Recoplastica. Ne ho scritto anche qui.

Aggiornamento 2

Continuano ad arrivarmi richieste di informazioni su Recoplastica. Non ne so nulla di più di quello che ho scritto, ormai 4 anni fa. Il progetto solo inizialmente mi sembrava interessante. Poi, come ho scritto, ho cambiato idea. Tra le altre cose, il sito del progetto (www.recoplastica.com) non è più disponibile. Qui trovate qualche informazione interessante:
http://naturagiuridica.blogspot.com/2008/09/recoplastica-bene-ma-non-esageriamo.html
http://www.ilpassatore.it/2008/09/18/il-progetto-recoplastica-affare-o-bufala/
http://mizcesena.blogspot.com/2008/09/meeting-recoplastica-day-after.html

Interrogazione sui rifiuti e sul rapporto della Giunta di Forlì Con Il Consiglio Comunale

Oggi ho presentato l’ennesima interrogazione per chiedere informazioni sullo stato di avanzamento del progetto porta a porta, accantonato dall’amministrazione comunale, questa volta ponendo l’accento sul rapporto tra la Giunta di Forlì ed il Consiglio Comunale.

Il Consiglio ha come suo unico compito quello di dare gli indirizzi delle politiche cittadine e controllarne l’applicazione, ma questi indirizzi sono stati più volte completamente ignorati da questa amministrazione.

Segue il testo dell’interrogazione:

INTERROGAZIONE SUI RIFIUTI E RAPPORTO CON IL CONSIGLIO COMUNALE

· Visto l’ordine del giorno approvato dalla maggioranza del Consiglio Comunale che impegnava la Giunta nell’introduzione del porta a porta a partire da alcuni quartieri della città nel più breve tempo possibile comunque entro l’estate del 2008;

· Visto che ad oggi non è stata convocata nessuna commissione consiliare, nessuna assemblea pubblica e nessun Consiglio Comunale per presentare il progetto alla città

· Visto che ad oggi non è stata data risposta all’interrogazione presentata il 12 di Maggio 2008 che chiedeva la tempistica per la realizzazione di questo progetto

· Visto che si è lasciata trascorrere inutilmente un’altra estate ignorando le richieste di migliaia di cittadini in materia di rifiuti;

INTERROGA IL SINDACO E LA GIUNTA PER SAPERE

Se intende assumere, e con quali tempistiche, le iniziative richieste dal Consiglio Comunale, organo democraticamente eletto dai cittadini di Forlì, che in più occasioni ha delineato un quadro chiaro sulle volontà dei consiglieri eletti in merito alla gestione dei rifiuti, ad oggi completamente disatteso.

Se ritenga mantenere nello Statuto e nel Regolamento del Consiglio la possibilità di presentare ordini del giorno e mozioni, nonostante l’inutilità dimostrata in più occasioni di queste iniziative dei rappresentanti eletti dai, a causa del completo disinteresse della Giunta di questa città.

Forlì
01/09/2008
Alessandro Ronchi
Capogruppo Verdi per la Pace
Consiglio Comunale di Forlì

Intervista al Resto del Carlino sulla Raccolta Porta a Porta

Oggi sono stato intervistato per un articolo sul Resto del Carlino, che potete trovare anche online.
Purtroppo rispetto alle mie dichiarazioni l’articolo contiene qualche imprecisione, e sfrutto l’occasione per fare qualche chiarimento.

Prima di tutto il comitato promotore dei due referendum su rifiuti e mobilità non è formato solo dai Verdi, ma da un gruppo eterogeneo di partiti (Verdi, Rifondazione Comunista, Sinistra Democratica, PDCI, Italia dei Valori) associazioni (WWF, Il passatore) e singoli cittadini.

Le assemblee di presentazione del progetto di Forlimpopoli erano partecipate e molte persone molto preoccupate, ma ma non ci sono mai state folle di persone inferocite. Comunque sia oggi il Sindaco di Forlimpopoli è accolto da applausi anche quando interviene telefonicamente su questi temi, segno che la coerenza paga.

Non ho detto che l’unico modo per incentivare la raccolta è la tariffa puntuale, ma precisamente che la tariffa puntuale può essere uno strumento per farlo, premiando economicamente chi sfrutta di meno inceneritori e discariche a tutto vantaggio della tutela della salute e del territorio.

L’articolo merita di essere letto, anche solo per le previsioni della tempistica sulle ipotesi di introduzione: fine mese per gli studi di fattibilità, 3 mesi dopo la decisione per l’avvio. Ricordo benissimo il testo dell’ordine del giorno votato dalla maggioranza in consiglio comunale, che recava come data ultima per l’avvio il mese di Giugno di quest’anno (data che era comunque tardiva rispetto a tutto il resto del piano provinciale, inceneritore compreso).
Oggi siamo in Agosto ed ancora si prende tempo.

Speriamo che quel 92% dei partecipanti al sondaggio, favorevoli al porta a porta, se ne ricordino.

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