Animali

Animali senza casa supera le 1000 adozioni

Il sito animalisenzacasa.org ha superato le 1000 adozioni ed i 2000 annunci inseriti dall’inizio del progetto. 250 persone circa utilizzano la nostra applicazione su Facebook per mostrare un annuncio casuale nel profilo, un centinaio di referenti di associazioni di tutt’Italia inseriscono quotidianamente nuovi annunci per aiutare cani, gatti ed altri animali a trovare una nuova casa, 3500 pagine vengono sfogliate ogni giorno sul sito e sul motore di ricerca presenti su www.animalisenzacasa.org

Un caloroso grazie a tutti coloro che in questi 2 anni (l’avvio è datato Ottobre 2007) ci hanno aiutato: abbiamo ancora bisogno del vostro aiuto per la diffusione di questo progetto!

Animalisti, ma a casa d’altri

Da più di un anno ricevo quasi quotidianamente la catena di S.Antonio sui cetacei in Danimarca e questo mi ha fatto pensare ai motivi del suo successo.
Credo che la sua forza stia nella mancanza assoluta di una responsabilità in chi legge e diffonde.

Guardate queste due foto:
tonno rosso Faeroes1

Nella prima c’è una mattanza di tonni rossi. L’allarme sull’estinzione di questo animale, ucciso brutalmente, lanciato tra gli altri anche da Verdi e WWF nel 2006 non ha avuto molta risonanza. Quello dei globicefali danesi, che sembra non rischino l’estinzione (per ora), è molto più famoso. Il primo coinvolge personalmente ognuno di noi: ci obbliga a cambiare dieta, smettere di consumare un prodotto che si trova da anni nelle nostre tavole, il secondo coinvolge la vita d’altri, non richiede che l’inoltro di una email agli amici (facile quanto inutile).

Dopo aver inoltrato l’email ci sentiamo a posto, contenti di aver salvato il pianeta ed i suoi abitanti, anche se in realtà non abbiamo spostato un solo sassolino.

Tutti sono amanti degli animali, chi sarebbe mai disposto ad ammettere anche solo una piccola percentuale di responsabilità?

Sarebbe come affermare di essere stronzi: non è cosa facile.

La mandorla e le scimmie di Dio

Questa è la 4° di copertina del nuovo romanzo di Ferdinando Borroni, “La mandorla e le scimmie di Dio”, che si trova anche presso la Botteghina del Libro di via Giorgio Regnoli 48 Forlì.

Un anziano professore tedesco di zoologia viene trovato morto nella sua villa, sulle colline intorno a Firenze. Gli esperimenti sulle scimmie, al limite della legalità e del rispetto per la sofferenza animale che là si svolgevano, sembrano essere la chiave per arrivare alla identificazione del colpevole.

Nel bicentenario della nascita di Darwin il racconto presenta una Firenze cosmopolita, culla di cultura, frequentata da studiosi famosi e colti turisti stranieri, ma anche da gente semplice e alla buona, fra i quali si nasconde lo sfuggente assassino. Qui gli studi sui macachi paiono confermare in tutti, anche a livello delle strutture cerebrali, la comune origine evolutiva.

Questi esperimenti, intorno ai quali ruota la vicenda, sembrano però anche ipotizzare che non sono solo le strutture nervose primitive, quelle maggiormente condivise, ad essere in causa nell’espressione dell’aggressività.

Ma normalmente, nelle specie animali superiori, ai vari livelli di progresso evolutivo, anche aeree cerebrali recenti, quelle più sviluppate e determinanti le funzioni cosiddette superiori, paiono essere in gioco nella regolazione dell’aggressività, che si conferma così fondo oscuro e diffuso del comportamento, anche di quello più evoluto e superbo di una specie civilizzata come è l’ umana.

Citazione in epigrafe:

“Tutte le torture, i patimenti, i terrori imperdonabili inflitti agli animali appartengono legittimamente al dolore infinito della storia e ne modificano il senso, se ne abbia uno.

Appena appena, la memoria scritta ricorda le bestie di cui Roma spopolò la sua Africa; i bisonti sterminati dai pionieri insieme agli Indiani; biasimi pochi.

Gli storici, e perfino i veggenti, di quest’immane urlo che ci fiocina e attraversa tutta la vicenda umana, imprimendosi gravemente sulla legge cosmica del castigo, non tengono nessun conto.

Guido Ceronetti

Animali Senza Casa ora è anche su facebook

Una delle caratteristiche principali di www.animalisenzacasa.org è la possibilità di importare uno o più annunci casuali nella propria pagina web, per aiutarne la diffusione. La procedura però è possibile solo per coloro che possiedono un proprio sito.

Da qualche giorno è invece disponibile l’applicazione per Facebook, che permette di aggiungere un box in un semplice passaggio, per 10 secondi netti di impegno.
In cambio ogni giorno verrà aggiornato l’annuncio, che volendo potete filtrare, raggiungendo potenziali interessati ad una adozione gratuita (e liberando così dalla gabbia un amico!).

Tutto quello che dovete fare è andare qui:
http://facebook.com/animalisenzacasa/
e cliccare su “Aggiungi al Profilo”

Aggiornamento: L’applicazione per facebook è stata disattivata, perché sono cambiate le politiche e le tecnologie di Facebook che la permettevano. Oggi però è possibile fare il like della pagina facebook e condividere gli annunci di adozione sul proprio profilo.

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