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ANSA: Ambiente. Dalla Ue 35 milioni per sistemi energetici e trasporti verdi

Dovranno pervenire il prossimo 8 dicembre le proposte di ammissione a finanziamento relative ad un bando europeo nell’ambito del Sesto programma di ricerca e sviluppo. Il budget stanziato ammonta a 35 milioni di euro, destinati a sostenere progetti in materia di ricorso all’idrogeno e alla realizzazione di celle a combustibile in alcune aree tematiche prioritarie, oltre allaeronautica e spaziale, quelle dei sistemi energetici e dei trasporti sostenibili. In particolare verranno considerati con interesse progetti relativi all’applicazione di celle a combustibile e allo sviluppo di veicoli ibridi e quelli per l’adozione di sistemi a celle a combustibile e di fuel processor nei settori dell’aeronautica, dell’idroviaria e del trasporto di superficie. Saranno ammessi a partecipare al bando cordate e consorzi di almeno tre soggetti giuridici indipendenti di tre Stati membri o di due partner europei più appartenenti a Stati associati o candidati. (Ansa)

L’economia del nobile sentiero: ripensare alla globalizzazione/1

Lo scorso fine settimana si è tenuto a Rimini un ricco appuntamento di wokshop sul tema di un economia in grado di rispondere meglio alla globalizzazione e ai suoi molteplici effetti.
Economisti, scienziati, politologi si sono confrontati su questo tema, dando luogo a dibattiti, anche accesi, molto stimolanti e coinvolgenti.

Il primo workshop della mattina del 18 ha visto un confronto all’arma bianca tra Jean Ziegler e Dominick Salvatore, il primo (autore de “La privatizzazione del mondo”) molto critico, il secondo estremamente ottimista sugli effetti benefici della globalizzazione per i paesi poveri.

Ziegler, fresco fresco dalla presentazione del Rapporto ONU sulla fame nel mondo, ha introdotto il tema spiegando dove nasce la “mondializzazione” fino a poi snocciolare una serie impressionante di dati ufficiali a dimostrazione del fallimento dell’attuale modello di sviluppo.
I 225 patrimoni privati maggiori del mondo controllavano nel 2002 1200 miliardi di dollari, ovvero l’equivalente del 43,8% della popolazione mondiale (circa 2,6 miliardi di persone).
Le 200 maggiori società globali sempre nel 2002 possedevano il 23,8% delle ricchezze del pianeta.
Ziegler ha sfatato indirettamente il falso mito che gli OGM servirebbero anche a sfamare il pianeta. Palesemente falso perché, dati ONU 2003, con l’attuale produzione alimentare si potrebbe garantire la razione minima giornaliere di 2700 Kcalorie a 12 miliardi di persone.

Salvatore, economista italiano da più di 40 anni residente negli USA, ha fatto affermazioni condivisibili nell’analisi ma non nelle soluzioni. È certamente vero che la globalizzazione è efficienza e non si può arrestare, frutto dello sviluppo delle telecomunicazioni e dei trasporti e che si sviluppi su tre livelli principali: quella dei gusti (Gillette con il Mach3 ha fatto lo stesso spot in tutto il mondo con più di un miliardo di profitti annui; Ford produce la Mondeo, uguale su tutti i mercati dove viene venduta per il 95% dei componenti), quella della produzione e quella del mercato del lavoro. Secondo Salvatore, da dati della Banca Mondiale si evincerebbe che i paesi che si sono aperti alla globalizzazione sono quelli che, rispetto agli altri, hanno più beneficiato di questo processo.

Ziegler e gli altri relatori hanno duramente contestato questi dati e il mondo in cui sono stati aggregati, smentendo questa aura buona e positivista dell’economia globalizzata come anche di chi crede che l’economia (la mano invisibile) sia governata da leggi naturali.
Ziegler, il più lucido ed appassionato dei presenti, ha raccontato al termine un paio di aneddoti a dimostrazione delle sue tesi.
Riguardo ai rapporti della famiglia Bin Laden col potere economico e politico occidentale, Ziegler racconta che Isam Bin Laden, invitato prima dell’11 settembre 2001 alla presentazione a Ginevra dei risultati del Fondo d’investimento USA Carlyle (che investe in tecnologie militari), ad aprile 2002 si vede rifiutare l’ingresso nell’Hotel dove si svolge la presentazione.
L’altro aneddoto riguarda una conversazione di Ziegler con un banchiere svizzero tra i più intelligenti e aperti. Di fronte alla richiesta di Ziegler di aprire i conti dei terroristi per bloccare i fondi dei traffici illeciti, il banchiere risponde con tutta l’innocenza del caso “non posso intervenire nei flussi di capitali” come se questo fosse una violazione di una legge naturale incontrovertibile.

Altri relatori hanno dato un prezioso contributo ma per mancanza di tempo non riporto i loro interventi. Il Centro Pio Manzu realizzerà comunque una raccolta degli atti.

Ogm, nuove norme sulla biosicurezza

Le nazioni che intendono trasportare organismi transgenici «dovranno darne notifica al paese che li importa». Questa la prescrizione principale del protocollo di Cartagena, in vigore da ieri

L’Unione europea più protetta dai rischi che l’ambiente e la salute umana possono correre per l’uso di Organismi geneticamente modificati. È entrata in vigore ieri una normativa internazionale sulla biosicurezza, il protocollo di Cartagena, che offre un quadro legale per il trasporto transfrontaliero di Ogm.

Le nazioni che intendono trasportare
Biotech: contestazioni a Bionova
organismi transgenici «dovranno darne notifica al paese che li importa», con lo scopo – secondo quanto riporta un comunicato della Commissione Ue – di «fornire informazioni necessarie a permettere allo stato importatore di prendere decisioni adeguate» al riguardo.

«Il protocollo di Cartagena stabilisce un insieme di regole internazionali fondamentali sugli Ogm» ha spiegato il commissario Ue per l’ambiente, Margot Wallstrom. Anche i paesi in via di sviluppo ne trarranno vantaggio, «dato che spesso – ha concluso il commissario – non hanno le risorse per valutare i rischi legati alle biotecnologie”.

Sono 57 gli stati che hanno aderito finora e l’Italia non ha ancora ratificato l’accordo. «Chiediamo al governo di ratificarlo al più presto – riferisce Federica Ferrario di Greenpace – augurandoci che la questione Ogm non rientri dalla finestra a Cancun, visto che l’agricoltura è il tema dominante dei negoziati».

Il Wto non è secondo Greenpeace l’istituzione appropriata per giudicare sugli accordi internazionali e non dovrebbe allargare le sue competenze. «Il Wto promuove il libero commercio a tutti i costi ignorando la protezione dell’ambiente – prosegue Ferrario – Ogni discussione sulle relazioni tra ambiente e commercio all’interno dei negoziati può finire solo con l’ambiente subordinato ai principi neoliberisti».

12 settembre 2003
Raffaele Lupoli

Ambiente. Commissione parlamento UE: diesel piu’ pulito

Motori diesel piu’ puliti, in particolare quelli per treni e navi fluviali, per ridurre l’impatto ambientale a livello europeo. Questo l’obiettivo di una serie di emendamenti a una direttiva Ue approvati ieri dalla commissione per l’ambiente del Parlamento europeo. Gli eurodeputati mirano a diminuire l’emissione di sostanze inquinanti gassose e di particolato dei motori diesel. La direttiva, tuttavia, non comprende i mezzi che viaggiano su strada. L’UE cerca di incoraggiare il trasporto di merci su ferrovia e su vie fluviali. “Nei prossimi 10 anni e’ stato calcolato che sulle linee ferroviarie europee viaggeranno 10.000 nuove locomotive” ha spiegato l’eurodeputato Bernd Lange, relatore degli emendamenti. Con l’allargamento dell’UE a dieci nuovi paesi, previsto per maggio del 2004, “aumentera’ il traffico delle merci” in modo consistente e, dunque, i rischi legati all’inquinamento. Sono gli Stati Uniti “il piu’ grande partner commerciale dell’UE per quanto riguarda i motori diesel che non viaggiano su strada” ha ricordato Lange. Negli Usa, ha aggiunto, “e’ stata avanzata una proposta che va nella stessa direzione di quella dell’Unione europea”. I produttori di motori per locomotive, navi e altri mezzi di trasporto (tranne quelli su
strada), ha precisato l’eurodeputato, “avranno il tempo di adeguarsi”, visto che la direttiva dovrebbe entrare in vigore a partire dal 2011.

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