Cultura

Apre creativecommons.it

Ricevo con enorme gioia la notizia dell’apertura di una pagina italiana dedicata alle licenze creativecommons, uno dei modi per facilitare la creazione di licenze adeguate per i contenuti delle pagine web e non solo, con la possibilità di estendere le idee del software libero anche ad altre branche della scienza, come l’ingegneria e l’architettura.
L’idea è buona, staremo a vedere se prenderà piede.

Oggi, durante seconda giornata del convegno ‘La conoscenza come bene comune: software, dati, saperi’ tenutosi a Torino, Lawrence Lessig ha ufficialmente presentato Creative Commons.it.

Potete trovare maggiori informazioni all’indirizzo http://www.creativecommons.it/

Il progetto è ancora in una fase embrionale: ora l’obiettivo principale èdiscutere insieme la bozza della licenza più generale in italiano – ovvero il quarto punto dell’iter ufficiale descritto da creativecommons.org all’indirizzo http://creativecommons.org/discuss

Siete tutti invitati ad iscrivervi alla lista di discussione italiana e acomunicare l’iniziativa a tutti i possibili interessati. Il sito ufficiale in versione italiana verrà aperto a breve e offrirà servizi su misura per la realtà italiana.

Tra le altre cose devo segnalare il progetto di utilizzo di una licenza CreativeCommons anche per questo blog, attualmente in fase di definizione tra gli inserzionisti.

Scuola Online procede

Il progetto Scuola Online sta andando avanti. La collezione di libri di testo per scuole superiori con licenza libera si è allargata, espandendosi dall’ambito originario della letteratura all’informatica ed alla chimica.
Per ora sono disponibili solo alcuni capitoli, ma l’interesse attorno al progetto è grande ed il numero di persone che vogliono contribuire è altrettanto vasto, tale da obbligare ai coordinatori del progetto di valutare gli inserimenti per mantenere un’alta qualità dell’insieme.

Le idee che sono alla base del software libero si dimostreranno vincenti se anche questi progetti riusciranno a compiersi. Wired, la rivista di divulgazione informatica più famosa del mondo, questo mese dedica a Linux e ad altri progetti “open” al di fuori dell’informatica (biotecnologie e pubblicazioni scientifiche universitarie) un articolo di diverse pagine. Segno che quello che stiamo dicendo in questo blog da mesi non è poi così fuori dal mondo.

E’ in linea il settimo aggiornamento del sito di Scuola OnLine (http://www.scuolaonline.wide.it). Queste le novità:

Letteratura italiana – libro aperto: nuovi testi di Jacopone da Todi
Continua la pubblicazione di brani antologici, corredati di note e analisi, facenti parte del primo volume dell’opera. Nella sezione “Biblioteca on-line” è ora possibile consultare due nuovi testi: O iubelo del core e Que farai, Pier da Morrone? di Jacopone da Todi. Con i prossimi aggiornamenti completeremo la sezione antologica sulla poesia religiosa. Annunciamo inoltre con grande soddisfazione che al gruppo originario dei curatori si sono aggiunti alcuni nuovi collaboratori, che hanno già iniziato ad occuparsi di altre sezioni del manuale. Raccomandiamo ai colleghi che volessero curare l’analisi di testi previsti dal piano dell’opera di mettersi in contatto con noi per concordare le modalità di collaborazione (mailto:scuolaonline@supereva.it).

Vi ricordiamo che è sempre possibile scaricare il capitolo sullo Stilnovo in formato pdf.

Manuale di informatica: indice del secondo volume
La scorsa settimana abbiamo lanciato un nuovo manuale di informatica, coordinato dal prof. Pietro Tamburrano. Pubblichiamo ora l’indice dettagliato del secondo volume (quello del primo volume era già on-line). Preghiamo tutti i colleghi interessati a contribuire di comunicare la propria disponibilità scrivendo al coordinatore dell’opera (mailto:pietro.tamburrano@tin.it)

Manuale di chimica
Che il cantiere di Scuola OnLine sia sempre aperto lo dimostrano le iniziative che stanno nascendo in queste settimane nelle scuole di tutta Italia. Lanciamo oggi il progetto di un manuale di Chimica, proposto e coordinato dal prof. Roberto Forlani. Anche in questo caso, i colleghi interessati a contribuire potranno mettersi in contatto direttamente con il coordinatore.Grazie a tutti
La redazione

Anniversario di Calvino

Oggi è l’anniversario di Italo Calvino (1923 – 1985), avrebbe compiuto 80 anni. Iniziò a lavorare all’ufficio stampa dell’Einaudi, conobbe Pavese, Vittorini e da loro incoraggiato divenne un grande scrittore.
Lascio da parte la biografia per soffermarmi sui suoi libri in particolare quelli che mettono in mostra maggiormente la sua fantasia. La trilogia “Gli antenati” composta da: Il Barone rampante, Il Visconte dimezzato, Il Cavaliere inesistente; i 3 libri hanno dei protagonisti inverosimili e straordinari allo stesso tempo, chi resta tutta la vita sugli alberi, chi in guerra rimane tagliato a metà (con tutti i problemi di personalità annessi), chi è composto solo da una armatura come un guscio vuoto. Sono un tecnico informatico e non c’è niente di meglio di Calvino per disintossicarsi dalle scorie lavorative. Era figlio di un agronomo e di una laureata in scienze naturali, egli stesso studiò alla Facoltà di Agraria e ha trasposto anche queste influenze nelle sua prosa.
E’ riuscito ad amalgamare aspetti del reale, della matematica, del gioco numerico, dell’astronomia, con l’immaginazione e la fantasia. Qui ci sono alcuni brani audio de “Le città invisibili”, dettagliata descrizione di città astratte e impossibili con il nome di donna unite da una geometria perfetta, imperdibile è “Le cosmicomiche” con il multiforme protagonista Qfwfq e le sue storie ambientate ai tempi dell’origine del mondo quando non c’era neanche un punto nello spazio.
Ovviamente le opere di Calvino sono tantissime, decifrabili su più piani e con lenti ben più spesse delle mie, il bello è proprio questo: può essere letto da un pubblico molto variegato (anche bambini) e ognuno può godere di una incredibile umanità.
In questi tempi di pensiero unico, vedo molti ragionamenti intelligenti che si infrangono miseramente nell’unico mondo/modo possibile, Calvino potrebbe essere un buon punto di partenza per immaginare e quindi creare altri mondi o realtà.

Wu Ming, scrittori senza Copyright

Wu Ming in cinese mandarino significa ‘anonimo’, ‘non famoso’, è il nome di un collettivo letterario fondato a Bologna qualche anno fa, sono 4-5 scrittori (circa), adesso che ci penso non mi ricordo il nome di nessuno di loro!
Wu Ming ha scelto di non apparire in TV per non essere inglobato nel solito circo mediatico capace di… mettere di cattivo umore chiunque, nessun atteggiamento elitario, più semplicemente promuovono i loro libri e le loro storie in qualunque altro modo (incontri organizzati in librerie, centri sociali, piazze reali e virtuali ecc.).
Wu Ming, senza una coerenza forzata e senza il timore di sporcarsi le mani pur di ottenere risultati concreti, crede che un mondo diverso sia possibile, utilizza il mezzo scrittura principalmente per arrivare a questo fine, (il far soldi e il divertirsi non sono fini secondari ma impliciti)
“Il linguaggio è produzione, è potere, è rete di relazioni, è stare-nel-mondo!”, di conseguenza i libri sono pubblicati con una variante della licenza copyleft, tutti (anche quelli tradotti) integralmente scaricabili da internet, riproducibili su qualunque supporto, purché non a scopo commerciale.
L’unico vincolo è posto alla grande industria cine-televisiva-editoriale che potrebbe, senza autorizzazione, sfruttare la creazione-libro per produrre un film o rivendere l’opera modificandola a proprio piacimento; il loro obiettivo è una libera diffusione del sapere in barba alla legislazione sul diritto d’autore e a chiunque se ne serva per una indebita appropriazione del libero pensiero!
Così come le righe di codice del software, anche i concetti espressi da uno scrittore o da uno studioso sono il frutto dell’intelligenza collettiva sviluppata nel corso degli anni tramite lo scambio e la contaminazione delle esperienze, delle storie, delle favole di una marea di proprietari.
Ottenere contratti da Einaudi o Mondadori sulla base di simili condizioni, presuppone una lotta ostinata e soprattutto… classe da vendere!

Il romanzo più famoso intitolato ‘Q’ è stato pubblicato con il loro nome precedente: ‘Luther Blissett’.
Questo era un nome collettivo che non apparteneva a nessuno, chiunque poteva creare musica, arte, ‘situazioni’ e firmarsi come il famoso attaccante milanista anni 80. Giallo on the road, hard-boiled eretico-religioso, difficile catalogare ‘Q’ (e poi perché farlo). L’importante è attraversare l’Europa del 1500 insieme ai suoi movimenti religiosi, alle guerre mercenarie, ai misteri e intrighi di potere, la verità storica e il verosimile si intrecciano fino a giungere alla vera forza che anima i protagonisti.
Ricerche storiche, delineamento congiunto di tutti i singoli personaggi, lettura, rilettura di ogni capitolo, continuo passaggio di mano in mano tra gli scrittori di ogni singola parte del romanzo per eventuali correzioni, fino all’equilibrio desiderato da tutti. Così scrive i libri Wu Ming.
‘Asce di guerra’ è un altro bel libro che fa scoprire un personaggio che non può lasciare certo indifferenti: Vitaliano Ravagli, il cosiddetto Viet-cong romagnolo. Non certo soddisfatto dell’Italia post-guerra, tra i pochissimi italiani, è andato a dar man forte ai ‘compagni’ in Indocina nella guerra contro l’invasore straniero.
Fregandosene della riconciliazione nazionale, gli autori insieme a Vitaliano non concedono amnistia a niente e nessuno, dissotterrano asce di guerra (le storie dimenticate e lasciate all’oblio della memoria) con la cruda veemenza di un manipolo di indiani alle prese con gli odiati visi pallidi!
Un altro libro importante è 54, che sta per 1954, anche qui le storie vengono riesumate, rispolverate minuziosamente in un viaggio a ritroso indispensabile per meglio capire i tempi attuali. 54 è a tratti spassoso, caricaturale e al cinema, in molte sue parti, sarebbe una bella commedia. Elenco solo alcuni dei personaggi: Cary Grant, le balere bolognesi, mafiosi americani e non, agenti segreti del kgb, l’imperatore del Vietnam, un televisore McGuffin Electric modello Deluxe e avanti così.

Scaricabili sul sito www.wumingfoundation.com ci sono, oltre a tutti i libri, anche diversi racconti più o meno ‘forti’ che sicuramente non lasciano indifferenti. Consiglio l’autobiografico “Benvenuti a sti frocioni 3”, dove “qualunque riferimento a persone, avvenimenti e dialoghi reali è del tutto voluto”. Oppure ‘Canard a l’orange mecanique’ un Matrix Disneyano con un Paperino più disobbediente del solito.

Attraverso il sito ci si può iscrivere anche alla newsletter periodica GIAP
a tutt’oggi ci sono + di 4000 iscritti, le discussioni non sono a senso unico, l’interazione con i giapsters è però mediata dagli autori, una più democratica mailing-list diventerebbe una babele ingestibile.
La miglior descrizione di GIAP la lascio a Wu Ming: “Il bello di Giap e’ proprio l’alternarsi imprevedibile dei toni, dei registri e dei contenuti: a volte sembra la posta dei lettori di “Linus” degli anni Settanta, altre sembra una lista di filosofia, altre ancora sembra… la newsletter di Wu Ming. Per fortuna, al contrario di altri spazi e mezzi d’espressione, non sembra mai il muro di un cesso d’autogrill.
La costante e’ il tono “pop”, e’ il taglio divulgativo, e il sapersi fermare un secondo prima di avere spaccato i maroni…”.

Il loro ultimo libro è proprio una raccolta di questa newsletter; nonostante sia interamente scaricabile da internet il libro ha raggiunto le vette delle classifiche. Wu Ming ha dimostrato che la logica libertaria di internet favorisce anche le vendite, chi si scarica il libro e lo legge senza spendere un soldo non lo avrebbe comprato ugualmente, però se gli piace lo descrive ai suoi amici e tra loro ci sarà qualcuno che lo compra, la vera mano invisibile del mercato!
‘Q’ sta vendendo copie in mezzo mondo, spesso arriva ai vertici anche delle classifiche di vendita, recentemente è entrato nella rosa dei candidati al Guardian First Book Award, tra l’altro unico rappresentante dell’Europa continentale, ha ricevuto anche offerte (rifiutate dagli autori) per una trasposizione cinematografica. I diritti di traduzione di 54 in Gran Bretagna sono stati comprati (editore Heinemann/Random House) ad un prezzo altissimo per un libro italiano.
Spero che qualcuno non si meravigli dello scarto tra questi dati e la ‘popolarità mediatica’ di Wu Ming, rappresenta il prezzo della loro libertà.

Oggi riparte l’iniziativa di Legambiente “CIttà Senz’auto” in settanta comuni

(ANSA) – ROMA – Torna da oggi in molte citta’ italiane l’ iniziativa di Legambiente ‘giornate senz’ auto’. Il primo appuntamento delle giornate antismog coinvolgera’ 70 comuni in tutta Italia. Legambiente ricorda di aver presentato all’ inizio dell’ anno ai sindaci dei Comuni italiani di proseguire autonomamente l’ esperienza delle giornate senz’ auto sospese dal ministero dell’ Ambiente. ”E’ nata cosi’ l’ iniziativa ‘Citta’ Senz Auto’, con la convinzione – spiega Legambiente – che, se chiudere la citta’ al traffico per un giorno non risolve nulla sul fronte dell’ inquinamento atmosferico, risulta invece fondamentale sul piano culturale, per indirizzare e cambiare gli stili di vita e le abitudini degli italiani. Inoltre i cittadini che sperimentano la città senza traffico, godendone dunque le bellezze e gli spazi senza smog ed automobili, sono anche cittadini più disponibili a sperimentare misure di limitazione permanente del traffico veicolare privato”. ”Se l’ attenzione sui problemi della vivibilita’ urbana raggiunge i massimi livelli solo nei mesi invernali -secondo l’ organizzazione ambientalista- e’ anche perche’ manca a livello nazionale una strategia concreta di riduzione del traffico nei nostri centri urbani. Risultato: tornano a gennaio e febbraio, puntuali ogni anno, gli allarmi e i rischi per la salute a causa di traffico e smog. E non e’ stato certo un segnale incoraggiante quello lanciato dal ministero dell’ Ambiente che ha deciso di abbandonare l’esperienza delle domeniche ecologiche, senza motivo apparente, ritenendole inutili ma senza far seguire poi provvedimenti alternativi, ne’ sul piano culturale e degli stili di vita, ne’ sul piano delle misure concrete contro traffico e smog”.(ANSA). GER

Torna su