Politica

I Verdi usciti dalla Giunta, alcune considerazioni politiche

Oggi si è tenuta come preannunciato la conferenza stampa sulle analisi politiche conseguenti all’uscita dei Verdi dalla Giunta di Forlì. Sesto Potere pubblica un ottimo riassunto, che vi consiglio di leggere.

TURRONI (VERDI): “DIMISSIONI MORELLI? CE L’HANNO FATTA PAGARE PER LA VICENDA IPER”

Nel mio intervento io ho fatto notare come il continuo cambiamento delle politiche di mobilità, fatto di passi avanti ed indietro schizofrenici, è esso stesso un freno agli investimenti dei commercianti in centro storico. In questi mesi sono stati introdotti dei cambiamenti che facilitano certamente alcune tipologie di attività. Chi ha investito, o stava decidendo di investire, per allargare lo spazio pubblico occupato, oggi si trova nell’indecisione se proseguire o meno. Qualsiasi cambiamento deve essere duraturo, deve permettere di far capire a chi vuole investire quale sarà il futuro dell’area di fronte all’esercizio: se sarà pedonale avrà tipi di attività diversi dai viali di scorrimento.

Poi ho fatto notare come il primo atto del costituito Partito Democratico sia stato quello di abbandonare un rapporto di fiducia con una forza politica di maggioranza. La terza, dalle elezioni del 2004, che abbandona il nostro Sindaco. Non è un gran bel biglietto da visita per il “nuovo” che avanza. Ed Errani, capogruppo DS, è stato premiato per il suo lavoro: proprio questa settimana diventa capogruppo del PD. Verrebbe da fare qualche battuta sul cambiamento che potrebbero portare dirigenze tutt’altro che vergini nel campo della politica.

Sono sicuro che la base del centro-sinistra, anche al di fuori dell’elettorato Verde, non è tutta in linea con le azioni di questa dirigenza, e spero che ne nascano azioni e mobilitazioni importanti, che partono dal basso. Già il fatto che domani ci siano consiglieri di maggioranza della circoscrizione 1, a prostestare per una politica sulla mobilità seria, la dice lunga sui mal di pancia del partito appena nato (male).

Vedremo cosa ci riserverà il futuro.

Aggiornamento: L’articolo su Romagna Oggi

Ricordando il programma elettorale del Sindaco Nadia Masini

Dal Programma Elettorale del Sindaco Nadia Masini:

Centro Storico

Diminuzione del traffico, sostegno alla rete commerciale e imprenditoriale, alle forme commerciali specializzate (quali le botteghe storiche), adeguamento dell’isola pedonale, viabilità, arredi urbani, sono obiettivi da perseguire con la predisposizione di un organico progetto da realizzarsi tramite uno specifico strumento (quale una agenzia) in tempi certi e con adeguate risorse ad hoc, con un forte coinvolgimento delle forze sociali ed economiche, assicurando altresì l’interdisciplinarietà, sia nella fase di progetto, sia nella fase di esecuzione degli interventi programmati.

E’ determinante, in questo senso, compiere scelte condivise di ampliamento progressivo delle aree riqualificate sotto il profilo ambientale ed urbanistico (isola pedonale, zona a traffico limitato, sistema di trasporto pubblico ecocompatibile e funzionale, arredo urbano riqualificato anche con riferimento agli esercizi commerciali), individuando anche con il sistema imprenditoriale le sinergie possibili e necessarie, sia di natura regolamentare che finanziaria.

Operiamo per una Città più accessibile a tutti, senza barriere architettoniche, capace di progettare i servizi futuri, eliminando vincoli inaccettabili per le persone più disagiate.

Mobilità e Sicurezza Stradale

A Forlì circolano circa 70.000 auto.

Occorre attivare un percorso molto partecipato per costruire un programma che attui una nuova idea della mobilità, coniugando ambiente e sviluppo, che deve essere alla base del nuovo Piano generale del traffico urbano.

In questa cornice, si pongono, ad esempio, le questioni relative alla definizione e al dimensionamento dell’isola pedonale, attraverso una forte sintonia con le aree storico-commerciali, lo sviluppo delle piste ciclabili, il completamento e collegamento di quelle esistenti, il potenziamento del trasporto pubblico, creando corsie preferenziali per consentire puntualità e cadenza sistematica delle corse, parcheggi scambiatori per autobus, utilizzo di mezzi pubblici non inquinanti, in un quadro di forte coordinamento programmatico Comune – Atr – E Bus e nel contesto progettuale di riorganizzazione organica dell’assetto viario urbano ed extra- urbano.

Particolare impegno va posto per la realizzazione di interventi sistematici di educazione stradale, a partire dalle scuole, di rafforzamento e diffusione delle misure di contrasto all’incidentalità e di salvaguardia dei pedoni e dei ciclisti (dai dissuasori della velocità nelle strade ad una adeguata e diffusa segnaletica stradale, oggetto di costante ed efficace manutenzione, allo sviluppo di percorsi sicuri casa-scuola rivolti alle fasce più giovani).

Ogni azione di sostegno e di incentivazione va realizzata anche per favorire la circolazione di mezzi privati non inquinanti.

Per operare questa trasformazione, è indispensabile un forte rapporto tra le istituzioni, i cittadini, le loro rappresentanze, le associazioni dei commercianti e degli artigiani.

Per chi volesse rileggerselo tutto, eccone una copia (purtroppo non è più disponibile in rete, se non nel sito dei Verdi):
Programma Elettorale Sindaco Nadia Masini 2004

Finanziaria: la dichiarazione di voto di Ripamonti per la Sinistra

Natale Ripamonti, senatore dei Verdi, ha fatto la dichiarazione di voto per la Finanziaria a nome di tutta la Sinistra (Verdi, PCDI, PRC e Sinistra Democratica). Ha parlato di finanziaria che farà bene al paese.
Vi allego tutta la dichiarazione di voto, ed il comunicato stampa.

UNA FINANZIARIA CHE FARA’ BENE AL PAESE. LA SINISTRA PARLA UNITA. RIPAMONTI, SPALLATA FALLITA. E’ una manovra ”di equita’, di sviluppo, di tagli significativi ai costi della politica”. Lo sottolinea nella dichiarazione di voto il senatore dei Verdi Natale Ripamonti che in Aula parla non solo a nome del suo gruppo ma anche per Pdci, Prc e Sinistra democratica. ”Dopo la Finanziaria si apre una nuova stagione politica – ha detto Ripamonti – perche’ la spallata e’ fallita”. ”La destra ha parlato di Finanziaria di spesa e invece il dato clamoroso di questa manovra – ha sottolineato ancora Ripamonti – e’ che si interviene in modo importante sui costi della politica come mai si era fatto nella storia degli ultimi anni”. Il senatore sottolinea anche che al Senato ”la manovra e’ stata ulteriormente migliorata e che questa maggioranza sta ritrovando la sua coesione interna”. Ripamonti ha poi ricordato come l’opposizione abbia piu’ volte detto che sarebbe stato meglio andare ad esercizio provvisorio. ”La destra deve dire al paese che cosa significa esercizio provvisorio: significa – ha evidenziato – non garantire la quattordicesima mensilita’ per le pensioni basse, significa che non c’e’ piu’ la detrazione dell’Ici, che non ci sono gli sconti per gli affitti, che non c’e la riduzione fiscale per le imprese, che torna la scalone Maroni per le pensioni, che non c’e’ la norma per le energie rinnovabili e che non c’e’ la riduzione dei costi della politica. Queste sono le cose che debbono essere dette al Paese. Penso invece che il Paese sia d’accordo con noi. E’ una Finanziaria giusta che fara’ bene al Paese”. leggi il testo della dichiarazione di voto;

Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2008)

dichiarazione di voto

RIPAMONTI (IU-Verdi-Com). Signor Presidente, sono onorato di svolgere la dichiarazione di voto a nome dei senatori di Insieme con l’Unione-Verdi-Comunisti italiani, di Rifondazione Comunista e della Sinistra Democratica. Credo ci saranno altri passaggi nelle prossime settimane e nei prossimi mesi a dimostrazione che è avviato un percorso ed un processo importante non solo per le forze che vi partecipano, ma anche per tutto il sistema politico italiano.

È questa una buona occasione per votare una buona finanziaria. La scommessa della politica economica del Governo è di tenere insieme il risanamento, l’equità e lo sviluppo. Voglio ricordare, signor Presidente, un aspetto di cui non si parla più, di cui probabilmente anche noi ci siamo dimenticati: questa è una finanziaria nella quale non c’è una manovra correttiva, a dimostrazione che i conti pubblici sono a posto e soprattutto che è nella volontà del Governo e della maggioranza di non mettere le mani nelle tasche degli italiani. (Applausi dai Gruppi IU-Verdi-Com, RC-SE e SDSE).

Vedete, la destra ha parlato di manovra di spesa: è invece una manovra di equità, indirizzata soprattutto verso i settori sociali più deboli; una manovra di sviluppo per far crescere il Paese attraverso il sostegno alle imprese e soprattutto per aumentare la capacità di spesa dei settori sociali più deboli, che poi incidono maggiormente sull’aumento dei consumi se hanno qualche soldo in più in tasca.

Ripeto, la destra ha parlato di finanziaria di spesa, invece il dato più clamoroso è che si aggrediscono in modo significativo i costi della politica. Voglio ringraziare, a nome di tutti, il senatore Villone, che ha posto con più forza, attraverso i suoi emendamenti questo tema. (Applausi dai Gruppi IU-Verdi-Com, RC-SE e SDSE). Si tratta di interventi rilevanti come mai si sono realizzati nella storia di questi anni, salvaguardando la partecipazione dal basso, cioè i costi della democrazia, e intervenendo invece in alto sui costi relativi ai parlamentari, sulla composizione del Governo, sugli stipendi altissimi dei dirigenti pubblici, sulla soppressione degli enti inutili, sul riordino degli enti intermedi tra i Comuni e le Province.

È una finanziaria popolare e indirizzata alla sostenibilità, come chiave di uno sviluppo sano, equo, sostenibile e duraturo. In prima lettura, altro dato significativo, l’abbiamo ulteriormente migliorata rispetto alla proposta iniziale, a dimostrazione – io credo – che questa maggioranza sta ritrovando la sua coesione interna, la sua unità, la consapevolezza della sfida alla quale tutti siamo chiamati.

Voglio ricordarne alcuni passaggi. Per il 2008 si prevede un intervento sul fiscal drag a favore dei lavoratori dipendenti. Le maggiori entrate, il cosiddetto tesoretto, del quale si è parlato in queste settimane, è destinato alla riduzione della pressione fiscale per i lavoratori dipendenti.

Si prevede l’abolizione del ticket (10 euro) sulla diagnostica, per un costo di 834 milioni di euro. Abbiamo trovato una copertura solida, una copertura che funziona. Non capisco perché ci sia stata questa opposizione da parte della destra nei confronti di una misura simile. Non si capisce perché la destra abbia impostato una campagna contro questa iniziativa, che credo vada invece incontro ad un’esigenza del nostro Paese.

Si prevede la stabilizzazione dei precari nella pubblica amministrazione. Non è, come si è detto in queste settimane, un regalo a chi entra nella pubblica amministrazione grazie a favori politici. È un atto di giustizia nei confronti di chi, per anni, ha prestato la propria opera, garantendo il funzionamento di uffici e di servizi, assicurando competenze e professionalità.

Si prevede la riforma complessiva, voglio ricordarlo, perché è un altro aspetto importante, del sistema degli incentivi per lo sviluppo delle fonti rinnovabili. L’Italia si mette al pari con l’Europa. L’Italia si avvia su una strada virtuosa e sostenibile che va vista insieme all’eliminazione dei CIP 6, cioè di quegli incentivi che venivano assegnati agli inceneritori per bruciare schifezze e che venivano pagatidai cittadini, attraverso la bolletta elettrica. Uno scandalo che abbiamo cancellato e ora sono finalmente disponibili 600 milioni di euro l’anno per le fonti rinnovabili. Inoltre, c’è la possibilità di avere tariffe più basse per i consumatori.

Abbiamo poi istituito il fondo per l’uranio impoverito, per garantire il riconoscimento al personale militare e civile e gli indennizzi per coloro che si sono ammalati per il contatto con queste sostanze che provocano cancro e infermità. Il fondo è destinato anche alla bonifica dei siti contaminati, come poligoni e mezzi navali utilizzati per il trasporto di questi materiali nocivi per la salute.

Credo siano passaggi importanti, che però dobbiamo confrontare con le proposte che abbiamo sentito in queste settimane, durante l’esame della finanziaria, da parte dell’opposizione, da parte della destra. L’opposizione, bisogna dirlo chiaramente, ha detto che sarebbe stato meglio non far niente, non approvare la finanziaria e andare all’esercizio provvisorio. C’è stata un’intervista autorevole sul “Corriere della sera” dell’ex ministro Tremonti, che ha detto che per l’Italia sarebbe stato meglio andare all’esercizio provvisorio. Lasciamo perdere l’esposizione negativa che potrebbe avere il nostro Paese sui mercati internazionali se noi dovessimo compiere realmente una scelta di questo tipo, ma la destra dovrebbe dire, non soltanto a quest’Aula, ma anche al Paese, cosa significa esercizio provvisorio, cosa significa non approvare questa finanziaria.

Ebbene, significa non garantire la quattordicesima mensilità per le pensioni basse. Significa che non c’è più la detrazione dell’ICI. Significa che non ci sono più i contributi per gli affittuari. Significa che si ritorna allo scalone Maroni il 1° gennaio 2008 e si introduce la pensione a sessant’anni.

Questo significa l’esercizio provvisorio. Significa che non c’è la riduzione della pressione fiscale per le imprese. Significa che non c’è la riduzione dei costi della politica. Significa che non c’è più il fondo di garanzia per chi ha contratto un affitto e lo vede crescere per l’aumento dei tassi di interesse. Questo è ciò che occorre dire al Paese. Se si dicono queste cose al Paese, il Paese capisce la nostra politica, quella attuata da questa maggioranza e da questo Governo. (Applausi dal Gruppo IU-Verdi-Com).

Penso che il Paese sia d’accordo con noi. Questa è una finanziaria giusta che farà bene al Paese. Il nostro è un voto convinto, è uno stimolo al Governo ad andare avanti, perché abbia come riferimento il suo programma e la sua maggioranza. Il Governo non si faccia distrarre dalle maggioranze di nuovo conio o da chi ritiene di essere autosufficiente.

La verità è che dopo la finanziaria si apre una nuova stagione politica, per il centro-sinistra certamente, ma anche per il centro-destra. La spallata è fallita, la campagna acquisti dei senatori è più complicata del previsto e allora c’è stata una reazione – concedetemelo – quasi rabbiosa da parte di Forza Italia. Forza Italia, in particolare, ha drammatizzato lo scontro per tenere viva l’attenzione sulla sua raccolta di firme per votare subito. Se c’è un voto da dare subito è il voto su questa finanziaria perché questo è il nostro impegno per il Paese e il centro-destra deve ridiscutere le modalità e le strategie della sua opposizione e la sua leadership.

Questa è la nuova stagione politica che si apre. Noi siamo pronti, per questo votiamo la finanziaria e diciamo al Governo di andare avanti. (Applausi dai Gruppi IU-Verdi-Com, RC-SE, SDSE, Ulivo e Aut. Congratulazioni).

Vittoria sulla class action: è passata l’introduzione al Senato!

Forza Italia e l’opposizione ce l’hanno messa tutta, ma la proposta di introduzione della class-action è passata al Senato!

Sì all’introduzione della class action in Italia. Una norma così importante che passa per un errore del senatore di Forza Italia Roberto Antonione. Il via libera dell’aula di Palazzo Madama arriva dopo una discussione animatissima con 158 sì, 40 no e 116 astenuti.
Sì all’introduzione della class action in Italia – Il Sole 24 ORE

Software libero e pubblica amministrazione

Su questo tema sono stati pubblicati due interventi interessanti che voglio segnalarvi. Il primo è il video streaming della conferenza “Politica, management e sviluppo del Software libero” svoltasi a Bologna il 22 settembre 2007 all’interno del Master in Tecnologie del Software Libero ed Open Source (grazie al FoLUG per la Segnalazione).
Il secondo è l’intervento sulla diffidenza della Pubblica Amministrazione nei confronti del Software Libero. (grazie a Simone Brunozzi per la Segnalazione).

Torna su