Month: Gennaio 2007

Skype non è un software libero

Questo articolo sul Sole 24 Ore per me è come un segnale. Tempo fa, quando scrissi che passare ad un software voip con protocolli non liberi sarebbe stato rischioso, sembrava una sciocchezza. Skype è gratis, che problemi potrei avere?
In realtà senza uno standard aperto che permetta a tutti di fare il proprio telefono virtuale, l’uso del VOIP crea le basi per un altro monopolio del tutto inutile ed evitabile. Non mi interessa sapere se oggi si spenderà di più o di meno, in questo momento: l’argomento importante è che esiste una unica ditta che fa i prezzi.

Se oggi è ancora conveniente, perché la concorrenza non ha ancora determinato una posizione monopolistica (anche se la tendenza c’è), domani potrebbe non esserlo, e trasformare tutti i nostri telefoni skype in telefoni XXX sarà impossibile. Tutti avranno Skype e per liberarcene dovremo comunque abituarci ad avere più programmi installati sul pc ed avere due o più telefoni VOIP.

Skype potrebbe introdurre costi anche per le chiamate da pc a pc, ad esempio, e gli utenti non potrebbero fare nulla per evitarlo.

Le alternative esistono già ora: una per tutte wengo, che ha più o meno le stesse funzionalità di Skype.

Questo dimostra tutte l’importanza della differenza tra un software libero ed un software gratis. Con il software libero chiunque può crearsi un software compatibile ed andare sul mercato in concorrenza permettendo l’assoluta compatibilità.

I software gratuiti lo sono finché lo decide il produttore: dopo si è obbligati a seguire forzatamente ogni sua scelta commerciale.

Approfondimenti:
Cosa non è Software libero
OpenWengo
Skype, il telefono usb, jabber e VOIP

Bush chiede di ridurre i consumi del petrolio

Bush: “Vulnerabili a causa del petrolio” in Iraq vietato fallire, terribili le conseguenze – esteri – Repubblica.it

Se Bush afferma che è “nostro vitale interesse diversificare i rifornimenti energetici dell’America e la via maestra è quella della tecnologia”, significa che il problema dell’approvvigionamento del petrolio non solo è reale, ma viene ammesso anche da chi ha interessi economici e politici ad affermare il contrario.
Nonostante Bush dia la colpa ai “terroristi” che potrebbero mettere in crisi i rifornimenti, e non ammetta le prove del picco di produzione del petrolio, come invece l’associazione ASPO denuncia da anni, questo è forse un segnale storico, le cui ripercussioni potrebbero essere importanti, a partire dalla borsa. “Ampio spazio al problema dell’energia dunque, per cui Bush ha proposto un piano per ridurre del venti per cento il consumo di benzina nel giro di dieci anni.”

Dieci anni sono tanti, Bush.

ORDINE DEL GIORNO Sul Piano Energetico Ambientale Comunale di Forlì

– Vista la delibera in adozione sul PIANO ENERGETICO AMBIENTALE COMUNALE ed in particolare il contenuto della scheda relativa alla promozione della diffusione di impianti solari termici negli edifici;

IL CONSIGLIO COMUNALE IMPEGNA

– la II^ Commissione a discutere dell’attuazione del Piano Energetico Ambientale anche attraverso l’adeguamento di tutti i regolamenti coinvolti, a partire dal regolamento edilizio;

SOLLECITA L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE
– a promuovere sul territorio investimenti volti ad incrementare il risparmio energetico pubblico e privato, anche attraverso accordi con le banche ed i privati per la concessione di finanziamenti agevolati finalizzati agli adeguamenti strutturali degli edifici;

– a partecipare all’iniziativa “mi illumino di meno” promossa dalla trasmissione radiofonica CATERPILLAR (RADIO 2), dal Ministero dell’Ambiente e da quello delle Attività Produttive, riducendo a scopo dimostrativo i consumi energetici del COMUNE nella giornata del 16 Febbraio e promuovendo le azioni utili allo scopo sul territorio.

Firmato

Alessandro Ronchi (Gruppo Verdi, primo firmatario).

L’ordine del giorno è stato votato da tutta la maggioranza.

Raccolta differenziata porta a porta anche a Forlì

Fausto Pardolesi, presidente della circoscrizione 4, ha fatto un ottimo lavoro ottenendo il consenso di tutta la circoscrizione, maggioranza ed opposizione d’accordo, sull’estensione della raccolta differenziata porta a porta anche nel territorio della circoscrizione.

L’ordine del giorno verrà votato nel Consiglio di Circoscrizione del 25 Gennaio.

L’articolo dalla rassegna stampa di domenica sull’argomento:
Raccolta porta a porta nella Circoscrizione 4 del Comune di Forlì

Il testo dell’ordine del giorno è il seguente:

ORDINE DEL GIORNO A FAVORE DELL’AVVIO NEL TERRRITORIO DELLA CIRCOSCRIZIONE 4 DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA PORTA A PORTA

IL CONSIGLIO CIRCOSCRIZIONE N° 4

CONSIDERATO:

– che la riduzione delle quantità di rifiuti, il riciclo delle materie, il riutilizzo di oggetti, sono prioritari rispetto ad ogni altro strumento in tema di politiche di gestione dei rifiuti;
che gli esiti dei primi mesi della sperimentazione della raccolta differenziata nel territorio del Comune di Forlimpopoli, a noi contiguo, vanno oltre le più ottimistiche previsioni, superando il 70% di raccolta;

– che è indispensabile che ogni comunità locale riduca le emissioni in atmosfera, allo scopo di prevenire irreversibili mutamenti climatici e guasti dell’ambiente;

– che questi anni di confronto ed approfondimenti la sensibilità dei cittadini del nostro territorio in tema di gestione dei rifiuti è cresciuta;

CHIEDE

– alle Amministrazioni Provinciale e Comunale, e ad ATO di avviare entro il 2007 la raccolta differenziata porta a porta sul territorio della Circoscrizione n°4, partendo da alcuni singoli Quartieri pilota per estenderla all’intera Circoscrizione, e

SUGGERISCE

– che tale procedura di raccolta sia accompagnata dalle seguenti modalità di attuazione:
1.istituzione di una commissione di verifica partecipata dai rappresentanti dei cittadini, delle associazioni, delle parti sociali, delle Amministrazioni;
2.predisposizione di opportuni strumenti che rilevino le tipologie e relative quantità di rifiuti raccolti, e consentano di determinare i conferimenti al riciclo-riuso delle diverse tipologie di materie raccolte;
3.controllo delle procedure di affidamento del servizio e della struttura del rapporto fra gestore e subappaltatori.
4.fornitura di composter per il recupero in giardino o orto privato dell’organico ecc;
5.applicazione di tariffe puntuali personalizzate che mirino a premiare la minor quantità di indifferenziato

Certi che la proposta avanzata potrà trovare accoglimento nei programmi dell’esecutore del servizio, al fine di rispettare le imposizioni di legge che vorrebbero già raggiunta la quota del 50% differenziato e le indicazioni dei programmi politici della maggioranza che indicava in tale quota l’obbiettivo ancor lontano della legislatura delle Amministrazioni locali.
Si mette a disposizione l’articolata rete dei comitati di quartiere e delle sedi circoscrizionali per avviare un processo di informazione e di partecipazione.

RITIENE CHE I RISULTATI CONSEGUIBILI SIANO I SEGUENTI:

a)diminuzione delle quantità di rifiuto prodotte in generale,
b)diminuzione dei quantitativi di rifiuti da avviare a discarica e a incenerimento,
c) riduzione dei quantitativi di inquinanti immessi in atmosfera
d)riduzione dei cassonetti nelle strade e nelle piazze
e)sviluppo di aziende nel campo del riuso e del riciclo di materie,
f)coinvolgimento dei cittadini nell’ attuazione di politiche innovative,

FA CONTO che la proposta qui avanzata possa trovare accoglimento nei programmi dell’esecutore del servizio al fine di rispettare le imposizioni di legge, che vorrebbero già raggiunta la quota del 50% differenziato e il rispetto del programma politico della maggioranza che indica in tale quota l’obiettivo da raggiungere in questa legislatura dalle Amministrazioni Locali.

Ritenendola utile per avviare un processo di informazione e di partecipazione dell’intera cittadinanza, METTE a disposizione l’articolata rete dei Comitati di Quartiere e delle Sedi Circoscrizionali.

AGGIORNAMENTO: visti i commenti, aggiungo il documento di Federambiente sulla raccolta differenziata. Federambiente è l’associazione delle aziende che gestiscono i rifiuti, quelle che solitamente spingono verso gli inceneritori, quindi non si tratta delle posizioni delle associazioni ambientaliste:
Sintesi documento Federambiente sulla raccolta differenziata

Guardate il grafico che ho preso dal documento:
analisi-costi-porta-a-porta-vs-cassonetti-stradali.png
al superamento del 40% di raccolta differenziata (a Forlimpopoli sono al 70%) si ha un risparmio nei costi di smaltimento dei rifiuti, senza contare i benefici per la salute e l’ambiente.

D’altra parte basta fare un ragionamento ovvio: chi gestisce i rifiuti guadagna con la spesa dei cittadini. Se fosse vero che la raccolta porta a porta ha costi maggiori, il gestore punterebbe a far approvare il porta a porta con le motivazioni ambientali e sanitarie. Siccome questo non accade, è chiaro che le dichiarazioni sui costi sono quantomeno da verificare!

Piano Energetico Ambientale Comunale

Il Consiglio Comunale di Forlì ieri ha votato l’adozione del Piano Energetico Ambientale Comunale. Siamo in anticipo rispetto alla Regione, che non ha ancora approvato il suo piano energetico, ma questo a mio parere è un bene perché permette di avviare da subito azioni per il risparmio energetico. Il risparmio energetico, infatti, è il punto chiave di questo piano che contiene azioni per la riduzione dei consumi nelle case, negli edifici comunali, nei trasporti, nell’industria.

Per ogni settore sono stati valutate le linee strategiche: per esempio per quanto riguarda il civile sono interessanti la cogenerazione da piccoli impianti e l’adeguamento alla Direttiva Europea 2002/91/CE, relativa al rendimento energetico e alla certificazione energetica nell’edilizia, che prevede una riduzione dei consumi di circa il 50% rispetto a queli rilevati come consumi medi (passando dai circa 160 kWh/m2anno, che è il consumo energetico medio attuale, a circa 70-80 kWh/m2 anno).

Poiché senza l’adeguamento di tutti i regolamenti comunali a queste linee strategiche il piano rimarrebbe un libro dei sogni, tra l’altro non troppo ambizioso, ho scritto e proposto un ordine del giorno che impegna la seconda commissione a discutere dell’adeguamento dei nostri regolamenti, a partire da quello edilizio al P.E.A.C.
Oltre a questo l’ordine del giorno sollecita l’amministrazione a promuovere sul territorio gli investimenti sul risparmio energetico, anche attraverso accordi con banche e privati, ed ad aderire alla manifestazione internazionale sul risparmio energetico, “Mi illumino di Meno”.

Il P.E.A.C. è poco ambizioso, a mio parere, perché a fronte di tutti gli interventi si prevede comunque un aumento della popolazione residente e quindi il bilancio delle emissioni rimane sostanzialmente invariato. C’è da dire, però, che le analisi del Piano non contengono nessun riferimento al picco di produzione del petrolio ed all’aumento dei costi dei combustibili fossili (petrolio, ma anche gas naturale), che è possibile prevedere nei prossimi anni, quindi non contiene tutti gli interventi spontanei che converrebbe già mettere in atto senza nessun incentivo comunale o nazionale. L’aumento dei prezzi porterà sicuramente ad una maggiore attenzione ai consumi, con gli effetti positivi del risparmio su questo settore.

Nel mio intervento, che diversi consiglieri anche di opposizione hanno citato complimentandosi per la passione e le competenze che esprimeva, ho parlato di risparmio energetico come prima fonte di energia dalla quale attingere: a fronte di investimenti inferiori rispetto alle altre fonti, permette un recupero di energia a parità di risultati superiore a tutte le altre fonti fossili e rinnovabili.

Ho parlato della necessità di avere sul territorio di un soggetto che promuova veramente il risparmio energetico, fonte di guadagni per le imprese locali. AGESS è l’agenzia per la promozione delle energie rinnovabili e potrebbe per statuto compiere questo ruolo, ma la sua composizione sociale a mio parere glielo impedisce: 44% circa della Provincia di Forlì-Cesena, 22% Hera, 7% Romagna Acque, 1,2% CNA, etc.

Che interesse avrebbe Hera nel far risparmiare ai cittadini il metano per il riscaldamento, visto che è lei che gestisce questo servizio e guadagna non da costi fissi, ma da una percentuale fissa sui metri cubi venduti? Hera promuove solo il teleriscaldamento con grossi impianti, che è tra l’altro meno vantaggioso in termini di impatto ambientale di quelli più piccoli dedicati a singoli agglomerati di case e condomini.

Gli iscritti della CNA, ed in particolare quelli dell’unione installatori (elettricisti, idraulici, etc), invece, avrebbero tutto l’interesse alla promozione di corsi di formazione e pubblicità sul risparmio energetico, per un conto assai banale: sul nostro territorio non abbiamo nè petrolio nè gas naturale. Ogni euro risparmiato in combustibili fossili si può investire sul lavoro locale, e basta pensare alle 320’000 tonnellate di petrolio equivalente consumato ogni anno dal nostro Comune per capire su quale miniera d’oro siamo seduti!

In conclusione il Piano Energetico Ambientale Comunale è positivo e concreto: contiene azioni importanti che vanno attivate subito, e spero che i lavori procedano alla svelta. Ci sono 60 giorni di tempo per proporre eventuali osservazioni, prima della sua approvazione, quindi invito tutti i cittadini interessati a farsi avanti per fare proposte concrete.

Questi sono i documenti del Piano:
Piano Energetico Ambientale Comunale di Forlì – Completo
Piano Energetico Ambientale Comunale di Forlì – Sintesi
Valutazione di Sostenibilità Ambientale e Territoriale del Piano Energetico Ambientale

Mentre questo è l’ordine del giorno approvato dal Consiglio, del quale sono primo firmatario:
Ordine del Giorno sul Piano Energetico Ambientale Comunale di Forlì

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