Month: Agosto 2010

Questa volta ha ragione D’Alema

Se cambiassimo la legge elettorale porcata con un sistema uninominale, i cittadini non tornerebbero affatto ad avere una scelta. Non verrebbero ripristinate le preferenze, e saremmo obbligati a scegliere in una scheda tra solo 2 nomi. Bisogna sapere di cosa si parla, soprattutto quando si urla e si spediscono appelli in rete.

Nei sistemi uninominali per ogni collegio c’è un solo vincitore. Cosa significa? Significa che, allo stato attuale, per ogni collegio voteremmo o uno del centrodestra o uno del centrosinistra. Questo sistema tende naturalmente, se non obbliga, al bipartitismo. Non a caso è adottato in Francia, in Gran Bretagna e negli Stati Uniti.

Se questa legge è una porcata, il sistema elettorale USA non è certo un obiettivo democratico.

Io preferisco un sistema proporzionale, dove ogni forza presenta le sue idee ed i governi sono fatti da coalizioni formate da gruppi politici che non sono obbligati ad unirsi, ma decidono di coalizzarsi per un programma comune.

Prima di farvi un’idea, vi consiglio comunque di approfondire la questione, perché mi pare che in giro si stia parlando un po’ troppo senza cognizione.

Se D’Alema oggi parla di sistema elettorale tedesco non nasconde di farlo per coalizzarsi con l’UDC, ma ciò non toglie che abbia – questa volta – ragione.

Una persona più uguale degli altri

Il progetto mediatico di distruzione di Fini è quantomeno interessante, nella sua volgarità.
Portato avanti dai suoi colleghi di partito ed attuale maggioranza, cosa vogliono dimostrare?
Che una delle più alte cariche dello Stato ed il secondo dirigente del PDL non è una persona onesta?
E se fosse vero, vorrebbero farci credere che ha perso la sua verginità, precedentemente intatta, solamente dopo i disaccordi con Berlusconi?
E tutti questi scoop non dovevano comunque venire fuori prima, invece che rimanere chiusi in un cassetto, pronti ad essere minacciati e pubblicati una volta rotto il rapporto politico?

Il messaggio che vogliono trasmettere è uno solo, sempre lo stesso, dalla presa facile: “sono tutti uguali”.
Purtroppo abbiamo ormai assimilato che esiste una persona più uguale degli altri, che mette tutto il suo impegno politico per annullare con la legge i propri processi in corso. L’abbiamo talmente metabolizzato che non è più una notizia, non è più uno scandalo e non interessa quasi più.

Però l’inseguimento dei suoi alfieri mediatici risulta, in questo contesto, piuttosto patetico.
Farebbe ridere, se fosse un film.

I boicottaggi altrui

Ho letto questo lungo ed interessante post dei Wu Ming sul loro rapporto con Einaudi.
Mi sento di dar loro ragione, soprattutto quando dicono che c’è in giro troppa gente che si entusiasma per i boicottaggi altrui, che permettono di farsi belli evitando danni personali.

Il 99% di questi che criticano non perderebbe nemmeno un centesimo ed un secondo del proprio tempo, o prenderebbe un qualsiasi rischio sul proprio lavoro. Però si scandalizzano facilmente sulle scelte più o meno coerenti degli altri.

Tra l’altro loro sono riusciti a cambiare qualcosa di importante, con qualche bell’esempio purtroppo poco seguito: da anni i loro testi sono scaricabili anche gratuitamente (pure le novità!), sono stampati in carta totalmente riciclata, scrivono collettivamente.

Loro di fatto già sono riusciti ad ottenere che propri lettori abbiano la libertà di boicottare l’editore, stampandosi personalmente i testi: non è da tutti e non è affatto poco.

Fossero questi gli avversari…

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