Year: 2016

Avete controllato i vostri contributi?

Non so se lo avete mai fatto, ma vi consiglio caldamente, ogni tanto, di controllare la vostra posizione previdenziale.

La nostra pensione sarà un grosso problema nel caso in cui le aziende per le quali lavoriamo oggi non versano i contributi.

Verificare è semplice: occorre andare sul sito dell’INPS e registrarsi (se non lo avete già fatto), e controllare l’estratto conto contributivo: https://serviziweb2.inps.it/ESCO/EscoPortali?S=S.

Vedetelo un po’ come il conto corrente della pensione futura. Controllate ogni tanto che non ci siano buchi in periodi nei quali invece avete lavorato.

Nome in codice – Codenames

Oggi vi parlo di un bel gioco da tavolo. E’ molto semplice, ma molto divertente. Qualche sera fa ci ha fatto piangere dalle risate.

codenames-boardgame

Si tratta di “Nome in Codice“, in inglese Codenames.
Il funzionamento è molto semplice: due squadre hanno ciascuna un leader, che deve comunicare segretamente agli altri quali sono gli agenti segreti (carte) del loro team. Ogni agente (carta) ha assegnato un nome in codice, una parola di uso comune.
Lo scopo del leader è quello di far indovinare alla propria squadra uno o più agenti alla volta, tramite una sola parola ed un numero. Ovviamente per vincere bisogna essere più veloci dell’altro team, quindi lo sforzo divertente è quello di beccare la parola giusta per far indovinare nello stesso turno più di un agente segreto.

Un esempio: se ne tavolo ci saranno due parole “banana” e “mela”, corrispondenti ad altrettanti carte da far indovinare, il leader potrà dire “frutta 2”, per dare l’indizio che 2 parole sono correlate alla frutta.
Fin qui tutto facile, ma se sul tavolo c’è la parola “fragola” dell’altra squadra, il compito è più difficile, perché bisogna evitarla per non perdere il turno ed avvantaggiare gli altri.

Ad aggiungere difficoltà al compito, c’è un assassino da non nominare assolutamente: se la fragola è il killer, avrete perso la partita non appena i vostri compagni di squadra lo nomineranno.

La rigiocabilità quasi infinita perché ogni volta si mescolano carte e mappa degli agenti segreti.

Ve lo consiglio caldamente: si spiega in 2 minuti, costa poco e vi verrà voglia di fare una partita dietro l’altra, cambiando le squadre ed i leader a turno.
Non a caso sul grande sito dei giochi da tavolo è il primo in assoluto tra i partygame ed il 19° tra tutti i giochi di sempre.


L’errore dei 5 stelle sulle unioni civili

A mio parere i 5 stelle hanno perso un’ottima occasione, con le unioni civili. Stavano infatti comportandosi perfettamente in linea con quanto dichiarato: no ad alleanze di Governo ma sì ad accordi su singoli temi.
Tra l’altro su questo tema stavano anche facendo emergere le divergenze tra PD ed Alfano, facendo scricchiolare l’alleanza ed ottenendo un risultato politico doppio.

Su questo tema c’era una condivisione trasversale, ed avrebbero fatto bene a portarla avanti fino in fondo, senza calcoli politici di convenienza o paure di essere avvicinati al PD nell’asse politico.

Il Canguro altro non era che un emendamento che si opponeva a modifiche strumentali della legge. Non si trattava di uno strumento antidemocratico, perché non era un colpo mano del Governo per impedire la discussione, ma uno strumento necessario per superare l’ostruzionismo e permettere infine che dopo tanta discussione questa norma andasse in porto.

Prima con il Post di Grillo che lasciava libertà di coscienza e poi dicendo no al canguro, hanno rinvigorito Alfano ed i “cattodem”, in assoluta minoranza in Parlamento ed in assoluta opposizione alla volontà popolare su questo tema.

Ma soprattutto queste considerazioni politiche hanno fatto perdere al movimento la bussola iniziale:
Non hanno guardato dentro la proposta , come promesso, ma hanno cercato malamente di fare uno sgambetto al PD, finendo invece per rafforzare l’alleanza di Governo.

Mi spiace, veramente, perché questa volta stavo tifando per loro.

Quattordici ore di lavoro, lascio?

La nuova pubblicità di Conad, sul socio che invece di uscire dal lavoro alle 19 fa aspettare la moglie nel parcheggio fino alle 21, mi infastidisce parecchio.

Perché vorrebbe comunicarci la disponibilità e l’attenzione del lavoratore per il proprio mestiere, ma non fa che ricordare che oggi si lavora di norma fuori dal proprio orario.

Non è più una eccezione, ed il 40% di part time dei nuovi contratti a tempo indeterminato del 2015 sta a dimostrarcelo. Quanti di questi invece di lavorare metà giornata fanno comunque sera?

Se è normale oggi chiedere disponibilità e flessibilità in caso di necessità ed urgenze, ci troviamo di fronte ad una eccezione diventata regola.

Tante persone vengono costrette a rimanere tutti i giorni oltre quando concordato nel contratto. Senza copertura assicurativa, previdenziale, costretti ad accantonare tutto il resto sotto la minaccia di un licenziamento.

Così fanno tutti, e si viene obbligati.

Quindi no, il socio che lascia la moglie ad aspettare due ore nel parcheggio non è affatto un messaggio positivo. Mi racconta che l’azienda non riesce ad organizzarsi per evitare questa necessità, mi comunica che la vita viene dopo il lavoro (mentre questo dovrebbe farne parte non totalizzante), e mi lascia pure il messaggio sessista dell’uomo che lavora contro la donna che si sacrifica ed aspetta.

Torna su