Giustizia

Curare è meglio che prevenire

Oggi è un giorno triste, a causa della tragedia di Messina.
Per rendere giustizia alle vittime ed a chi ha perso tutto dobbiamo però ricordare.

Per esempio che a causa della manovra demagogica di pochi mesi fa che ha tolto l’ICI ai più ricchi il Governo ha tagliato milioni di euro dedicati alla protezione contro terremoti e dissesto idrogeologico.

-4,5 milioni di euro destinati da Prodi al monitoraggio antisismico, -240 milioni alla difesa del suolo , -151 milioni di euro dedicati alla prevenzione e difesa del suolo per la Calabria e la Sicilia, -22,8 milioni tolti dalla Gelmini dall’adeguamento antisismico delle scuole.

Questo per ricordare che questa tragedia è anche un po’ colpa nostra.
Noi che preferiamo curare invece che prevenire.
Cementificare in posizioni pericolose piuttosto che pianificare.
Ricostruire piangendo piuttosto che anticipare.

Minacciare il presidente della Camera

Feltri minaccia Fini:

“… ricordi anche che delegare i magistrati a far giustizia politica è un rischio. Specialmente se le inchieste giudiziarie si basano sui teoremi. Perché oggi tocca al premier, domani potrebbe toccare al presidente della Camera. E’ sufficiente – per dire – ripescare un fascicolo del 2000 su faccende a luci rosse riguardanti personaggi di Alleanza Nazionale per montare uno scandalo. Meglio non svegliare il can che dorme”.

Bel modo di lavorare: per gli alleati nasconde quello che ha in mano, contro chi non lo è pubblica tutto, nel mezzo inserisce qualche minaccia.

Stefano Montanari ed i dubbi sulla storia del microscopio elettronico

Molti di voi conosceranno la storia della raccolta di fondi, partita grazie a Beppe Grillo, per l’acquisto di un microscopio elettronico che permettesse a Stefano Montanari e sua moglie, la dottoressa Gatti, di fare ricerche sulle nanoparticelle.

Pare, da un articolo scritto su “Il Ponente”, che Montanari abbia millantato false referenze, spacciandosi per “consulente del progetto Nanopathology” della CE, cosa smentita dall’ufficio stampa della stessa CE.

Pare che il microscopio in questi anni sia stato utilizzato a scopo di lucro dalla società di Montanari e moglie, e che il primo microscopio (quello che era stato tolto dalle sue mani perché persona scomoda ai potenti) sia in realtà ancora in uso alla dottoressa Gatti per le sue ricerche.

L’unica cosa che era stata loro vietata era l’uso privato di questo bene dell’università.

Una serie di circostanze che hanno portato la Onlus Carlo Bortolani, che ha raccolto i fondi per l’acquisto del 2° microscopio, a donare lo strumento all’università di Urbino e pare anche a preparare una denuncia nei confronti di Stefano Montanari.

La Onlus scrive sul proprio sito:

Non ci stupiscono le reazioni e illazioni del dott. Montanari nei confronti della decisione della nostra Onlus di allargare la ricerca, ma a noi ciò che preme è il rispetto della legge e dei benefattori, i risultati scientifici e quindi la salute dei cittadini, non i bilanci di una società a scopo di lucro quale è la Nanodiagnostics srl dei dottori Montanari e Gatti.

E’ evidente che falsità e ulteriori illazioni ci vedranno costretti a difendere la nostra immagine e onorabilità nelle dovute sedi legali”.

Se queste accuse si dimostrassero fondate, dovranno essere d’insegnamento per tutti coloro che hanno strumentalizzato e venerato la sua figura di paladino della giustizia in questi anni.

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