Mobilità elettrica

ASPO-Italia: Mezzo centesimo al chilometro

Ugo Bardi, presidente di ASPO Italia, ha fatto una analisi dei suoi consumi con il suo motorino elettrico (che è identico al mio per modello e colore).

Scopre così che di energia spende mezzo centesimo di euro al chilometro, più un paio di centesimi per il costo delle batterie. Circa un decimo rispetto ai motorini normali ed una infinità meno delle automobili.

ASPO-Italia: Mezzo centesimo al chilometro

Eurozev: trasformare una vecchia 500 in veicolo elettrico

Il mitico Pietro Cambi è riuscito a trovare di nuovo spazio sul sito di Repubblica.it con il suo progetto di trasformazione di una vecchia 500 in una auto elettrica a zero emissioni.
Il retrofit elettrico, questo il nome dell’operazione, permetterebbe di riciclare un numero elevato di vetture e traformare un parco veicolare da rottamare in perfetti strumenti di mobilità cittadina.

Purtroppo la legge italiana ancora non consente l’immatricolazione, se non con un passaggio attraverso il TUV e la Germania, e l’emendamento a firma dei Verdi non è passato in Parlamento.
Complimenti ancora a Pietro ed alla sua associazione:
www.eurozev.org

Trasformare una vecchio cinquino in una efficientissima auto elettrica a zero emissioni? Niente di più facile. E basta fare qualche click nel sito www. eurozev. org, per avere anche un paio di consigli su come aggirare gli ostacoli che si frappongono alla sua omologazione e messa su strada.

Eurozev è infatti un’associazione senza scopo di lucro nata per promuovere la conversione dei veicoli con motori endotermici in veicoli elettrici, in modo particolare veicoli euro zero. Dopo tante battaglie – fra cui quella di sei mesi fa quando espose davanti a Montecitorio mentre si discuteva l’emendamento per la “liberalizzazione della conversione alla trazione elettrica dei veicoli circolanti”, una vecchia Cinquecento blu trasformata in un auto elettrica, – ha deciso di pubblicare sulle proprie pagine web una sorta di vademecum alla realizzazione dell’opera.

Terminata la traduzione Italiana di Who Killed the Electric Car

Qualche mese fa ho fatto partire un’opera collettiva di traduzione del documentario sulla macchina elettrica della General Motors. Una macchina che funzionava, ma che è stata fatta sparire dal mercato, con il ritiro del veicolo a chi lo aveva in leasing e la successiva demolizione.

Purtroppo questo video non è mai stato distribuito in Italia, nemmeno con una versione sottotitolata in Italiano. Abbiamo quindi tradotto i sottotitoli in italiano, che oggi sono utilizzabili per poter vedere il film anche senza conoscere l’inglese, in attesa di una versione ufficiale del video tradotta dal distributore.

Puoi scaricare qui i sottotitoli:
Sottotitoli in Italiano di Who Killed The Electric Car

Un ringraziamento a tutti coloro che hanno collaborato al progetto, dalla traduzione alla revisione, ed a quelli che mi aiuteranno a diffonderlo sul web.

Vi comunico che si stanno organizzando cineforum in tutta Italia per la visione pubblica del film.
Replicate queste iniziative nella vostra città!

Basi militari italiane visibili sulle mappe online

Giovane su internet “viola” le basi militariEsattamente 2 anni fa, il 22 di Giugno del 2005, segnalavo la notizia delle fotografie aeree riprese e pubblicate dai siti di mappe online (google maps in particolare), in barba alle nostre leggi che vietano espressamente questo tipo di fotografie.
La notiza ebbe un certo risalto e la Voce di Romagna ne fece anche una locandina un po’ folcloristica. Venne ripresa anche da una trasmissione di Sky e da Punto Informatico.

A distanza di due anni Punto informatico riceve una lettera che segnala la stessa cosa e la schiaffa in prima pagina. Qualcuno gentilmente segnala l’origine della notizia sui commenti (prontamente infamato sul forum) ed in poche ore ricevo centinaia di visite.

Tutto questo per dire che anche le lettere andrebbero verificate. Una ricerca su google avrebbe dato dei bei risultati, con un semplice “mappe basi militari”.

Sono contento che ogni tanto qualcuno riprenda i contenuti che propongo, soprattutto a distanza di anni e se il problema segnalato non ha trovato soluzione. In questo caso, infatti, la legge non è stata modificata e le mappe non sono state oscurate.

Però mi sarebbe piaciuto ricevere un riferimento dal presunto autore dell’articolo, oppure una indicazione inserita tardivamente a segnalazione avvenuta.

Torna su