Politica

Arsenico

Troppo arsenico nell’acqua potabile? Niente paura, abbiamo noi la soluzione per i sindaci in difficoltà.

La deroghina!

La tua acqua sarà avvelenata come prima, ma perfettamente in regola!

Approfitta dello sconto deroghine, prendi tre e paghi due!

La tua aria è fuori norma? Basta con le notti insonni a cercare una soluzione vera, con la deroghina alzi il limite e dormi sereno!

2 giorni senza politici

“Al via la due giorni di Grillo, senza politici”.

  • A parte Grillo, leader nazionale del partito, con tanto di iscrizioni e liste elettorali.
  • E Favia, consigliere regionale del partito di Grillo, che dice che non vuole confrontarsi con i politici. (!!!)
  • E tutti i consiglieri comunali delle liste di Grillo.

Sarebbe divertente, se non funzionasse così tanto, la neolingua di chi si vergogna di dire che fa politica.

Ma il premio della comicità va senza dubbio a Di Pietro che divulgherà la diretta sul suo sito dell’evento, per tentare di metterci il cappello sopra, pur non essendo stato invitato.

2 misure

Ma veramente Berlusconi ed i suoi scudieri pensano di riuscire a diventare i moralisti della politica nei confronti degli ex colleghi di partito?

Di far passare il messaggio che l’auto di lusso del quasi cognato è peggio dell’insieme di tutte le proprietà personali del premier?

Che di tutte le leggi fatte ad personam, non ultima quella a favore di Mondadori che ha saldato con un misero 5% i suoi debiti con il fisco, l’unica incompatibilità istituzionale sia quella di Fini?

Preferenze sempre, ma sempre dopo le dirigenze

Spiace vedere che i grillini bolognesi abbiano cambiato idea sull’importanza del voto di preferenza dato dagli elettori. Dopo aver a lungo (e giustamente) criticato il sistema elettorale del Parlamento che fa nominare gli eletti dalla dirigenza dei partiti, hanno fatto scattare con un tecnicismo il primo eletto a Modena, per far eleggere un secondo bolognese in consiglio regionale sul numero di voti personali.

Chiedere agli altri il rispetto di un principio è più facile che farlo proprio.

Quindi si è ignorata la decisione degli elettori, che hanno preferito l’attivista modenese, ma un gruppo di 40 “grandi elettori”, con uno degli strattagemmi della peggiore politica.

Favia, nel giustificarsi, ha rincarato la dose dicendo che nel suo movimento non si litiga sui posti, e quando avviene “provvediamo senza esitazione ad allontanare chi è fuori dai binari”. Veramente uno strano concetto di democrazia, visto che i posti sono parte integrante delle scelte politiche e che le discussioni, legittime, vanno tutelate e non soppresse.

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