Risparmio Energetico

Misuratore consumi elettrici

Ho intenzione di acquistare questo aggeggio per poter vedere quanto consumano singolarmente i singoli elettrodomestici (ed anche il mio nuovo scooter elettrico – usato – ), per poter migliorare il risparmio energetico casalingo (e capire, ad esempio, quanto incide lo stand-by dei televisori, come molte altre cose).

Questa l’asta tedesca (ma dovrebbe essere nella forma compra subito ed il venditore un negozio o un rivenditore).

Sull’ ebay tedesco costa 17 euro più le spese di spedizione. Se ci fossero più persone interessate si potrebbe fare un acquisto collettivo e cercare quindi di ridurre ulteriormente il prezzo.

Gli interessati mi contattino!

Conferenza stampa anniversario Kyoto

Domani 16 febbraio ricorre il primo anniversario dell’entrata in vigore del Protocollo di Kyoto che impegna anche le amministrazioni locali al rispetto dei vincoli imposti alle emissioni di inquinanti in atmosfera. Un anno ho presentato in Consiglio Comunale una mozione sul risparmio energetico che impegnava l’amministrazione comunale ad attivarsi coerentemente con quanto previsto dal Protocollo di Kyoto. La mozione fu in seguito approvata. Per fare il punto di quanto fatto in Comune e illustrare le ulteriori iniziative dei Verdi sul tema delle emissioni in atmosfera è organizzata una conferenza stampa che si terrà giovedì 16 febbraio alle ore 11.30 presso la sede dei Verdi in via Volturno 11 a Forlì. Saranno presenti, tra gli altri, Alessandro Ronchi, capogruppo dei Verdi in Consiglio Comunale di Forlì, il Senatore Sauro Turroni, Fausto Pardolesi, portavoce dei Verdi di Forlì.

Coordinamento Romagnolo dei Verdi contro gli Inceneritori

In occasione della 4^ giornata mondiale contro l’incenerimento dei rifiuti (7 settembre 200) nasce il:
Coordinamento Romagnolo dei Verdi contro gli Inceneritori.
Insieme per costruire un’alternativa reale e concreta all’incenerimento, l’unica alternativa che offre una speranza per il futuro: ZERO RIFIUTI.Ridurre, Riutilizzare, Riciclare, Riparare, Rallentare: queste le parole d’ordine del coordinamento.
Insieme per escludere l’incenerimento dei rifiuti dalle pratiche di produzione di energia assimilata alle rinnovabili.
I rifiuti sono considerati in Italia fonti assimilate per il Cip6, ciò consente agli inceneritori di accedere a tariffe agevolate per la produzione di energia elettrica.
Insieme per progettare, pianificare e partecipare alle strategie di gestione dei rifiuti della Romagna, un territorio con tante caratteristiche simili e con un unico gestore: Hera.

Mario Galasso – Verdi Riccione (Rn)
e-mail: mgalasso@email.it

Valeria Antonioli – Verdi Cattolica (Rn)
e-mail: linoclementi@virgilio.it

Davide Fabbri – Verdi Cesena (FC)
e-mail: davide.fa@virgilio.it

Alessandro Ronchi – Verdi Forlì (FC)
Contatto Email

Maria Grazia Beggio – Verdi Ravenna (RA)
e-mail: larcara@aliceposta.it

GAIA – Global Alliance for Incinerator Alternatives – è un’alleanza internazionale di cittadini, organizzazioni non governative, studiosi e non che hanno come obiettivo la messa al bando dell’incenerimento dei rifiuti.

Insieme a GAIA e alla Rete Nazionale Rifiuti Zero il Coordinamento Romagnolo dei Verdi Contro gli Inceneritori promuove in Italia la 4^ GIORNATA MONDIALE CONTRO L’INCENERIMENTO 7 settembre 2005

CONTRO LE LOBBIES
Nel nostro paese è in atto un tentativo da parte di potenti lobbies industriali e finanziarie e da un trasversale arco di forze politiche per la realizzazione di un grande numero di inceneritori.
Dal nord al sud dell’Italia tutte le regioni sono oggetto di una campagna di promozione di inceneritori
siano essi intesi come impianti destinati al trattamento di rifiuti urbani, sia come “impianti industriali” di co-combustione.
Chiediamo la messa al bando degli impianti in cui si abbina e confonde l’impiego di combustibili tradizionali, con derivati dal trattamento di rifiuti tradizionali o di sostanze assimilabili dallo svariato tipo e natura: CDR, pneumatici, biomasse di origine industriale, etc.

SOSTANZE CANCEROGENE
I sostenitori degli inceneritori cercano, attraverso un’opera di mistificazione mediatica, di accreditare i moderni termovalorizzatori (così li chiamano) come impianti produttori di energia elettrica, pur nella consapevolezza della pessima reputazione attribuita loro da parte delle popolazioni. I cittadini, invece, e giustamente, li associano ad emissioni di grandi quantitativi di inquinanti cancerogeni quali diossine, furani, metalli pesanti, idrocarburi policiclici aromatici, polveri sottili, etc., ed a dispetto delle stesse norme giuridiche che classificano questi impianti innanzitutto come inceneritori.
Che la spazzatura possa diventare un combustibile è questione assolutamente infondata,
La letteratura scientifica dimostra che bruciare i rifiuti rappresenta uno spreco di risorse se confrontato con i risparmi derivanti dal recupero, dal riutilizzo e dal riciclaggio dei materiali; nonché, a maggior ragione, attraverso la riduzione della produzione di rifiuti. Ciò consente risparmi di energia da 3 a 5 volte maggiori rispetto al loro incenerimento.

DANNI ALLA SALUTE UMANA
Il “presunto” recupero energetico da rifiuti, comporta un danno certo alla salute umana attraverso l’emissione dagli inceneritori di sostanze inquinanti, persistenti e bioaccumulabili come le diossine. A questo si aggiungono processi decisionali autoritari che eludono non solo, come quasi sempre accade (ad Acerra e in Campania, a Brescia, in Piemonte, Trentino-Alto Adige, Liguria, Emilia-Romagna, Toscana, Molise, Lazio, Calabria, Sicilia, etc), le stesse leggi sulle valutazioni sugli impatti ambientali e strategiche – Via e Vas -, cioè quelle valutazioni strategiche e strutturali per lungimiranti programmi e pianificazioni.
Ma soprattutto viene disattesa e negata qualsiasi valutazione su realizzabili proposte alternative
Come se ciò non bastasse gli inceneritori producono elevate quantità di scorie e ceneri che devono comunque essere conferite in discariche speciali
Che la termovalorizzazione sia una favola è dimostrato anche dallo scarso recupero di energia elettrica ottenibile con l’incenerimento dei rifiuti che non va oltre il 18/20% del loro potenziale calorifico totale, ed a cui va sottratta l’energia necessaria alla produzione del CDR (separazione, essiccazione, movimentazione), al trattamento delle ceneri, delle polveri e delle acque di risulta. Un altro imbroglio.
Poiché il combustibile derivante dai rifiuti è composto almeno per il 35-40% da carta e cartoni, e per il resto da scarti quasi tutti riciclabili (legno, gomma, plastiche, cascami tessili), appare evidente che bruciare rifiuti è in aperto contrasto con il riciclaggio.
Occorre ribadire che la normativa vigente (comunitaria e nazionale) considera prioritario il recupero di materia rispetto a quello “energetico”; quest’ ultimo comunque sempre subordinato alla riduzione, al riuso e al recupero di materia.

IN EUROPA
Non a caso, Danimarca, Belgio e Austria applicano una tassa sull’incenerimento da 4 a 71 € per tonnellata. Al contrario in Italia l’industria dell’incenerimento gode di lauti sussidi pubblici che consentono di vendere all’Enel e al Gestore della Rete Nazionale l’energia elettrica prodotta dall’incenerimento ad un prezzo 3 volte superiore a quello di mercato.
Maggiorazione che viene caricata sulle bollette degli italiani sotto la voce truffaldina: “costruzione impianti fonti rinnovabili”

CI INGANNANO
Adesso gli sponsor degli inceneritori cercano di entrare da protagonisti nella ghiotta partita miliardaria dei “certificati verdi” attraverso l’inganno dell’assimilazione alle energie realmente rinnovabili di quella poca prodotta bruciando rifiuti (Dlgs. 387 del 2003).
In realtà recuperare energia dai rifiuti bruciandoli è uno spreco e un imbroglio energetico ed economico.
Carta e cartoni, ma soprattutto le plastiche, sono i principali materiali ad elevato potere calorifico (circa il 90% sul totale) e funzionali al “buon” funzionamento degli inceneritori. Ma bruciare le plastiche, che sono di derivazione petrolifera, equivale a bruciare combustibili fossili. La carta è prodotta dal legno con un processo che comporta l’impiego di consistenti flussi di energia e di risorse primarie (acqua e foreste).
Bruciandola si sprecano risorse che al contrario vengono risparmiate riciclando i diversi materiali cartacei.
Questa è una “truffa” che occorre bloccare.

IMPIANTI ANTI ECONOMICI
Senza queste sovvenzioni, gli inceneritori, costretti a costi di investimento e gestione sempre più onerosi per mantenere le emissioni inquinanti entro le normative di settore, giustamente, sempre più restrittive, non sarebbero in grado di reggere economicamente e, nello stesso tempo, la via del riciclaggio apparirebbe ancor più conveniente, efficace e rapida.
Noi sosteniamo che i finanziamenti pubblici debbano incentivare le produzioni pulite a basso tasso di scarti e di consumi energetici, il riciclaggio ed il compostaggio, nonché il risparmio energetico (case passive, piccoli impianti locali, in modo da evitare le perdite di rete) e le fonti energetiche realmente rinnovabili come il solare, l’eolico, i piccoli impianti idroelettrici, etc.

COSA POSSIAMO E DOBBIAMO FARE
Per bloccare questa truffa proponiamo, assieme alle realtà locali, una mobilitazione nazionale attraverso:
1. Una raccolta di firme da presentare al Parlamento Europeo ed Italiano anche attraverso sit-in e manifestazioni.
2. L’individuazione di modalità organizzative per l’introduzione di forme di autoriduzione della tariffa rifiuti laddove questa non è calcolata in maniera “puntuale” sulla base dei rifiuti realmente conferiti.
GAIA
Rete Nazionale Rifiuti Zero
Coordinamento Romagnolo dei Verdi Contro gli Inceneritori

MOZIONE RISPARMIO ENERGETICO

IL CONSIGLIO COMUNALE DI FORLÌ

PREMESSO

* che l’energia è un bene prezioso che non può essere sprecato e la questione energetica è uno dei temi su cui si gioca il futuro del nostro pianeta;
* che la prima fonte di energia è il risparmio energetico, inteso non come rinuncia ma come mantenimento del benessere con minore approvvigionamento da fonti energetiche;
* che il risparmio energetico attiva un sistema virtuoso che, nel rispetto dell’ambiente, produce anche benefici per la diminuzione della spesa pubblica e, assieme allo sfruttamento delle fonti rinnovabili, può già essere una valida alternativa alla costruzione di nuove centrali;
* che un valido strumento per utilizzare meno e meglio risorse e beni consiste negli Acquisti Verdi (Green Public Procurement), recentemente introdotti dall’Amministrazione Provinciale di Forlì-Cesena e già adottati anche dal nostro Comune, con il quali si prevede l’introduzione nei bandi pubblici della richiesta di mezzi e tecnologie che favoriscano il risparmio energetico;
* che il 16 Febbraio è entrato in vigore il Protocollo di Kyoto che impegna anche le amministrazioni locali al rispetto dei vincoli imposti alle emissioni di inquinanti in atmosfera;
* che è da poco stata approvata la Legge Regionale sull’Energia, che agli articoli 4 e 5 prevede gli ambiti di intervento dei Comuni per la riduzione dei consumi energetici;

IMPEGNA LA GIUNTA COMUNALE

* a farsi promotrice, presso le sedi idonee, di iniziative che abbiano lo scopo di incentivare il risparmio energetico all’interno della pubblica amministrazione, nelle aziende locali e nelle abitazioni private, anche sfruttando gli ambiti di intervento previsti dalla Legge Regionale sull’Energia per la riduzione dei consumi energetici;

* a sfruttare l’introduzione e l’uso degli “Acquisti Verdi” per incentivare il risparmio energetico;

* a ridurre sprechi, inefficienze ed usi impropri dell’energia nelle proprie sedi anche attraverso le società private ESCO (Energy Service Company), che realizzano a proprie spese le ristrutturazioni energetiche richiedendo in cambio, per un numero di anni fissato contrattualmente, i risparmi energetici che riescono ad ottenere;

14/03/2005

Appuntamenti

Tu rispami, guadagna l'ambiente Nei prossimi giorni si terranno una serie di appuntamenti molto interessanti sia a Forlì che a Cesena organizzati o con la partecipazione dei Verdi:

– 16 Febbraio, Piazza Saffi Forlì, ore 10 – 19: I Verdi in Piazza aderiscono alla Prima Giornata Nazionale del Risparmio energetico

– 16 Febbraio, c/o Centro per la Pace via Andrelini 19 Forlì, ore 21: Curare la febbre del pianeta . Strategie locali per ridurre le immissioni di gas serra.

– 16 Febbraio 2005, ore 20.30, Faenza: KYOTOCHIAMAFAENZA TU RISPARMI… GUADAGNA L’AMBIENTE
Sala Coriolano, presso il Municipio di Faenza – Piazza del Popolo, 31 – Faenza (Ra)

– 18 Febbraio 2005, Quartiere Centro Sud c/o Centro Commerciale Cappuccini Faenza, ore 18, ECONOMIE SOLIDALI, istruzioni per l’uso

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