Italiani

Un giorno senza carne

Paul McCartney si fa promotore di questa iniziativa, per incentivare le persone a non mangiare carne il lunedì:

L’idea non è male. Molti vegetariani vorrebbero che tutti gli altri lo diventassero, ma il risultato reale che si ottiene cercando di convincere gli altri è molto scarso, perché necessita di un cambiamento radicale delle abitudini di vita delle persone.
Ad oggi gli italiani vegetariani sono il 7% della popolazione.

Se una percentuale maggiore di persone mangiassero semplicemente meno carne di quella che consumano attualmente, invertendo la tendenza all’aumento, il consumo complessivo si ridurrebbe in maniera più veloce. Avere la metà delle persone che consuma la metà della carne, ad esempio, permetterebbe un rispamio del 25% dei consumi.

Non c’è bisogno di mangiarne tutti i giorni, tutto qui il messaggio.

Un’altra considerazione da fare è che non tutta la carne è uguale, dal punto di vista etico e da quello energetico/ecologista.
Solo guardando al consumo idrico, si capisce che un kg di manzo non è uguale ad un kg di pollo:

manzo 15’400 litri per kg
pecora 10’400 litri per kg
maiale 5990 litri per kg
capra 5520 litri per kg
pollo 4330 litri per kg

Sarebbe interessante anche conoscere il consumo idrico di un kg di McCartney, a tal proposito.

Il mercato delle auto in Italia

repubblica-automobili

In prima pagina su Repubblica.it le due notizie una sopra l’altra.
Gli Italiani comprano meno automobili, ma il numero pro capite è ancora molto superiore alla media europea. Quindi il calo delle vendite è fisiologico, e dal punto di vista della sostenibilità positivo. Ovviamente se accompagnato da un aumento dell’utilizzo della mobilità leggera, dei mezzi pubblici, del car pooling e car sharing.

Quale Presidente della Repubblica volevano i cittadini?

Quando i grillini urlavano che i cittadini volevano Rodotà come presidente della Repubblica, in realtà intendevano dire che su 28.518 persone tesserate del partito di Grillo, 5.796 hanno scelto la Gabanelli (che ha rifiutato), 4.938 hanno scelto Strada (che ha rifiutato), e 4677 hanno scelto Rodotà.
Che significa anche che 23’841 persone, solamente tra quelle iscritte del partito di Grillo e votanti, preferivano un altro candidato.
E significa anche che circa 60 milioni di cittadini italiani non sono state interpellati su questo quesito.

Fatte queste premesse, se ne deduce per semplice logica che:
– Quando Grillo ed i Grillini parlano di quello che vogliono i cittadini, in realtà intendono dire che è quello che vogliono loro.
– Esattamente come tutti gli altri partiti, stiamo parlando di democrazia rappresentativa con spolverata di sondaggi online. Che a mio parere è pure peggio della democrazia rappresentativa senza sondaggi online, perché espone a rischi elevati.
– Proprio per questo motivo non stiamo parlando di democrazia diretta. Ma nemmeno per sogno. Proprio no.

Domenico Finiguerra Sabato 20 a Forlì

Sabato 20 a Forlì si terrà un incontro sullo Stop al Consumo di Territorio con Domenico Finiguerra.




Dalla lettera invito:

Cari Amici, l’Italia è un paese meraviglioso. Ricco di storia, arte, cultura, gusto, paesaggio.
Con una malattia molto grave: il consumo di territorio.

Un cancro che avanza ogni giorno, al ritmo di quasi 250 mila ettari all’anno. Dal 1950 ad oggi, un’area grande quanto tutto il nord Italia è stata Seppellita sotto il cemento.

Dobbiamo combattere tutto ciò e per fare questo è necessario che si rafforzi in Italia una forza politica ecologista, autorevole e competente, che abbia al centro del proprio agire la tutela del territorio, la protezione del paesaggio, la conservazione dei beni culturali, la salvaguardia della natura e della biodiversità.

Per questo sono nati, dall’esperienza della Costituente Ecologista, dagli appelli “Abbiamo un Sogno” e “Io Cambio” sottoscritti da migliaia di cittadini, dalla associazione dei “Sindaci della buona Amministrazione”, dai Verdi e da tante Reti civiche, gli ECOLOGISTI E RETI CIVICHE VERDI EUROPEI che hanno adottato un manifesto programmatico incisivo e ispirato ai principi ecologici.

Il punto 2 del manifesto contente i temi fondanti è dedicato al tema :

Stop al consumo di territorio.
• Moratoria del consumo di suolo e messa in sicurezza del territorio e delle coste
• Avvio da parte di tutti i Comuni italiani del censimento degli immobili non utilizzati e
indagine sullo stato di salute del proprio territorio.

In questo ultimo periodo, paradossalmente, nonostante la crisi economica, l’aggressione al territorio è cresciuta mentre le forze per contrastare gli energumeni del cemento armato, così li chiamava Antonio Cederna, hanno manifestato una grande debolezza.

E’ quindi sul tappeto ed è ineludibile una azione per rinsaldare il fronte di coloro che amano le bellezze d’Italia, la sua storia, i suoi paesaggi, la sua natura e sono intenzionati ad impegnarsi per la loro difesa.

Di questo vogliamo discutere
SABATO 20 OTTOBRE ore 10,00 a FORLI’, SALA SAN FRANCESCO via Marcolini 4

CON :

ROBERTO BALZANI SINDACO DI FORLI’
MICHELE DOTTI APPELLO ABBIAMO UN SOGNO
PAOLO BERDINI URBANISTA REDATTORE DI EDDYBURG

Augurandomi di incontrarvi numerosi, vi invio i più cordiali saluti
DOMENICO FINIGUERRA portavoce nazionale ecologisti e reti civiche e fondatore di Stop al Consumo di territorio e di Salviamo il Paesaggio

Come arrivare alla Sala San Francesco

L’uomo si nutre di sfide

Grillo farfuglia sciocchezze contro le olimpiadi. Dice che si tratta del trionfo del nazionalismo. Prende in giro gli sport minori, come se praticare discipline fuori moda fosse un reato o un peccato.

Anche Alex Langer, uomo di ben altra profondità, criticava il motto olimpico del “citius, altius, fortius” -più veloce, più alto, più forte-, per contrapporgli un ritmo di vita più lento, più profondo, più dolce.

Sono abbastanza certo che la “riflessione” di Grillo fosse semplicemente la prima stupidaggine venuta fuori per riempire un vuoto di pubblicazioni.

Grillo stesso è l’essenza del citius, altius, fortius: l’uomo unico che guida il Gregge, che si occupa di tutto ed ha l’ultima parola su tutto (senza essere messo ai voti, s’intende). Che insegna a tutti come devono vivere, consegna cartellini rossi e gialli a chi sbaglia secondo il suo unico criterio di giudizio.

Ma quello che volevo dire in queste righe è che la natura dell’uomo è quella di nutrirsi di sfide. Chi non lo capisce, per me non ha capito bene l’uomo. L’ultimo ragazzino apre un account su Facebook sogna di avere il massimo dei contatti e dei commenti, di caricare un video visto da tutti nel Mondo, di lasciare un segno del suo passaggio per dimostrarsi che c’è.

Tutto quello che facciamo è una sfida o rassegnazione. Chi si rompe una gamba riesce a riprendere il cammino perché sforza l’arto alla riabilitazione. C’è chi scala le montagne più alte del Mondo alla sola ricerca di sè stesso e del superamento dei propri limiti.

E lo sport ha tante cose belle e brutte da insegnare, ma quasi tutte le ultime non vengono dalle sfide. Il cancro delle partite truccate è proprio l’arrendersi di fronte ad una sfida, il dichiararsi incapace di fare altrimenti. Il bambino che siede in panchina tutte le settimane, allenandosi tante ore aspettando i suoi 10 minuti dell’ultimo tempo di partita, insegna che le cose difficili si conquistano con la fatica e l’impegno.

Lo sport è impegno. Fatica.

Lo sport senza impegno e senza fatica non è sport, è al massimo spettacolo da quattro soldi, poco interessante. Vedi ad esempio il crescente interesse per il rugby ed il calante interesse per il ciclismo.

Tornando alle olimpiadi, sicuramente ci sono tante cose negative. I grandi appalti, le enormi spese senza ritorno, i denari buttati in impianti che non saranno riutilizzati.

Ma ci sono tante cose positive, non ultimo il ragazzo che vince una medaglia d’oro in uno sport sconosciuto e che dimostra che ore di allenamento quotidiano possono trasformarci in vincitori. E vale di più alle Olimpiadi perché ci identifichiamo più in Frangilli che in Cristiano Ronaldo.

Io sono orgoglioso se gli italiani vincono nella spada o nel kayak. Anche se ho dovuto cercare conferma su come si scrive su Google, non per questo è meno importante. Sono orgoglioso se la mia vicina di casa coltiva la zucca più grande del Mondo. E sono orgoglioso di Leonardo Da Vinci, anche se è un patrimonio dell’umanità.

Pensare che questo orgoglio sia inutile è sciocco: basta pensare a cosa succederebbe se fossimo più orgogliosi del nostro Quartiere, del nostro Paese e del Nostro Pianeta.

Tutto l’Universo sarebbe un posto migliore.

Lo sport e la cultura, così come la scuola e l’università, sono aspetti fondamentali di una società che progredisce verso il benessere in senso lato, compreso quello dell’ambiente che ci circonda.

Aggiornamento: subito dopo la pubblicazione di questo post leggo la notizia del nostro atleta positivo all’Epo. Il cancro del doping è il modo dei furbetti di superare l’ostacolo girandoci attorno. Non è sport. E non c’è solo nello sport, ma è uno specchio di una società che premia i furbi. Lo sport è anche perdere con onestà e dignità senza sentirsi inferiori. Lo sport è il tendere all’obbiettivo, non la medaglia o lo scudetto. Anche per questo chi tifa solo l’atleta che vince e perchè vince non è un amante dello sport.
Perché lo sport è fatica.

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