Pensieri

Vianello e Mondaini spodestano Falcone e Borsellino?

Sembra che il Comune di Parma voglia cambiare nome al Parco Falcone e Borsellino, intitolandolo a Sandra Mondaini e Raimondo Vianello.

Al di là dell’oscenità del solo pensiero, questa decisione sarebbe con ogni probabilità impugnabile.

Per assegnare il nome ad un bene pubblico la legge impone che passino almeno 10 anni dalla morte del personaggio, almeno che non si tratti di personaggi illustri tali da avere una DEROGA dal Prefetto alla legge (ad esempio Giovanni Paolo II).

Quest’obbligo, giusto, serve appunto ad evitare che ogni funerale venga strumentalizzato, e che le intitolazioni vengano effettuate per celebrare personaggi popolari, ma non storici.

E non è la stessa cosa.

Un desiderio comune

Ieri sera non penso che Benigni abbia fatto solo un pezzo di televisione, credo che abbia poggiato un mattoncino di Storia.
Ci ha ricordato, perché lo avevamo dimenticato, che abbiamo perso il desiderio per un futuro migliore e comune.

La barbarie si batte con la cultura ed il senso del bene comune, e per spiegarcelo ha utilizzato la storia d’Italia, piena di persone incredibili che, insieme e mettendo da parte il campare alla giornata, hanno prima pensato e poi costruito il nostro futuro.

Che è stato bello, ogni volta che abbiamo messo l’io dietro al noi.

Penso che quest’ora di Benigni debba essere mostrata a scuola. Non so quanto possa durare la sua carica di ottimismo e positivo patriottismo, ma comunque è qualcosa che lascia un segno positivo ed una voglia di recuperare un desiderio comune.

Ognuno ha le proprie idee su come questo desiderio possa attuarsi, e sarebbe sciocco pensare che possano e debbano essere per forza asfaltate dall’omologazione. La diversità è una cosa reale e concreta, utile a farci convivere nel rispetto reciproco e delle regole che ci diamo insieme.

La cosa importante è vincere l’indifferenza – come spiega l’altro bellissimo pezzo di Gramsci letto da Luca e Paolo – e farci recuperare lo stimolo per riflettere ed andare avanti oltre il carpe diem.

Se condividi, non aspettare domani, inizia subito con l’essere ottimista e desideroso di un migliore futuro.
Non verrà costruito da altri, quindi ognuno dovrà mettere il suo mattoncino.

Buon Anno!

Happy Party People Toasting Cheers Holding Champagne Glasses free creative commons

Ti auguro sinceramente di trascorrere un 2011 bellissimo, specialmente se hai deciso di non bombardare i vicini e terrorizzare i loro animali con dei petardi.

Spegnerò il mio telefono molto prima della mezzanotte, affinché i tentativi di svuotare gli abbonamenti natalizi di SMS non mi rovinino il brindisi.

Se accetti un consiglio, fai altrettanto: tanti messaggi tutti uguali non ti avvicineranno di certo agli amici e parenti che non hai a fianco.

Nella letterina dei desideri per il prossimo anno metterei un po’ più di speranza ed un bel grappolo di fiducia. E’ da un po’ che ne scarseggia e sono sicuro che con un pizzico in più di questi due ingredienti questo posto sarebbe migliore.

Ecco, non diventerò mai uomo

Il 10 giugno su «Sette» è uscito un articolo che raccontava la storia di Massimiliano De Cinque, un ragazzo di 39 anni che «resuscita» computer per poi regalarli a chi ne ha bisogno (www.progettonuovavita.it).

Il limite superiore di anni sotto il quale rientra la definizione di ragazzo aumenta più velocemente della mia età.

Fonte: xy2.corriere.it

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