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Corso: come essere primi nei motori di ricerca

Martedì 15 settembre 2009, dalle 9 alle 13 terrò un corso rivolto alle aziende e ai liberi professionisti che vogliono ottenere il massimo dal proprio sito Internet acquisendo gli strumenti per verificarne l’efficacia e la visibilità.

Obiettivi: Strategie e tattiche per migliorare il posizionamento del proprio sito e la propria visibilità in Internet, apprendendo le strategie di ottimizzazione (SEO) utili per entrare ai primi posti dei motori di ricerca e rimanervi nel tempo. Non sono richieste competenze informatiche avanzate, ma solo una conoscenza di base dei motori di ricerca (Google, Yahoo, Bing, etc.).

* I “ragni” da Yahoo a Google: l’indicizzazione
* Pageranking: come vengono ordinati i risultati
* Errori da evitare: miti da sfatare e spese inutili
* Il tuo sito: esaminiamo i link da voi sottoposti

Per informazioni ed iscrizioni: http://www.sapim.it/Article119.html

Attenzione: Google Censura la Polizia!

Secondo lo stesso criterio utilizzato da Grillo e dai suoi sostenitori per dire che Google censura il blog di Beppe Grillo, voglio segnalare che google suggest censura la parola “polizia” dalle ricerche suggerite, quando si scrive “po”.
I primi risultati sono, nell’ordine:
poste, portaportese, postepay, polizia di stato, poesie, e via dicendo.

Eppure la ricerca “Polizia” è più ricercata di portaportese e postepay, e di “Polizia di Stato”, secondo google trends!

C’è un complotto! Una censura sottile! O forse un favoreggiamento all’illegalità diffusa!

Google non ha paura di Beppe Grillo, semmai lo staff di Grillo non conosce il W3C

Errori trovati dal validatore W3C nella Home Page del blog di GrilloLeggo con curioso interesse che Grillo teme di essere censurato da Google. In realtà sono sicuro che Google abbia priorità diverse dalla rimozione di Grillo dalle sue ricerche semplificate. E’ molto più probabile che il javascript che utilizza il blog di Grillo per selezionare la lingua (non standard) dica allo spider di google di prendere la pagina in inglese al posto di quella italiana, e per questo motivo la ricerca delle pagine in italiano non mostri il suo sito.
alexa_beppe_grilloDel resto basta dare un’occhiata al validatore del W3C per capire che prima di pensare a strani complotti e scriverne sul sito sarebbe meglio risolvere qualcuno dei 996 errori che invalidano lo standard HTML utilizzato per le sue pagine.
Visto che ci siamo, diciamo anche che gridare sempre al complotto non fa nemmeno bene ai suoi visitatori più fedeli, in vistoso calo secondo le statistiche di Alexa.

Aggiornamento: quei complottisti di Google censurano pure la Polizia!

Ne parlano anche: Downloadblog, Ubuntista, Paul The Wine Guy, Matteo Moro, Nereo Sciutto, e tanti altri.

Commenti assurdi

Da qualche tempo ho riaperto i commenti anche ai non registrati, promettendo un filtro maggiore su quelli che hanno contenuti non in linea con il regolamento del sito.
Non posso però non linkare un paio di articoli, che evidentemente stanno ricevendo visite da Google, che continuano a collezionare commenti assurdi.

Il primo, quello su Recoplastica, è pieno di gente che mi chiede come aprire un franchising, nonostante l’articolo fosse chiaro (quindi nessuno lo legge) ed abbia precisato più volte che il progetto non è mio (quindi nessuno legge i commenti).

L’altro è quello dei 37 cuccioli, dove ho denunciato la falsità dell’appello che circolava in rete come catena di S.Antonio. Anche qui c’è gente che chiede di che razza sono, per adottarli.

Del resto di gente che parla prima di ascoltare è pieno il Mondo, ma mi aspettavo che ci fosse meno gente che commenta senza leggere nemmeno una riga di quello che scrive, ipotizzando il contenuto dal titolo o dalla descrizione della pagina su Google.

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