Italia dei Valori

Intervista al Resto del Carlino sulla Raccolta Porta a Porta

Oggi sono stato intervistato per un articolo sul Resto del Carlino, che potete trovare anche online.
Purtroppo rispetto alle mie dichiarazioni l’articolo contiene qualche imprecisione, e sfrutto l’occasione per fare qualche chiarimento.

Prima di tutto il comitato promotore dei due referendum su rifiuti e mobilità non è formato solo dai Verdi, ma da un gruppo eterogeneo di partiti (Verdi, Rifondazione Comunista, Sinistra Democratica, PDCI, Italia dei Valori) associazioni (WWF, Il passatore) e singoli cittadini.

Le assemblee di presentazione del progetto di Forlimpopoli erano partecipate e molte persone molto preoccupate, ma ma non ci sono mai state folle di persone inferocite. Comunque sia oggi il Sindaco di Forlimpopoli è accolto da applausi anche quando interviene telefonicamente su questi temi, segno che la coerenza paga.

Non ho detto che l’unico modo per incentivare la raccolta è la tariffa puntuale, ma precisamente che la tariffa puntuale può essere uno strumento per farlo, premiando economicamente chi sfrutta di meno inceneritori e discariche a tutto vantaggio della tutela della salute e del territorio.

L’articolo merita di essere letto, anche solo per le previsioni della tempistica sulle ipotesi di introduzione: fine mese per gli studi di fattibilità, 3 mesi dopo la decisione per l’avvio. Ricordo benissimo il testo dell’ordine del giorno votato dalla maggioranza in consiglio comunale, che recava come data ultima per l’avvio il mese di Giugno di quest’anno (data che era comunque tardiva rispetto a tutto il resto del piano provinciale, inceneritore compreso).
Oggi siamo in Agosto ed ancora si prende tempo.

Speriamo che quel 92% dei partecipanti al sondaggio, favorevoli al porta a porta, se ne ricordino.

Legalizzereste l’occupazione di casa vostra da parte di abusivi?

Avete acquistato una casa.
State per andare ad abitarci, ma la trovate occupata.
Vi rivolgete a tutti le istituzioni competenti, ottenendo sempre ragione, fino alla corte di giustizia europea.
Governi e Parlamenti continuano a negare il diritto di usufruire del vostro spazio.

Ecco, questo in sostanza è come si dovrebbero sentire i proprietari di Europa 7, che da anni vede irregolarmente occupate le proprie frequenze. Oggi in Parlamento si è discusso di questo, con parte dell’opposizione che ha lasciato l’aula e l’UDC che invece è rimasto a fare numero legale.

Sicurezza è anche rigidità dell’applicazione delle norme, che è assolutamente in antitesi con la loro modifica per scopi che nulla hanno a che vedere con il bene pubblico.

Di Pietro cambia opinione sugli inceneritori

Di Pietro lancia una accusa, affermando che tra i mali del problema rifiuti di Napoli oltre alla camorra c’è la posizione di chi si è opposto agli inceneritori. Finalmente mostra la sua vera faccia su questo argomento: nell’Aprile 2006 lui stesso aveva detto stop agli inceneritori, sull’onda delle proteste nate in tutt’Italia.
Oggi cambia idea e dice il contrario.
Io continuo a pensare, invece, che gli inceneritori possano essere resi inutili dalla raccolta porta a porta dei rifiuti. Ed in ogni caso, il problema di Napoli deriva dall’idea delle ecoballe, dall’elevata produzione, dall’immenso spreco di denaro pubblico e da tanti anni di gestione da parte di commissari poco competenti, nella migliore delle ipotesi.

Vorrei ricordare che a Napoli si spende più di 200€ a tonnellata per smaltire i rifiuti, contro cifre inferiori ai cento per la raccolta porta a porta, che secondo alcuni in malafede sarebbe la modalità più costosa.

Perché risolvere un problema una volta per tutte, d’altra parte, se fa guadagnare tutti?

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