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Ancora sull’allevamento dei Pointer di Osteria

In merito alle accuse comparse sulla stampa riguardanti la morte di alcuni cani sequestrati nell’allevamento di Guberti ad Osteria (RA), pubblico il comunicato di Animal Liberation di risposta.

INFONDATE LA ACCUSE AGLI ANIMALISTI
ANIMAL LIBERATION PERSEGUIRA’ I COLPEVOLI DI DIFFAMAZIONE

In merito alla notizia pubblicata dal Carlino e altri quotidiani sulla morte di alcuni cuccioli provenienti dal sequestro-Guberti a Ravenna, lasciando interndere che la causa sia stata il cattivo trattamento da parte delle associazioni che li hanno presi in affido, comunichiamo quanto segue:

1. I cuccioli non sono morti ieri, come sembra evincersi dai giornali, ma morirono immediatamente dopo il sequestro.
la notizia delle autopsie, queste sì eseguite ieri, e’ stata diffusa ad arte facendo credere che tali decessi fossero appena avvenuti.
2. I cuccioli provenivano da una situazione di gravissimo degrado e di pessime condizioni igieniche, sanitarie, ambientali e nutrizionali che, costatate dalle autorità competenti, hanno portato al sequestro oggi convalidato dal Gip.
3. I cuccioli affidati alle associazioni Animal Liberation e Centro Soccorso Animali sono accuditi a dovere in ambienti riscaldati.
4. Non ci risulta che l’ Istituto zooprofilattico incaricato di eseguire gli esami autoptici abbia gia’ rilasciato i referti quindi le voci sulle cause di morte non sono affidabili
5. Se come pubblicato, le cause della morte sono state causate dal freddo, vista la tempistica dei decessi e le condizioni in cui cuccioli e mamma erano costretti a vivere, la responsabilità è da addebitare al Guberti.
6. Ricordiamo che l’allevamento del Guberti era privo di autorizzazioni fin dal 1988;
Ricordiamo che l’ENCI lo ha sospeso in via cautelare ed ha aperto un procedimento di vigilanza nei confronti del sodalizio col Pointer Club d’Italia che aveva intrapreso iniziative in appoggio al Guberti
Ricordiamo che in seguito ad ispezione presso le strutture in questione i NAS in luglio 2008 avevano disposto il sequestro amministrativo dell’allevamento. I cani ricoverati, nutriti, curati da Animal Liberation e Centro Soccorso Animali stanno rifiorendo, non sono ormai più quei pelleossa del 29 e 30 dicembre.

Animal Liberation ha incaricato i propri legali di adire le vie legali per perseguire chiunque incorra o sia incorso nel reato di diffamazione verso l’associazione affidataria dei cani sequestrati, che li sta alloggiando, curando, nutrendo nel miglior modo.

ANIMAL LIBERATION La presidente nazionale
Lilia Casali tel. 393 4186697

Incidenti stradali in calo del 9%

Una bella notizia:

Meno incidenti su strade e autostrade italiane. Dal primo gennaio al 28 dicembre sono stati 122.254, il 9% in meno (-12.122 in termini assoluti) rispetto al 2007. Gli incidenti mortali hanno fatto registrare una riduzione del 5,5% mentre i decessi sono calati del 5,8% (184 morti in meno).

Fonte: corriere.it

I morti sul lavoro superano gli omicidi: però mettiamo l’esercito nelle Piazze

Secondo il rapporto del Censis 2007 i morti sul lavoro in Italia hanno superato il numero di omicidi, che sono circa la metà.
Gli omicidi sono in netto calo: nel 1995 erano 1042, nel 2007 663.
Superiamo in morti bianche anche paesi più popolosi d’Europa, e deteniamo pure il primato delle morti sulla strada, per il quale possiamo fregiarci del titolo di paese nel quale è più pericoloso viaggiare in auto.

Però mettiamo l’esercito nelle piazze, non sulle strade e nei cantieri.

53 under trenta morti in meno in 3 mesi

La vita è la cosa più importante che c’è. A volte chi ripete questa frase si fissa sugli embrioni ignorando completamente le cause più comuni dei decessi non naturali.
Così spesso si “omette” di puntare il dito contro l’inquinamento o i morti sulla strada, perché le soluzioni a questi problemi prevedono di cambiare le nostre abitudini oppure toccare qualche interesse economico.
Così i dati dell’ASAPS di qualche giorno fa sono stati praticamente ignorati da tutti, sebbene siano importanti. Dal 2006 al 2007 i morti sulla strada sono stati 179 in meno, e di questi 53 under trenta solo negli ultimi 3 mesi.

Questi dati dovrebbero quantomeno far riflettere.

Abbiamo già parlato di come Tutor abbia garantito una diminuzione dei morti e degli incidenti gravi, e nonostante questo non si procede ancora verso l’estensione a tutta la rete autostradale.

I dati diffusi in questi giorni dall’ASAPS dicono di più. La legge che ha vietato la distribuzione di alcolici in alcuni locali dopo le 2 di notte ha permesso un incremento notevole delle vite salvate. Proiettate in un anno sarebbero 208 vittime della strada di notte in meno.

Cosa accadrebbe a questi dati se il tutor fosse esteso a tutta la rete autostradale, se ci fosse qualche autovelox in più nei punti più pericolosi, stabiliti con il numero degli incidenti mortali che sono avvenuti negli anni, se ci fossero più controlli sulla guida di notte, se la vendita degli alcolici fosse vietata per tutti i locali e non solo per certe categorie, se non passasse l’emendamento che propone di togliere questa parte della legge 160?

La Camera, infatti, ha approvato un emendamento che propone di eliminare questa parte, a causa delle forti pressioni delle categorie economiche che sono danneggiate.

Io credo che sia possibile trovare una soluzione. Se tutti i locali non vendessero alcolici dopo le 2 la gente non smetterebbe di uscire, semplicemente smetterebbe di bere dopo una certa ora, e magari sposterebbe i consumi verso analcolici o caffè.

Ma soprattutto bisogna tenere vivo il dibattito su questo tema, per evitare che le decisioni vengano prese esclusivamente per effetto delle pressioni economiche. Altrimenti avremo sprecato un’altra occasione per evitare che centinaia di famiglie perdano un loro caro per nulla.

Vi allego la notizia dell’ANSA:

ANSA – FORLI – In calo il numero degli incidenti stradali nei fine settimana del 2007. Secondo i dati dei rilievi di Polizia Stradale e Carabinieri, rapportati dall’Asaps col 2006, si segnala un -8,2%, che equivale a -7,4% di feriti e -9,4% di deceduti. Nel 2006 i morti furono 1.902, nel 2007 il numero, seppur drammatico, si e fermato a 1.723. Due dati ulteriori – spiega l’Associazione amici sostenitori della Polstrada – meritano attenzione. Le vittime con meno di 30 anni sono passate da 758 a 707, -6,7%. Molto significativa la diminuzione della mortalità nelle ore notturne. Nelle 16 ore maledette, dalle 22 del venerdi alle 6 del sabato e dalle 22 del sabato alle 6 della domenica, i morti sono passati da 683 a 598, 85 in meno, -12,4%. Unica nota negativa riguarda le due ruote che vedono anche nel 2007 un incremento delle vittime dell8%: 568 morti, 42 in piu rispetto ai 526 del 2006. Va aggiunto che gli effetti piu significativi si sono realizzati nel trimestre ottobre-dicembre, dopo l’entrata in vigore della legge 160 che ha reso piu severe alcune sanzioni del CdS, fra le quali quelle contro l’abuso dell’alcol e delle sostanze, la velocita, lutilizzo del telefonino senza viva voce. La stessa norma prevede il divieto di somministrazione degli alcolici dopo le 2 di notte nei locali di intrattenimento e spettacolo. Negli ultimi tre mesi del 2007 con la legge 160 in vigore i risultati sono stati veramente importanti. Gli incidenti sono calati del 14,9% 8,2% nell’anno, i feriti del 16,3% 7,4%, i decessi del -24,7% -9,4%, le vittime sotto i 30 anni sono state 53 in meno, -27,9% -6,7% nell’anno, e nelle ore notturne, negli ultimi tre mesi, i lenzuoli bianchi stesi sullasfalto sono stati 52 in meno, -30,4% 12,4%. I provvedimenti adottati, almeno in questa prima fase, si stanno rivelando efficaci, conclude Asaps secondo cui ovviamente hanno avuto un ruolo determinante anche i controlli antialcol passati da 300.000 nel 2006 a 800.000 nel 2007.ANSA. COM-MR

Tutelare la salute con provvedimenti rigorosi è necessario

Tornare indietro sul piano del traffico, incentivando l’ingresso delle auto, sarebbe un attentato alla salute. La stima degli anni scorsi di 30 morti l’anno causata dalle polveri sottili quest’anno sarà da rivedere al rialzo, purtroppo, visti i dati della provincia dal 1° Gennaio 2007.
Nonostante il limite di legge che impone al massimo 35 superamenti delle soglie in un anno, oggi a Forlì siamo già a 51.

Non si può pensare, evidentemente, che una volta superato il numero concesso dalla legge non sia più necessario intervenire: ogni peggioramento comporta un aumento delle conseguenze per la salute.

Così, mentre l’assessorato all’ambiente della Provincia del partito democratico Luciana Garbuglia propone di estendere a tutti i comuni a più alto rischio ambientale per le polveri sottili i provvedimenti già in vigore a Forlì e a Cesena, compresi i blocchi del traffico e gli altri provvedimenti di limitazione della circolazione privata, a Forlì si continua a proporre di
regalare la sosta e stendere tappeti rossi per chi sfrutta il mezzo più inquinante di tutti.

L’organizzazione mondiale della sanità dice che ogni aumento di 10 micro grammi al metro cubo di pm10 provoca un aumento della mortalità del 10%, del 29% di bronchiti, ed una diminuzione della funzione polmonare soprattutto nei bambini.

Le legittime preoccupazioni dei commercianti possono trovare risposte anche attraverso
forme alternative e più sostenibili di mobilità, eventi che richiamino gente e non necessariamente automobili, fondi per il miglioramento dell’arredo urbano ed incentivi per gli investimenti nelle attività private.

La salute, invece, non può essere tutelata se non con provvedimenti rigorosi e di prevenzione primaria agendo sulle cause dei rischi.

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