Year: 2007

Inceneritore: interrogazione sulla prosecuzione dei lavori

Ieri ho presentato una interrogazione in Comune per conoscere le intenzioni dell’amministrazione nei confronti della prosecuzione dei lavori dell’inceneritore, nonostante la Valutazione di Impatto Ambientale sia scaduta. Dopo un lungo elenco di premesse, che contengono la cronistoria di quest’ultima parte della vicenda inceneritore di Hera, chiedo quali provvedimenti intende attuare il Comune per sospendere i lavori, quali sono le possibili ricadute di questa inadempienza di Hera nelle tasche dei cittadini e la posizione sul mutato quadro economico del ciclo di smaltimento dei rifiuti, che non prevede più gli incentivi Cip6 all’incenerimento e quindi andrà ad appesantire ulteriormente le tariffe a copertura delle minori entrate esterne.

Oggetto: Interrogazione relativa alla prosecuzione dei lavori dell’inceneritore di Hera

Premesso
– che la Valutazione d’Impatto Ambientale secondo la legge regionale 9/1999 sostituisce tutte le concessioni e le autorizzazioni necessarie per la realizzazione di un progetto, con durata triennale;
– che la Giunta provinciale ha deliberato con l’atto Prot. N. 66128/323 del 2/09/2004 la valutazione di impatto ambientale positiva con prescrizioni in merito al progetto per la realizzazione dell’inceneritore per rifiuti soldi urbani di Hera s.p.a.;
– che Hera non ha richiesto in tempo la proroga della scadenza, né ha terminato i lavori di costruzione dell’impianto;
– che con delibera di giunta l’amministrazione provinciale di Forlì-Cesena ha dichiarato “giuridicamente impossibile concedere la proroga del termine di efficacia della valutazione di impatto ambientale dell’inceneritore di Hera”;
– che l’assessore Provinciale Moretti sulle sue dichiarazioni alla stampa ha parlato di riavvio della procedura;
– che senza Valutazione di Impatto Ambientale non è più valida l’autorizzazione alla costruzione secondo art. 27 d.lgs.22/1997;
– che la provincia ha sospeso la procedura di rinnovo ex art. 10 bis della 241/90 in attesa delle osservazioni di Hera;
– che il gestore ha affermato pubblicamente che la valenza triennale debba essere calcolata sulla base dell’autorizzazione ex art 27 concessa con deliberazione n 339/2005, in pieno contrasto con la sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale che afferma al punto 2.6:
«E’, pertanto, del tutto palese la natura meramente attuativa della qui impugnata deliberazione n. 339/2005, la quale non è provvista di alcuna determinazione autoritativa autonoma ed ulteriore rispetto alle inoppugnate statuizioni, contenute nella precedente e presupposta deliberazione n. 323/2004 e indicate al punto precedente.»

Interroga il Sindaco e la Giunta

– per sapere quali provvedimenti ha attuato ed intende attuare per garantire il rispetto della normativa vigente, che vieta la costruzione di impianti senza autorizzazione di impatto ambientale o con autorizzazioni scadute, in osservanza degli adempimenti obbligatori di cui all’art. 27 del D.P.R. 6 giugno 2001 n°380, che prevedono l’immediata sospensione dei lavori in attesa dell’adozione dei provvedimenti definitivi;

– per conoscere quale sia la posizione dell’amministrazione comunale in merito al mutato quadro economico del ciclo di gestione dei rifiuti, ora che l’impianto ha definitivamente perso l’occasione di ottenere i contributi CIP;

– per sapere se gli inadempimenti del gestore di Hera si ripercuoteranno sulle tasche dei cittadini forlivesi, che oltre a subire gli impatti sulla salute oggi rischiano di veder lievitare di nuovo le tariffe, a copertura delle spese per la costruzione dell’impianto;

Forlì,18/12/2007
Alessandro Ronchi,
Gruppo Verdi Per la Pace
Consiglio Comunale di Forlì

Vecchiazzano: la cava, la strada, l’impianto. E l’ambiente?

Il WWF di Forlì organizza un evento pubblico dal titolo:
VECCHIAZZANO: LA CAVA, LA STRADA, L’IMPIANTO. E L’AMBIENTE?
Venerdì 21 Dicembre 2007, Ore 20.30, presso il Circolo dei Repubblicani di Via Castel Latino (davanti alle Poste)

I CITTADINI, GLI AMMINISTRATORI, LE ASSOCIAZIONI SONO INVITATI A PARTECIPARE
PER DIBATTERE I PROBLEMI DELLA VIABILITÀ DELLA CAVA E DELL’IMPIANTO DI
LAVORAZIONE INERTI PREVISTI PER VECCHIAZZANO

– QUALE AMBIENTE?
– QUALE VIABILITÀ?
– QUALI PROSPETTIVE URBANISTICHE PER IL FUTURO?

il WWF esporrà nel dettaglio i diversi scenari ipotizzabili per cercare di difendere e migliorare
la qualità della vita e dell’ambiente naturale di Vecchiazzano.

Guadagnare risparmiando: andare in bicicletta

Da pochi giorni ho scoperto questo sito interessante che contiene dei consigli su come risparmiare, quantificando (anche se in maniera approssimata) il guadagno che alcune scelte permettono di attuare.

In questo articolo:
Guadagno Risparmiando » Quasi quasi vado in bicicletta
si parla del risparmio della bicicletta. Circa 3000 euro l’anno, se si riesce a fare a meno dell’automobile, riducendo di uno il numero di vetture possedute e mantenute in famiglia.

Una recente ricerca che ha interessato diverse città europee ha dimostrato che il 50% degli spostamenti motorizzati in città copre una distanza compresa tra 3 e 5 km e il 30% è inferiore a 2 km.

Ciò significa che parecchi automobilisti anziché spostarsi in auto potrebbero usare la bicicletta, che è vincente sulle corte distanze. Infatti un tragitto di 3 km, in bicicletta, si percorre in un quarto d’ora netto, comprese le operazioni di parcheggio.

L’articolo prosegue poi con una lista di buoni motivi che, indipendentemente dal costo, consiglierebbero un maggiore uso di questo mezzo:
Guadagno Risparmiando » Quasi quasi vado in bicicletta

Perché la proposta di legge elettorale è un furto

Le legge elettorale è forse la questione più importante di tutte. Una cattiva legge porta a cattivi rappresentanti che faranno scelte sbagliate su tutti i nostri problemi. Un po’ come l’informazione, è alla base della democrazia reale di un paese.

Il sistema che è stato proposto in questi giorni è un tentativo non velato di far diventare l’Italia un sistema bipartitico, alla americana. Il riferimento del PD al partito democratico USA acquista sempre più significati. Vi spiego perché.

Se ho 100 posti e faccio un proporzionale con sbarramento al 5%, chi ha il 5% ha 5 posti, chi ha il 10% ha 10 posti e gli scarti di chi rimane fuori dallo sbarramento vengono ridistribuiti sempre in proporzione, oppure a partire da chi ha “più resto”.

Questo sistema è il proporzionale.

I Comuni hanno, in aggiunta, l’indicazione del Sindaco (e quindi la sua elezione diretta), delle liste (in maniera proporzionale), le preferenze all’interno delle liste, il premio di maggioranza e nei comuni più grandi il ballottaggio.

Questo sistema a mio parere è perfetto: tutti i partiti hanno tanti rappresentanti quanti sono i voti che prendono, il Sindaco ha una maggioranza stabile grazie al premio di maggioranza, i cittadini sono rappresentanti dalle liste che hanno votato con la stessa percentuale dei voti che queste hanno ottenuto (quindi più voti più conti, come è normale che sia).

Non ci sono collegi.

Tutte le altre complicazioni della legge servono per premiare qualcuno a scapito della scelta degli elettori. Una legge elettorale complicata serve a non far comprendere cosa si vota, ed a spostare in maniera forzata voti allontanandoli dalla scelta dei cittadini.

Torniamo all’esempio dei 100 posti da assegnare. Se si inseriscono 20 collegi, si alza lo sbarramento in maniera implicita, rubando voti da una lista per darli a chi ha la lista con più voti. Funziona a calamita, e le calamite oggi sono il PD da un lato e FI dall’altro.
Se un collegio elegge 5 persone, ognuno in media deve avere il 100%/(5+1) dei voti in media.
Ciò significa che per eleggere un candidato dovrò avere il 17% dei voti, più o meno. Non si tratta, quindi di uno sbarramento leggero, ma di un sistema scientifico per rubare voti.
Meno collegi si fanno più basso è lo sbarramento, quindi l’aumento dei collegi è matematicamente a favore dei partiti più grossi.

Voglio ricordare che l’affluenza alle urne, e quindi la qualità della democrazia, nei sistemi bipartitici è tra i più bassi in assoluto: si sceglie sempre il meno peggio tra due grandi poli che in pratica hanno differenze minime, perché si rubano tra loro voti al centro.

Oggi, quindi, se fossimo furbi andremmo in piazza a protestare per il tentativo di rubarci i voti.

Forlì camera a gas

Fausto Pardolesi mi ha inviato un paio di foto che fanno impressione. E’ la città di Forlì vista dall’alto. La striscia nera tra il cielo e le case è la nostra aria.

Clicca sulla foto per vederla ingrandita
p3130023b.JPG p3130024b.JPG

Aggiornamento: Questa è la mappa della concentrazione dei PM10, il rosso intenso corrisponde alla zona fuori dai limiti. Come vedete è esteso praticamente in tutta la città.
mappa_concentrazione_pm10_forli.jpg

Torna su