100 dollari al barile
Sapevo che ci saremmo arrivati. Da anni, ad ogni occasione utile, parlo del picco del petrolio di fronte a facce sorridenti degli ascoltatori meno preparati.
Condivido quanto scritto da Stefano, le alternative per diminuire la nostra dipendenza energetica ci sono e personalmente penso di dare il mio contributo, anche utilizzando uno scooter elettrico acquistato fuori Forlì a causa della mancanza di rivenditori locali (per fortuna oggi l’interesse è aumentato e le cose sono cambiate).
Sabato vado a Roma a manifestare per il solare e le vere rinnovabili, in occasione del ventennio dal voto contro il nucleare. Chi vuole aiutarci mi contatti.
L’energia che conviene – convegno a Cesena
Questa sera al quartiere fieristico di Cesena si tiene un a cesena al quartiere fieristico si tiene un convegno dal titolo
“l’energia che conviene” che spiega i benefici ottenibili sia tecnicamente che economicamente (recupero irpef e simili) praticando
risparmio energetico. Il convegno è tenuto dal dott. Roberto Zecchini della ausl di forli
Ecco l’invito:
cna_invito_enrg_che_conviene_ce_.pdf (ringrazio per il file Il Passatore )
Raddoppiato il fotovoltaico anche grazie al conto Energia
Ogni tanto serve qualche dato che ci riporti alla realtà, che ci faccia ben sperare per il futuro e che ci mostri che non è vero che sono tutti uguali.
Anche grazie al Conto Energia, fortemente voluto dai Verdi, in un anno c’è stato un raddoppio della potenzialità di pannelli fotovoltaici installati in Italia, che sono passati da 51MW a circa 100.
Stiamo parlando di cifre ancora basse se confrontate con le produzioni delle altre fonti, ma è il primo importante passo per un cambiamento che in altri paesi con meno sole di noi, come la Germania, hanno fatto qualche anno fa. Con l’aumento dell’installato aumentano le imprese che lavorano nel settore, diminuiscono i prezzi degli impianti, si mostra una buona pratica a tutti i vicini, si crea nuova occupazione.
L’ospedale Morgagni-Pierantoni riduce le proprie emissioni
Ricevo dall’USL di Forlì un comunicato interessante che dimostra quanta CO2 stia risparmiando il nostro ospedale grazie ad interventi mirati di risparmio energetico ed ottimizzazione dei consumi: circa 1000 tonnellate l’anno in meno.
Un buon esempio, che a mio parere andrebbe seguito in tutti gli edifici pubblici, con mezzi chiaramente tarati all’esigenza. Complimenti.
L’ospedale “Morgagni-Pierantoni” di Forlì cura anche l’ambiente: da
luglio a settembre, ridotte di 350mila tonnellate le emissioni di anidride
carbonica grazie al contenimento dei consumi elettriciL’ospedale “Morgagni-Pierantoni” di Forlì non è attento solo ai bisogni
del paziente ma cerca anche di rispettare al massimo l’ambiente. Nel trimestre
luglio-settembre, grazie alle misure di razionalizzazione adottate dall’U.O.
Attività tecniche e patrimonio diretta da Vittorio Laghi, le emissioni in
atmosfera di andride carbonica del polo ospedaliero sono diminuite di 350mila
tonnellate. Un dato che, in proiezione annuale, può significare una riduzione
intorno alle mille tonnellate l’anno. Rispetto all’analogo periodo del 2006,
infatti, si assiste a un considerevole abbattimento del consumo di energia
elettrica, con un lusinghiero -13% nel mese di settembre. Peraltro, tale calo
riguarda in particolare la cabina deputata all’alimentazione delle centrali
tecnologiche, ovvero quella che più incide sui consumi totali.
«Abbiamo cercato di adattare i consumi ai bisogni, eleminando sprechi e
utilizzi superflui attraverso un’opera di ottimizzazione – illustra Vittorio
Laghi, direttore dell’U.O. Attività tecniche e patrimonio – in sostanza si
è trattato di ingegnerizzare i sistemi tecnologici, guidando al meglio i
machinari, così da farli lavorare secondo le necessità e nelle fasce di curva
in cui presentano un miglior rendimento». Input in questo senso sono venuti
anche dalla Regione, che ha varato un programma di attenzione al risparmio
energetico, coinvolgendo i responsabili delle singole aziende in tavoli di
confronto nell’ottica di una razionalizzazione diretta, nel lungo periodo, a
poter predisporre gli acquisti di energia a livello regionale.
A spingere l’Azienda verso la pianificazione di tali misure di contenimento
è stata poi la constatazione, nel corso del 2006, di un trend di incremento,
sia in termini di consumo che tariffari. In questa prima fase d’intervento, la
priorità è stata attribuita al contenimento dei consumi elettrici, con
aspettativa di sensibili effetti di risparmio anche nella produzione di energia
termica. Per raggiungere l’obiettivo, si è cercato di razionalizzare i
settori di maggior impatto sui consumi: dall’erogazione di acqua refrigerata
all’alimentazione elettrica.
«In merito alla distribuzione dell’acqua refrigerata – illustra Vittorio
Laghi – l’obiettivo è stato creare una sinergia fra produzione e
distribuzione del freddo, così da agire con reciproca proporzionalità. A tale
scopo, è stata adeguata la linea di distribuzione principale a portata
variabile per far lavorare le elettropompe con una differenza di temperatura
costante fra “mandata” e “ritorno”, assicurando comunque una
predeterminata pressione nel punto della rete più sfavorito». Ciò ha
consentito di creare un circuito di distribuzione generale a portata variabile,
direttamente proporzionale alla richiesta di acqua refrigerata dei vari circuiti
“a spillamento” all’interno del presidio ospedaliero. «Le sottostazioni
“a spillamento” – spiega Laghi – sono state dotate di una valvola a tre
vie motorizzata, che consente di prelevare dalla tubazione principale generale
solo l’acqua refrigerata strettamente necessaria al fabbisogno istantaneo del
fabbricato servito. Inoltre, sono state montate sonde di temperatura per il
monitoraggio dell’intero sistema».
Misure di razionalizzazione dei consumi hanno interessato anche le 9 sale
operatorie, con l’installazione di rilevatori di presenza che modificano
automaticamente lo stato di esercizio delle UTA (unità di trattamento
dell’aria) da ordinario a stand-by. «In quest’ultimo stato di funzionamento
la portata dell’aria si riduce al 20% circa dell’esercizio ordinario –
rivela il direttore – I risultati sono stati significativi: in una settimana
campione, dal 14 al 21 settembre, abbiamo constatato una riduzione di esercizio
intorno al 40%». Interventi analoghi sono stati effettuati anche in ambulatori,
studi medici, e mensa, attivando, attraverso il sistema di controllo e gestione
informatizzato, la chiusura dei circuiti aeraulici in orari festivi e notturni.
Pure in questo caso, si è registrata una riduzione del fabbisogno energetico di
circa il 40%. Nella torre di degenza, invece, è stata diminuita del 50%, in
orari notturni, la portata di quattro unità di trattamento dell’aria, con un
risparmio energetico del 20%.Contemporaneamente, sono partite le prime misure atte a ridurre il consumo di
acqua. A questo scopo sono stati acquistati 2mila inserti universali aeratori
riduttori di portata e mille regolatori di flusso per doccia: da prove a
campione si è accertato infatti che i primi riducono la portata del 25-30%, e i
secondi del 40-45%. Grazie alla loro installazione si stima di ottenere un
risparmio sull’ordine del 20%.Soddisfazione per i risultati raggiunti viene espressa dal direttore del
presidio ospedaliero Maria Grazia Stagni. «Siamo riusciti a ridurre
sensibilmente i consumi energetici senza incidere in alcun modo su quella che è
la normale attività dell’ospedale – commenta – gli interventi messi in
atto, infatti, non hanno apportato nessun cambiamento per i pazienti, né
riguardo alle ore di sala operatoria né all’utilizzo di acqua. Ciò dimostra
che si possono conseguire obiettivi rilevanti con misure immediatamente
applicabili e per di più prive di conseguenze per l’utenza: basta migliorare
l’efficienza del sistema, calibrando i consumi alle reali esigenze delle
strutture e abbattendo gli sprechi». Una politica, questa, che è diretta non
solo a razionalizzare e ottimizzare le risorse del polo ospedaliero, ma si
propone anche di sensibilizzare i singoli operatori sull’importanza del
risparmio energetico. «Se c’è attenzione all’ambiente sul luogo di lavoro,
è poi più facile applicare gli stessi accorgimenti all’interno della propria
abitazione – illustra Stagni – in questo senso, il piano di riduzione dei
consumi viene a ricopre pure un’importante funzione culturale».
D’altronde, l’attenzione all’impatto ambientale delle tecnologie è da
molto tempo una delle priorità dell’Azienda Usl di Forlì, come dimostra la
nuova navetta gratuita ecologica per il trasporto di persone dai parcheggi auto
fino all’ingresso dei padiglioni dell’Ospedale. Si tratta di un Fiat Ducato
alimentato a metano, omologato per 9 passeggeri, con aria condizionata,
portellone automatico laterale per la salita dei passeggeri e pedana posteriore
elettrica per i disabili
Cari commercianti, quali sono i vostri avversari?
Ricevo e pubblico il comunicato stampa del WWF che ho appena ricevuto via email:
COMUNICATO STAMPA
CARI COMMERCIANTI, QUALI SONO I VOSTRI VERI AVVERSARI?
Apprendiamo con disappunto che alcuni esponenti della Giunta Comunale di Forlì cercano di delegittimare, agli occhi della città, l’ampliamento della ZTL del centro storico così come proposto dall’Assessore al Traffico, dopo mesi ed anni di riflessioni allargate a tutta la città ed in particolare agli operatori del commercio.
La proposta dell’Assessore al Traffico è già frutto di estenuanti mediazioni ed amplia l’attuale ZTL in modo graduale e ragionevole, al fine di cominciare a migliorare la qualità dell’aria per i residenti. Nonostante ciò, le Associazioni dei commercianti, come da tradizione, non perdono occasione di scagliarsi contro qualsiasi modifica dell’attuale assetto della circolazione e della sosta. Evidentemente non si rendono conto che la loro pregiudiziale opposizione contrasta in modo clamoroso col tentativo di fare del centro storico un ambiente a misura d’uomo, come avviene con successo in altre realtà italiane ed europee.
D’altra parte, quei politici ed amministratori che si mostrano così attenti alle istanze dei commercianti e che cavalcano le loro proteste sono gli stessi che, su altri tavoli, stanno spianando la strada alla grande distribuzione, con i suoi ipermercati divoratori di energia e induttori di nuovo traffico.
Ipermercati che, beffardamente, riproducono al loro interno, in ambienti totalmente artificiali, il concetto di isola pedonale ed espropriano il centro storico e i suoi operatori dalla loro fetta di mercato e dalla possibilità di migliorare e riqualificare le proprie attività.
WWF Sezione di Forlì