Sociale

Commissione Consiliare sul Piano sociale di zona 2005-2007

Oggi si è tenuta una riunione della terza commissione che ha valutato sia le modifiche al regolamento sul trasporto scolastico integrativo per le zone non coperte dai servizi pubblici sia la parte del piano sociale di zona riguardante l’area degli anziani.

Pubblico qui i documenti di approfondimento che abbiamo ricevuto:

Piano sociale di zona area responsabilità genitoriali e sociali

Piano sociale di zona Forlì e circondario

Piano Sociale di zona area disabili ed area anziani

Progetto Genitori dati locali, regionali e nazionali a confronto

Il testo della mozione approvata dal Consiglio Comunale sulla Casa di Riposo Pietro Zangheri

Riporto qui il testo della mozione approvata in Consiglio Comunale sulla casa di riposo Pietro Zangheri, base del dibattito sul quale ho già scritto l’articolo:

La casa di riposo Zangheri di Forlì diventerà fondazione?

“Alla luce di quanto previsto dalla legislazione regionale in materia di trasformazione di IPAB in Aziende Speciali di servizi alla Persona o in Fondazioni, e vista la valenza sociale e territoriale di tale tematica politica, si rileva l’esigenza di chiarire con celerità, nel quadro generale regionale e comunale, la tempestiva conclusione dell’iter per la costituzione della Fondazione Casa di Riposo Pietro Zangheri di Forlì.
In virtù del fatto che nella legislazione in materia, pare non vi siano cause ostative alla finale trasformazione in Fondazione alla Casa di Riposo Pietro Zangheri,

*visto il cospicuo patrimonio realizzato nel tempo attraverso generose donazioni appositamente elargite da privati cittadini allo scopo di mantenere e sviluppare della Casa di Riposo;

*considerato il gradimento più volte manifestato nelle diverse sedi pubbliche, degli ospiti e dei cittadini forlivesi e del comprensorio verso il servizio svolto in questi anni per rispondere alle esigenze della popolazione anziana;

*verificate le potenzialità in termini di sostenibilità economico-finanziaria della futura Fondazione Pietro Zangheri;

*e ricevute rassicurazioni rispetto alla condizione occupazionali e contrattuali dei lavoratori in caso di trasformazione in Fondazione;

IL CONSIGLIO COMUNALE

chiede la Giunta accolga l’istanza della Pietro Zangheri di trasformarsi in Fondazione.

La casa di riposo Zangheri di Forlì diventerà fondazione?

Lunedì 19 il consiglio comunale di Forlì ha votato un ordine del giorno nel quale richiede che l’IPAB Zangheri, la famosa casa di riposo di Forlì, diventi una fondazione e non una ASP (azienda di servizi alla persona) pubblica.

L’iter è complesso, dal momento che sulle trasformazioni delle IPAB le interpretazioni della legge regionale sono diverse. Questi mesi hanno visto infuocate battaglie proprio sulla opportunità o meno che questa struttura, con 11 milioni di euro di patrimonio, non venga trasformata in ASP.

I DS si sono astenuti, rifondazione ha votato contro, mentre io e tutti gli altri consiglieri abbiamo votato l’ordine del giorno.

Con questo post voglio cercare di rendere chiara la posizione dei Verdi ed i motivi che ci spingono a ritenere che la fondazione sia la scelta migliore per la Pietro Zangheri.

Sebbene di diritto privato, la fondazione è una azienda dedicata ad uno scopo, solitamente sociale o culturale.

Riporto uno stralcio di un articolo sulle fondazioni su diritto.it:

La fondazione: in termini pratici e basata sull’esperienza concreta può essere definita come “un’organizzazione privata la cui finalità non è il profitto, che è dotata di fondi propri, è gestita da direttori che sono fiduciari del fondatore o dei fondatori secondo i criteri fissati nello statuto, ed è creata per sostenere attività sociali, educative, filantropiche, religiose, scientifiche e culturali che possano contribuire al benessere o al progresso collettivi.”.

La fondazione per definizione appartiene al privato: anche se la fondazione non è soltanto frutto d’iniziative private, ma anche di iniziative d’autorità pubbliche: La scelta di creare una fondazione o di contribuire a costituirne il patrimonio significa, in termini formali, seguire logiche di diritto privato e, in termini sostanziali, rimettersi a regole e alla deontologia di organismi indipendenti e non di enti pubblici. Va inoltre ricordato che quando si parla di scopo per le fondazioni si intende uno scopo non di lucro. Questo fatto rappresenta la peculiarietà della fondazione, la quale, ovviamente, può e deve ricavare degli utili dal proprio patrimonio e dalle attività ad esso connesse, ma deve spendere il ricavato nella realizzazione dei propri scopi, senza alcun profitto per terzi.

Si parla quindi di privatizzazione, ma la differenza con una azienda privata a scopo di lucro (come ad esempio le SPA) è netta.

Prima di capire se la fondazione è lo strumento giusto, bisogna fare un passo indietro e capire come è nata, cosa è stata e come potrà essere la Zangheri in futuro. Con 6 milioni di euro di entrate all’anno, l’ente si sostiene principalmente con i lasciti testamentari e le donazioni. Se queste sparissero, come è ipotizzabile dopo una trasformazione in azienda comunale, il pubblico dovrebbe sostenere questa spesa sociale con le proprie tasche, come fa per esempio per la casa di riposo di Vecchiazzano.

L’ente è nato come ricovero di mendicità (privato) alla fine del 1800 per opera del Comune con la beneficenza dei cittadini forlivesi, e già nel suo statuto originario conta 40 soci nell’assemblea, segnale che il Comune non era l’unico proprietario. Attualmente il Consiglio di Amministrazione è costituito da 3 membri nominati dal Comune, 3 dall’assemblea dei soci e 4 dalla Cassa dei Risparmi di Forlì.

Nel 1890 è diventato pubblico per effetto della legge Crispi, come tutte le opere pie.

Quello che bisogna quindi chiedersi, nella scelta tra fondazione ed ASP, è se l’ente è migliorabile o peggiorabile in uno dei due casi. Attualmente funziona in maniera ottimale, ed io sono andato a verificare di persona, chiedendo con gli ospiti e parlando con dipendenti e direttore, constatando con la visita le ottime cose che si dicevano dell’ente all’esterno.

La legge regionale non permette una gestione come quella attuale, con la compartecipazione di pubblico e privato. Se diventasse una ASP sarebbe totalmente pubblica ed il CdA ed il direttore verrebbero nominati dal Sindaco eletto, come per tutte le altre aziende partecipate.

Nel caso della fondazione, invece, il Comune potrebbe partecipare come nel caso attuale.

Sul fronte dei diritti dei lavoratori non cambia nulla: le case di riposo pubbliche sono date in appalto a delle aziende private (quella di Vecchiazzano è gestita da una cooperativa). In entrambi i casi si può mantenere il contratto attuale, tenendo però presente che se venissero ridotti i fondi che sostengono l’ente (in questo caso le donazioni), ci sarebbero grossi rischi sia per i lavoratori sia per gli ospiti.

La CGIL in  questi mesi ha fortemente criticato la scelta della fondazione. Sinceramente non ne vedo le ragioni, dal momento che sulla tutela degli interessi dei lavoratori le due scelte non sono differenti. Sulla privatizzazione della nostra HERA (SPA), oppure sull’IRST di Meldola (S.r.l), entrambe aziende private che svolgono servizi per i cittadini una volta gestiti dal pubblico, non solo non hanno alzato la voce, ma non si sono quasi nemmeno espressi.

Se è per la qualità del servizio, ancora una volta non si capisce la differenza: le aziende pubbliche di servizi alla persona sono tutte in appalto a ditte private.

La scelta della Fondazione è invece lo strumento più simile alla gestione attuale, permette di mantenere la collaborazione tra pubblico e privato e di mantenere inalterate le donazioni che sostengono la Zangheri.

Quindi, se sarà possibile, a mio parere questa sarà la scelta migliore da fare per garantire un miglioramento del servizio che questa casa di riposo riesce a fornire alla cittadinanza di Forlì.

CopiaCarbone.org – Vivisezione: verità o frode scientifica?

verità o frode scientifica?Su CopiaCarbone.org ho pubblicato la prima parte della registrazione del convegno organizzato a Forlì dalla Lega Anti Vivisezione, dal titolo Vivisezione: verità o frode scientifica?. A breve anche altre registrazioni del convegno.

Vivisezione: verità o frode scientifica?
Questo è il titolo di un seminario organizzato dalla LAV (Lega Anti Vivisezione) di Forlì-Cesena, suddiviso nelle due giornate di Sabato 24 e Domenica 25 Settembre, presso l’Hotel della Città di Forlì. I Relatori sono il Dott. S. Cagno e la Dott.ssa R. Bartocci. Stefano Cagno è laureato in Medicina e Chirurgia e lavora come Dirigente Medico presso il Centro Psico-Sociale di Vimercate (MI). Ha iniziato ad occuparsi di tematiche animaliste nel 1982, membro del Comitato Scientifico Antivivisezionista, della Lega Internazionale Medici per l’Abolizione della Vivisezione (LIMAV) e della Società Scientifica di Nutrizione Vegetariana (SSNV). Collabora con LEAL, LAV, AVI, UNA, Animalisti Italiani, OIPA, LIMAV, CSA (Equivita), SSNV, Movimento antispecista e VASA, ed è autore dei libri “Gli animali e la ricerca” (Franco Muzzio Editore), “Quando l’uomo si crede Dio” (Alberto Perdisa Editore), “Sperimentazione animale e psiche: un’analisi critica” (Edizioni Cosmopolis) e di oltre 150 pubblicazioni riguardanti la vivisezione, i diritti degli animali, l’ingegneria genetica e la bioetica. Roberta Bartocci è la responsabile LAV settore Vivisezione, Laureata in Scienza Biologiche nel 2001 presso l’Università degli Studi di Roma La Sapienza, autrice di "Essere vegetariani", guida pratica di gastronomia e nutrizione vegetariana e vegan. Questo podcast è la registrazione della prima parte del seminario, che spiega come la pratica della vivisezione sia inutile dal punto di vista scientifico nella determinazione della pericolosità per l’uomo delle sostanze testate. A breve pubblicheremo anche la seconda parte della prima giornata.

Pastorale Sociale e del Lavoro: SAVINO PEZZOTTA IL 30 SETTEMBRE A FORLI’

Venerdì 30 SETTEMBRE 2005 ore 20,45 Sala s. caterina Via romanello, Forlì
SAVINO PEZZOTTA, SEGRETARIO GENERALE DELLA CISL, parlerà sul tema:

DIGNITÁ E TUTELA DEL LAVORO
Nel COMPENDIO della DOTTRINA SOCIALE DELLA CHIESA

TUTTI I CITTADINI SONO INVITATI

Pastorale sociale e del lavoro Diocesi di Forlì – Bertinoro

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