I deliri del Blog di Beppe Grillo sulla Siria
Avete qualche dubbio su quello che è accaduto in Siria nell’ultimo anno? Non abbiate dubbi, è tutto estremamente semplice e raccontato sul blog di Grillo:
Quale interesse avrebbe avuto il governo siriano ad ammazzare civili, se non guadagnarsi impopolarità? Quindi sono stati gli Stati Uniti a fornire ai tagliagole questo gas letale. Le televisioni fanno di tutto con la loro informazione assassina per confondere le idee alla gente, quando la situazione invece è estremamente semplice, e non rimane che sperare sui deputati e senatori del Movimento 5 Stelle che in Terza e in Quarta Commissione di Camera e Senato possono far sentire la loro voce, anche se ben difficilmente poi sarà portata all’esterno. La situazione, torno a dire, è di estrema gravità e il presidente degli Stati Uniti Barak Obama, premio Nobel per la Pace – ridicolo! – questo nero, come ho detto altre volte, ben felice di servire l’uomo bianco, ha detto che questa è l’ora delle decisioni.
Attendiamo con speranza e trepidazione l’intervento dei deputati e senatori 5 stelle, guidati dalla luce illuminata della saggezza.
Le manipolazioni sul blog di Grillo
Il contadino ha tenuto d’occhio, e salvato, i commenti ad un post di Grillo sul suo blog. Scoprendo alcune operazioni sul contenuto dei messaggi e sulle votazioni che li mettono in evidenza:
http://www.vogliaditerra.com/archivio/2013/03/le-manipolazioni-sul-blog-di-grillo/
Congratulazioni per l’indagine.
I numeri di Alfano
Al Post hanno controllato i dati di Alfano sulla criminalità di Milano. Interessanti.
C’è molto (ma molto) bisogno di fact-checking e di persone che vengono pagate per approfondire prima di pubblicare, o verificare quello che pubblicano gli altri.
Il falso equilibrio
Luca Sofri scrive per il Post (quotidiano online che vi consiglio di seguire) un bell’articolo sul falso equilibrio nel giornalismo.
In sintesi estrema, equilibrio nel giornalismo non significa dare spazio a due voci contrastanti in egual misura, ma porle entrambe allo stesso livello di approfondimento e contraddittorio.
Se uno dice che la Terra è quadrata e l’altro che è tonda, il giornalista serio dovrà porre ai suoi due interlocutori domande che ne verifichino la validità della tesi, ed alla fine la lettura dell’articolo dovrà pendere da una parte.
La modalità con la quale Mentana dà spazio senza contraddizione su un tema qualsiasi di politica un Travaglio ed un Belpietro, ritenendo che questo confronto contemporaneo degli estremi porti alla verità l’ascoltatore senza necessità di mediazione, è sempliciotta e secondo me sbagliata.
Sempre meglio di una sola voce senza mediazioni, ma pur sempre mediocre.
Esattamente allo stesso modo, da tempo credo che le associazioni apartitiche non possano porsi in maniera equidistante da tutti i partiti, ma porre al vaglio tutta la politica secondo il suo metro di giudizio, in maniera equilibrata: solo in questo modo saprà distinguere l’insieme di chi la pensa ed agisce come crede dovrebbe essere fatto, da chi la pensa ed agisce in maniera diametralmente opposta.
E’ chiaramente una operazione difficile, ma del resto lo è anche essere equilibrati.
Leggi l’articolo sul Post:
Il falso equilibrio nel giornalismo
Giornalismo e pubbliche relazioni
“Journalism is printing what someone else does not want printed: everything else is public relations.”
Giornalismo è pubblicare qualcosa che qualcun altro non vuole venga pubblicato: tutto il resto sono pubbliche relazioni. George Orwell