Politica

Un desiderio comune

Ieri sera non penso che Benigni abbia fatto solo un pezzo di televisione, credo che abbia poggiato un mattoncino di Storia.
Ci ha ricordato, perché lo avevamo dimenticato, che abbiamo perso il desiderio per un futuro migliore e comune.

La barbarie si batte con la cultura ed il senso del bene comune, e per spiegarcelo ha utilizzato la storia d’Italia, piena di persone incredibili che, insieme e mettendo da parte il campare alla giornata, hanno prima pensato e poi costruito il nostro futuro.

Che è stato bello, ogni volta che abbiamo messo l’io dietro al noi.

Penso che quest’ora di Benigni debba essere mostrata a scuola. Non so quanto possa durare la sua carica di ottimismo e positivo patriottismo, ma comunque è qualcosa che lascia un segno positivo ed una voglia di recuperare un desiderio comune.

Ognuno ha le proprie idee su come questo desiderio possa attuarsi, e sarebbe sciocco pensare che possano e debbano essere per forza asfaltate dall’omologazione. La diversità è una cosa reale e concreta, utile a farci convivere nel rispetto reciproco e delle regole che ci diamo insieme.

La cosa importante è vincere l’indifferenza – come spiega l’altro bellissimo pezzo di Gramsci letto da Luca e Paolo – e farci recuperare lo stimolo per riflettere ed andare avanti oltre il carpe diem.

Se condividi, non aspettare domani, inizia subito con l’essere ottimista e desideroso di un migliore futuro.
Non verrà costruito da altri, quindi ognuno dovrà mettere il suo mattoncino.

Conclave ecologista e civico a Bologna 29 e 30 gennaio 2011

Bologna 29 e 30 Gennaio 2011 presso “La Scuderia”, Piazza Verdi 2.

Care Amiche e Cari Amici,Da alcuni mesi molte persone, associazioni e reti composti da donne e uomini di buona volontà stanno lavorando al sogno di costruire un processo costituente che raggruppi tutti i soggetti che vogliono portare il respiro della società civile nelle rappresentanze e nei luoghi della decisione, superando i limiti del sistema partitico attuale, con una visione ecologista, civica, democratica e sociale costruita dal basso.

Ci sono stati diversi appuntamenti importanti in varie città d’Italia che hanno cercato di coagulare tali sforzi e che hanno portato centinaia di realtà a conoscersi e confrontarsi, gettando le basi, a nostro avviso, per l’avvio di un processo unitario aperto, inclusivo e partecipato al quale tutti coloro che intendono partecipare sono invitati a dare un contributo attivo.

Le cose si stanno muovendo, in modo magari magmatico e incoerente, ma si stanno muovendo. Perciò vogliamo invitare tutti gli uomini e le donne di buona volontà, rappresentanti di associazioni, comitati e reti locali e nazionali, ad “autoconvocarsi” e ritrovarsi, tutti insieme, per discutere i percorsi da seguire per costruire il nuovo soggetto politico in maniera partecipata e condivisa.

leggi il resto su: Conclave ecologista e civico a Bologna 29 e 30 gennaio 2011.

Responsabilità politiche

L’On. Casini ospite di Annozero del 31 Marzo 2008 dichiara di assumersi le responsabilita’ politiche di un’eventuale condanna dell’ex governatore della Sicilia Toto’ Cuffaro:

Qualche nota da Wikipedia:

Il 13 aprile 2008 è stato nuovamente eletto Senatore nel collegio Sicilia, nella lista UDC, aderendo al sottogruppo Udc, all’interno del gruppo Udc-SVP, Io Sud, Autonomie[6]. Dal 24 febbraio 2009 è membro della Commissione di Vigilanza Rai.
Raffaele Lombardo, successore di Cuffaro alla Presidenza della Regione Siciliana, durante la seduta dell’Assemblea Regionale Siciliana del 13 aprile 2010 ha denunciato un patto tra l’ex governatore e alcuni ambienti mafiosi per la costruzione di quattro termovalorizzatori in Sicilia[7].
Nell’ottobre 2010 lascia l’UDC assieme a un gruppo di Parlamentari siciliani ed è tra i fondatori de I Popolari di Italia Domani. Gli scissionisti abbandonano quindi il ruolo di opposizione, per il quale erano stati eletti nell’UDC, e si schierano a sostegno della maggioranza parlamentare di centrodestra di Silvio Berlusconi; come primo atto votano favorevolmente la fiducia al Governo Berlusconi[8]. Tuttavia Cuffaro preferisce non presenziare agli appuntamenti pubblici del nuovo Partito, per via dei suoi guai giudiziari[9].

Veltroni

Ormai mi infastidisce anche solo sentire la cadenza con la quale scandisce i suoi discorsi.
Ma la domanda che più mi inquieta è: perché esce sempre quando B. è in difficoltà, finendo col dargli una mano?

Prove per il Pd che verrà?

A proposito di queste ultime, i cosiddetti rottamatori non hanno paura di affrontare, a Roma, anche la spinosa questione della Fiat e dei suoi accordi, su cui il Pd si è accuratamente diviso: «Non se ne può più di questo scontro fuori dal tempo, tipo ‘Marchionne spara, la Fiom risponde’: sembra un film degli anni Settanta. L’innovazione dell’economia italiana è bloccata e qui siamo ancora a discutere se è moderno o no prendersela con gli operai», dice Civati.

via Prove per il Pd che verrà » Piovono rane

Che, tradotto dal politichese, significa “non ho una mia idea su questo tema, e se ne avessi una non te la direi perché rischierebbe di essere diversa dalla tua.

Invece io vorrei proprio saperlo, cosa ne pensano Renzi e Civati sull’accordo Mirafiori. Perché senza sapere cosa ne pensano gli altri, come si fa a confrontarsi e magari scoprire se si condivide qualcosina?

Sarebbe bello se tornassimo a discutere di cose, invece che di fuffa & marketing politico, che inizialmente può sembrar bello come un palloncino colorato pieno d’elio: come tutti i palloncini è destinato a sgonfiarsi, piuttosto velocemente.

Torna su