Partito Democratico

La scelta lungimirante sarebbe il porta a porta

Apprendo dalla stampa che il capogruppo del Partito Democratico sfrutta la ghiotta occasione dell’emergenza campana per giustificare le scelte fatte dal suo partito e dalla giunta provinciale e comunale sui rifiuti.

Parla di sistemi avanzati e di Europa moderna, ma confonde la raccolta differenziata porta a porta con la raccolta multimateriale il cui unico risultato è la preselezione di combustibile per l’inceneritore.

Giustificare il nuovo impianto oggi sottointende due cose. In primo luogo non si vuole fare quello che è stato promesso e votato in Consiglio Comunale, cioè un porta a porta nella città come quello di Forlimpopoli. Con un sistema serio le quantità e la qualità del rimanente sarebbero molto diverse e si potrebbe sostituire l’inceneritore con un trattamento a freddo, che non produce nanoparticelle e diossina.
Inoltre, visto che siamo ben lontani dall’emergenza rifiuti, se si triplica l’impianto e si raddoppia la raccolta differenziata la quantità totale smaltita diventa SEI volte quella attuale, fuori da ogni logica e previsione.

Errani conclude dicendo che il nuovo impianto sarà di dimensioni più ridotte rispetto al previsto. Su questo ha ragione, i Verdi hanno sempre accusato il piano dei rifiuti di avere previsioni errate, giustificate dall’unica volontà di costruire un nuovo impianto che sarebbe stato inutile con una raccolta differenziata porta a porta in tutto il territorio provinciale.

Se oggi ha cambiato idea faccia qualcosa perché le autorizzazioni alla costruzione ed alla gestione, che vanno riscritte, subiscano questa variazione.
Se farà bene i conti scoprirà che l’impianto esistente copre già le nostre esigenze, ed il nuovo è solo uno spreco di denaro.

Il PD locale è un anziano con due stampelle

Ieri in Consiglio Comunale il Sindaco Nadia Masini ha comunicato l’uscita dalla Giunta dell’assessore dei Verdi Sandra Morelli. E’ seguito un lungo dibattito, nel quale ogni gruppo consiliare ha espresso il suo punto di vista. Io non sono entrato nei dettagli del piano del traffico: è dal 2004 che se ne parla e credo che la parte più importante non sia oggi l’analisi dei dettagli. Dal punto di vista politico basta pensare a due elementi: la riduzione del traffico è più un obiettivo dell’amministrazione e la sfiducia politica del Sindaco e la Giunta che hanno scavalcato per la prima volta la delega di un assessore.

Questo è molto grave dal punto di vista politico.

Errani nel suo intervento ha focalizzato l’attenzione sul fatto che a livello locale i Verdi siano ormai fuori da tutte le amministrazioni, puntando sulla loro presunta incapacità di Governo. Grandi applausi sono venuti da Aprigliano, consigliere di Alleanza Meridionale (Ex Alleanza Nazionale) ora iscritto ai Circoli della Libertà di Forza Italia della Brambilla. Errani dovrebbe chiedersi se non sia il suo Partito Democratico ad assumere orientamenti totalmente opposti al programma di centro-sinistra, dal momento che riceve applausi da quelli che dovrebbero, almeno sulla carta, essere i suoi avversari politici.
La sintesi di governo tanto ricercata era già stata fatta, nel programma elettorale prima e nel piano del traffico poi. Tornare indietro rispetto alle promesse fatte agli elettori è una pratica scorretta e deprecabile.

Io sono uno di quelli che riteneva possibile un riavvicinamento al centro-sinistra in tutta la Provincia, successivo ad un cambio di strategie e di persone delle attuali amministrazioni. Con nuovi candidati in Provincia e nuovi segretari un dialogo poteva essere possibile, e probabilmente tornerà ad esserlo in futuro.

Ma la realtà dei fatti dimostra che il Partito Democratico localmente ha fatto un passo indietro rispetto ai programmi ed alla collocazione politica. Oggi questo partito unico si considera un polo autosufficiente, senza il bisogno di altri contributi politici e programmatici. Altro che nuova politica, il partito democratico di Forlì è un anziano con due stampelle (Udeur e Rifondazione). A dimostrazione di questo è il fatto che il segretario è l’ex segretario della Margherita, ed il capogruppo in Consiglio è l’ex Capogruppo DS, di certo non di nuova leva.

Errani dice che il partito democratico contiene già l’ambientalismo del sì. Forse ha ragione: il partito democratico spinge per il sì all’inceneritore, contro tutta la cittadinanza, per il sì al traffico, per il sì allo spreco dell’acqua nonostante l’emergenza idrica.
Considera possibile fare una cosa ed il suo contrario, essere laico e cattolico, ambientalista ed inceneritorista (con una forte spinta verso il secondo polo), pubblico e privato contemporaneamente. Del resto l’immagine del suo leader è ormai la caricatura del NI ad ogni cosa.

L’ambientalismo del sì secondo il PD è quello alla Bersani ed alla Turco, che si scaglia contro i medici senza conoscerne il codice deontologico, quando cercano di prevenire anziché curare le malattie.

Errani ieri è stato premiato per la lungimirante operazione di rottura con i Verdi con la nomina a capogruppo del PD. Io auguro sinceramente al neonato partito di rinnovarsi veramente e di proporre per il futuro altre dirigenze, la città ed il Paese intero ne hanno veramente bisogno. Squadra che perde si cambia.

I Verdi usciti dalla Giunta, alcune considerazioni politiche

Oggi si è tenuta come preannunciato la conferenza stampa sulle analisi politiche conseguenti all’uscita dei Verdi dalla Giunta di Forlì. Sesto Potere pubblica un ottimo riassunto, che vi consiglio di leggere.

TURRONI (VERDI): “DIMISSIONI MORELLI? CE L’HANNO FATTA PAGARE PER LA VICENDA IPER”

Nel mio intervento io ho fatto notare come il continuo cambiamento delle politiche di mobilità, fatto di passi avanti ed indietro schizofrenici, è esso stesso un freno agli investimenti dei commercianti in centro storico. In questi mesi sono stati introdotti dei cambiamenti che facilitano certamente alcune tipologie di attività. Chi ha investito, o stava decidendo di investire, per allargare lo spazio pubblico occupato, oggi si trova nell’indecisione se proseguire o meno. Qualsiasi cambiamento deve essere duraturo, deve permettere di far capire a chi vuole investire quale sarà il futuro dell’area di fronte all’esercizio: se sarà pedonale avrà tipi di attività diversi dai viali di scorrimento.

Poi ho fatto notare come il primo atto del costituito Partito Democratico sia stato quello di abbandonare un rapporto di fiducia con una forza politica di maggioranza. La terza, dalle elezioni del 2004, che abbandona il nostro Sindaco. Non è un gran bel biglietto da visita per il “nuovo” che avanza. Ed Errani, capogruppo DS, è stato premiato per il suo lavoro: proprio questa settimana diventa capogruppo del PD. Verrebbe da fare qualche battuta sul cambiamento che potrebbero portare dirigenze tutt’altro che vergini nel campo della politica.

Sono sicuro che la base del centro-sinistra, anche al di fuori dell’elettorato Verde, non è tutta in linea con le azioni di questa dirigenza, e spero che ne nascano azioni e mobilitazioni importanti, che partono dal basso. Già il fatto che domani ci siano consiglieri di maggioranza della circoscrizione 1, a prostestare per una politica sulla mobilità seria, la dice lunga sui mal di pancia del partito appena nato (male).

Vedremo cosa ci riserverà il futuro.

Aggiornamento: L’articolo su Romagna Oggi

Tutelare la salute con provvedimenti rigorosi è necessario

Tornare indietro sul piano del traffico, incentivando l’ingresso delle auto, sarebbe un attentato alla salute. La stima degli anni scorsi di 30 morti l’anno causata dalle polveri sottili quest’anno sarà da rivedere al rialzo, purtroppo, visti i dati della provincia dal 1° Gennaio 2007.
Nonostante il limite di legge che impone al massimo 35 superamenti delle soglie in un anno, oggi a Forlì siamo già a 51.

Non si può pensare, evidentemente, che una volta superato il numero concesso dalla legge non sia più necessario intervenire: ogni peggioramento comporta un aumento delle conseguenze per la salute.

Così, mentre l’assessorato all’ambiente della Provincia del partito democratico Luciana Garbuglia propone di estendere a tutti i comuni a più alto rischio ambientale per le polveri sottili i provvedimenti già in vigore a Forlì e a Cesena, compresi i blocchi del traffico e gli altri provvedimenti di limitazione della circolazione privata, a Forlì si continua a proporre di
regalare la sosta e stendere tappeti rossi per chi sfrutta il mezzo più inquinante di tutti.

L’organizzazione mondiale della sanità dice che ogni aumento di 10 micro grammi al metro cubo di pm10 provoca un aumento della mortalità del 10%, del 29% di bronchiti, ed una diminuzione della funzione polmonare soprattutto nei bambini.

Le legittime preoccupazioni dei commercianti possono trovare risposte anche attraverso
forme alternative e più sostenibili di mobilità, eventi che richiamino gente e non necessariamente automobili, fondi per il miglioramento dell’arredo urbano ed incentivi per gli investimenti nelle attività private.

La salute, invece, non può essere tutelata se non con provvedimenti rigorosi e di prevenzione primaria agendo sulle cause dei rischi.

Piano del traffico da rilanciare per la tutela della salute

Pubblico il comunicato stampa della Federazione dei Verdi sul rilancio del piano del traffico.

Piano del traffico da rilanciare per la tutela della salute
Autobus gratis a Dicembre.

Studi autorevoli – come quello certamente realizzato dalle associazioni di categoria per sondare il gradimento dei cittadini sul piano del traffico – dimostrano che ovunque si chiedano pareri ai cittadini su questi temi, si verifica che le persone “sondate” si dichiarano favorevoli all’80% circa (meno traffico, meno auto, più bus-bici-pedoni, ecc..) prima dell’attuazione dei provvedimenti; quando questi si realizzano la percentuale dei soddisfatti crolla più o meno al 20% per poi risalire, dopo alcuni mesi, nel favore della stragrande maggioranza degli intervistati.

Questa “curiosa” curva di gradimento – consolidata e confermata da analisi puntuali e anticipata dai Verdi nel corso di un incontro pubblico già nel luglio scorso – pare si stia riproducendo anche nella nostra città a tutta dimostrazione che Forlì è esattamente come le altre città e i forlivesi assolutamente attenti ai cambiamenti.

Al contrario, invece, di quello che affermano Sansavini ed Errani il piano del traffico sta pienamente centrando i suoi obiettivi, primo fra tutti la riduzione del traffico veicolare privato, precondizione per la prevenzione primaria a tutela della salute dei cittadini.

Era dagli anni settanta che non veniva fatta una proposta così anacronistica quale quella di richiamare in centro il traffico veicolare privato in una situazione di grande emergenza sanitaria, come dimostrato dalla stima dei dipartimenti di sanità pubblica delle aziende USL di circa trenta morti l’anno nella nostra città causati solo da PM10.

Loro dimenticano, probabilmente, che siamo costretti a prendere provvedimenti di limitazioni del traffico per il continuo sforamento dei limiti di legge per le polveri sottili. Se dovessimo dare attuazione a queste paradossali proposte ci troveremmo con lo schizofrenico risultato di incentivare il traffico veicolare privato il sabato e gli altri giorni nel tardo pomeriggio e bloccarlo completamente il giovedì.

Una sola cosa è condivisibile tra le proposte dei due capigruppo del Partito Democratico: occorre mettere in campo tutte le azioni necessarie per dare piena attuazione al piano del traffico votato dal Consiglio Comunale.

Se fossero coerenti col programma di governo della città, si batterebbero per proseguire su questa strada, attivare ulteriori strumenti e fare passi in avanti, sostenendo gli investimenti sul trasporto pubblico, sui quali il Sindaco ha sottoscritto impegni importanti attraverso l’accordo sindacale di pochi giorni fa.

Che questa sia la strada giusta è dimostrato anche dal notevole incremento di circa il 30% degli utenti dei mezzi pubblici.

Accettino quindi la proposta degli autobus gratis da noi già condivisa con altre forze della sinistra.

Federazione dei Verdi di Forlì-Cesena

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