Year: 2015

The Resistance: un gioco di bluff, deduzione e spionaggio

resistance Oggi vi parlo di questo splendido gioco, uscito per la prima volta nel 2009 e stampato solo più recentemente in Italia: The Resistance.

Il gioco è ambientato in un tetro futuro ed è veramente bello, ottimo per serate con piccoli gruppi (fino a 10 giocatori), che non permettono un Lupus In Tabula. Lo preferisco a quest’ultimo, anche se quando si supera la soglia di amici si passa al Lupo.

Segretamente si scelgono le due squadre: ci sarà la resistenza, che ha l’obiettivo di sovvertire la dittatura, e le spie, che cercheranno di demolire dall’interno le missioni della resistenza.

A turno un giocatore sceglierà i componenti della missione segreta, basandosi sulle informazioni che sarà riuscito a raccogliere, e tutti voteranno per il gruppo: se il voto ha la maggioranza, la missione è decisa ed i componenti partono.

Tutti i componenti a questo punto scelgono una carta: il successo o fallimento della missione. Poi si mescolano le carte e si vede il risultato. Se tra i componenti si nasconde una spia, potrà decidere di far fallire miseramente la missione, mettendo una carta fallimento all’interno del mazzo.

63.raw

Basandosi sulle informazioni delle missioni fallite e dei componenti che ne hanno decretato l’esito, il prossimo capitano dovrà cercare di tenere fuori le spie dalla missione.

Su BoardGameGeek ha raggiunto il punteggio di 7,5, che è parecchio alto per un gioco non molto complesso (su quel sito prediligono i giochi più complessi).

64.rawI personaggi blu sono i buoni (resistenza), i rossi sono le spie.

Il gioco è molto divertente perché tutti possono mentire, nessuno viene mai escluso o finisce la partita prima del tempo, ed il coinvolgimento di un gruppo di amici è massimo.

Le regole sono molto semplici, ma in base al gruppo diventa più o meno complesso e si adatta ai giocatori.

La scatola è abbastanza piccola da poter essere portata ai pic-nic o al mare.

Ci saranno controlli automatici sulle assicurazioni auto?

In Italia un veicolo su 10 non è assicurato.  Circa 4 milioni di veicoli, che moltiplicati per il premio medio di 574€ (dati facile.it) fanno quasi 2 miliardi e 300 mila euro.

C’è chi non riesce a pagare, ma anche tanti disonesti. Nessuno, comunque, è giustificabile.

Eppure oggi abbiamo telecamere che registrano automaticamente la targa delle auto in transito in autostrada, nei centri storici, nei punti con gli autovelox ed attraverso i varchi.

Incrociare questi dati con l’elenco degli assicurati e delle persone che pagano il bollo auto/moto è estremamente facile, ed attraverso il registro risalire al proprietario da sanzionare per cercare di ridurre il fenomeno.

Gli introiti derivanti da questa attività si potrebbero investire per ridurre o ritarare le destinazioni del Fondo vittime della strada, o per i piccoli cantieri per mettere in sicurezza le strade più pericolose (e ridurre così il numero di incidenti ed i costi delle assicurazioni).

Pare che finalmente qualcosa del genere sia in cantiere:

Lo stesso direttore dell’Ania annuncia l’avvio «di controlli massicci che, con l’ausilio di Tutor, Telecamere Ztl e Autovelox e incrociando i dati assicurativi con quelli della motorizzazione civile, staneranno chi non è assicurato». I furbetti dell’Rca sono avvisati.

Lo stesso, ovviamente, si potrebber fare con il bollo auto, che per semplificazione potrebbe essere addebitato attraverso l’assocurazione (visto che si parla spesso di semplificazioni e riduzione della burocrazia).

Fonte: La stampa – Assicurazione auto Quattro milioni di evasori sulle strade italiane

Fargo non è una storia vera

image

Nonostante in apertura di tutte le puntate della serie gli autori abbiano scritto

“Quella che vedrete è una storia vera.
I fatti narrati sono accaduti in Minnesota nel 2006.
Su richiesta dei superstiti, sono stati usati nomi fittizi.
Al di fuori del rispetto per i morti, tutto il resto è stato riportato fedelmente.”

Non c’è nulla di vero nella storia raccontata.
Io sinceramente trovo che ci sia qualcosa di sbagliato.

Joel Coen, uno dei due fratelli autori, spiega il motivo:
Se il pubblico crede che qualcosa sia basato su un evento reale, questo ti consente di fare cose che altrimenti non sarebbero accettate”.

Bene, se è un trucco per lasciare gli spettatori incollati alla serie, potevano almeno scriverlo alla fine dell’ultima puntata.

I distributori di benzina diversamente onesti

Su 905 distributori di benzina controllati questa estate, 200 presentavano irregolarità: carburante allungato con altre sostanze, violazioni sulla normativa dei prezzi, controlli tra quanto dichiarato e quanto effettivamente erogato.

Il 22%, più di un distributore ogni 5,

Sicuramente il dato nazionale sarà inferiore, grazie al fatto che i controlli vengono effettuati spesso su segnalazioni, però è un dato che fa riflettere.

Nel frattempo, dovesse  capitarvi, il numero gratuito da fare per le segnalazioni alla Guardia di Finanza è il 117.

Fonte: Retata estiva della Guardia di Finanza. Nel mirino, benzinai, falsi made in Italy e pagamenti in nero

Venezia, Santa Chiara prima e dopo

Questo è il bell’intervento di ampliamento dell’Hotel Santa Chiara di Venezia, di fianco allo splendido nuovo ponte di Calatrava.

Un orgoglio per la città più bella del Mondo.

Non si capiscono le critiche dei cittadini (l’88%), dell’attuale rettore di Architettura Amerigo Restucci, dell’Associazione veneziana albergatori, di Vittorio Sgarbi, dell’ex assessore ai Lavori Pubblici Alessandro Maggioni, di Gian Antonio Stella, e di chissà quanti altri rosiconi.

Prima dell’ampliamento:

santa chiara prima

santa chiara prima2

Dopo:

santa chiara dopo

santa chiara dopo3

Fonte: Venezia, è rivolta contro il “cubo” di Santa Chiara – Cronaca – La Nuova di Venezia

Torna su