Year: 2008

La crisi, l’Euro e la Sterlina

Spesso si sente ancora parlare di quanto male abbia fatto l’introduzione dell’Euro nella nostra economia. C’è chi si lamenta di quanto siano aumentati i prezzi (dimenticando forse che i prezzi non li fa l’€ ma chi vende e chi compra), e chi dice che senza la moneta unica oggi staremmo meglio.

Quello che sta accadendo alla Gran Bretagna, è l’ennesima dimostrazione del valore della nostra moneta, che ha tenuto. Il loro potere d’acquisto in 2 mesi ha perso il 20% e la loro moneta è oggi scambiata alla pari con la nostra.

Buone Feste, ma senza il botto

Rinnovo l’invito che faccio praticamente tutti gli anni, in occasione delle festività. Non acquistate petardi. Spendete in maniera diversa i vostri soldi.
Al di là della pericolosità e dell’inutilità di questi rischi, bisogna sapere che gli animali (ed in particolare i cani) soffrono molto più di noi i famosi botti.
Loro hanno un udito più sensibile del nostro e per loro il rumore dei petardi è tremendo. Per la paura ed il panico a volte si gettano dai balconi o tentano la fuga strozzandosi con il collare o rischiando di venire investiti.

L’ufficio diritti animali del comune di Roma, in collaborazione con l’Associazione volontari canile Porta Portese, ha redatto un decalogo per prevenire il più possibile questo problema, anche se la soluzione ovviamente sarebbe quella di ridurre al minimo la fonte.

1) Non mostrarsi troppo protettivi verso gli animali e non guardarli negli occhi quando scoppiano i petardi, si aumenterebbe la loro paura;

2) Tenerli in appartamento, meglio se in una stanza lontana dai rumori e in penombra, con un rifugio magari sotto al letto;

3) Minimizzare l’impatto dei botti accendendo radio o tv;

4) Non lasciarli soli in giardino o in balcone, potrebbero farsi male, scappare o buttarsi di sotto. Togliere dagli esterni gabbie di uccelli, roditori e altri animali;

5) Non tenere i cani legati a catena, potrebbero strozzarsi;

6) Passeggiare col cane saldamente al guinzaglio. Nei casi più gravi, chiedere al veterinario se tranquillizzarli con un blando sedativo o rimedi di erboristeria;

Aeroporto di Forlì: Il business plan di SEAF, la società che lo gestisce

Ieri in commissione ci è stato presentato il business plan di SEAF. Per modo di dire, visto che il materiale con i non ci è stato consegnato, nemmeno dopo una mia esplicita richiesta. Ci sono stati presentati due scenari: quello conservativo, con circa 40 MLN € di investimenti ed un pareggio di bilancio al 2020 circa, ed uno più “aggressivo”, con più di 100 MLN € di investimenti. Ad entrambi vanno aggiunti i passivi annuali, ad oggi tra i 5 ed i 6 MLN di euro l’anno.

E’ stato confermato ancora una volta che tra i costi maggiori per la società che gestisce il nostro aeroporto rientra il marketing, appesantito dall’acquisto dei biglietti dalle compagnie che viene rivenduto solo per il 65% circa del totale. Ne consegue che le compagnie low cost, effettuando l’overbooking, vendono più volte gli stessi biglietti, visto che il pubblico non riesce a distribuire tutte le sue quote.

Si è prospettata quindi l’ipotesi di aperture verso il privato, per il 60% delle quote. Questa percentuale a mio avviso è un obiettivo sbagliato: meglio vendere tutta (o quasi) la società ai privati oppure una quota di minoranza. Con il 60% privato ed il 40% pubblico avremmo il primo a scegliere le strategie ed il secondo a contribuire economicamente per piani industriali che potrebbe anche non convidivere completamente.

Non un bello scenario, in poche parole, qualsiasi sia la scelta che faranno SEAF ed i suoi soci pubblici.

Canova: La mostra del San Domenico di Forlì presentata a Roma

canova Amore e PsicheDal 25 Gennaio sarà possibile visitare ai musei del San Domenico di Forlì la mostra dedicata al Canova, presentata a Roma ai musei Vaticani.

Oltre 200 opere complessive, 26 sculture del Canova tra marmi e gessi, un tripudio di danzatrici. Quella col dito sul mento, quella con le mani a fianchi, con veli, corone. E ancora: veneri, amorini, piccoli cupido, un paio di Ebe che versano ambrosia. Una delle quali forlivese doc. “Con una caratteristica — spiega Antonio Paolucci, curatore della mostra —: che quei marmi pare di toccarli e sentirli vivi, palpitanti. Ci sono la carne e il sangue, in Canova”. La bellezza.

Fonte: Resto del Carlino

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