Forlì Elezioni amministrative 2009: Elenco dei Candidati dei Verdi per Balzani
Questo è l’elenco dei candidati dei Verdi per Balzani per il Consiglio Comunale di Forlì:
N. | Cognome e nome | Luogo e data di nascita |
1 | RONCHI ALESSANDRO | FORLI 12/04/1980 |
2 | PARDOLESI FAUSTO | FORLI 23/12/1957 |
3 | MORELLI SANDRA | FORLI 10/08/1955 |
4 | PONTILLO GIUSEPPE DETTO PAOLO | FORLI 21/09/1957 |
5 | NALDINI NICOLETTA | CESENA 08/01/1977 |
6 | CAROLI DONATELLO | FORLI 30/07/1940 |
7 | ERANI CLAUDIO | FORLI 11/05/1947 |
8 | BARASI CARMEN | FORLI 15/10/1955 |
9 | BORRONI FERDINANDO | MEDICINA (BO) 14/12/1955 |
10 | CASADEI MASSIMO | FORLI 13/10/1951 |
11 | BAFFIONI CATIA | FORLI 21/04/1949 |
12 | BANDINI ANDREA | CASTROCARO TERME T. d. SOLE (FC) 30/11 /1948 |
13 | BELLAVISTA EDDA BRUNA | RIMINI 11/01/1943 |
14 | CATACCHIO ANNAMARIA | FORLI 30/01/1956 |
15 | DERNI DENIS | FORLI 30/08/1962 |
16 | FANTINI MASSIMO | S. SOFIA (FC) 06/01/1959 |
17 | BELLI GIOVANNA | CESENA 28/03/1944 |
18 | GAVELLI GIANNI | FORLÌ 23/09/1979 |
19 | GENSINI IVO | BERTINORO (FC) 22/10 /1950 |
20 | GIARDINI SILVIA | FORLÌ 11/11/1967 |
21 | GIORGETTI GIANLUIGI | FORLÌ 08/11/1969 |
22 | GUIDI ANNA MARIA | MELDOLA (FC) 09/12/1963 |
23 | MALMESI CLAUDIO | FORLÌ 01/12/1954 |
24 | MILANDRI MASSIMO | FORLI 24/12/1954 |
25 | MINI FEDERICA | FORLI 22/09/1978 |
26 | MORDENTI MADDALENA | FORLÌ 09/03/1979 |
27 | PIOVACARI GIAN PIERO | FORLI 15/03/1963 |
28 | RAVAIOLI LUCIANA | FORLÌ 04/01/1952 |
29 | RICCI MARIA CLAUDIA | FORLÌ 17/10/1970 |
30 | RONDONI ROBERTA detta BEBA | FORLI 25/08/1974 |
31 | RUFFILLI LORENA | FORLÌ 15/01/1955 |
32 | SALVATORELLI MARIA CHIARA | SAVIGNANO SUL RUBICONE (FC) 19/02/1949 |
33 | SEMPRINI FABIO | FORLÌ 20/05/1944 |
34 | SERRA ALESSANDRO | FORLI 08/02/1966 |
35 | TAGLIATA DONATELLA | DOVADOLA (FC) 23/05/1950 |
36 | TOLO GIUSEPPE | DOVADOLA (FC) 18/03/1962 |
37 | TURCHI VALENTINA | FORLÌ (FC) 13/01/1973 |
38 | TURCHI ANNA RITA | FORLÌ (FC) 23/12/1955 |
39 | TURCI ELIA | MELDOLA (FC) 11/03/1962 |
40 | VETTORI PATRIZIA | PARMA 22/05/1957 |
Istruzioni di Voto per i comuni medio piccoli fino a 15’000 abitanti
Dopo aver spiegato come funziona il sistema elettorale per i comuni di grandi dimensioni, ora passo al sistema per i comuni con meno di 15’000 abitanti, che è completamente diverso.
Invece del proporzionale si vota con sistema maggioritario. Ogni sindaco ha una sola lista di supporto, solitamente corrispondente alla coalizione ed all’insieme dei partiti e realtà cittadine che lo sostengono.
Si vota quindi selezionando la lista ed il sindaco, ed indicando eventualmente la preferenza per il candidato in Consiglio Comunale. Come al solito consiglio sempre di utilizzare la possibilità di esprimere le preferenze, per poter scegliere con più attenzione chi verrà eletto in Consiglio. Trattandosi di un sistema maggioritario, le preferenze a candidati diversi, spesso indicano anche idee differenti di città, perché provenienti da partiti o da associazioni diverse che stanno nella coalizione.
Non è possibile, a differenza dei comuni grandi, il voto disgiunto: la preferenza si può dare solo ad un candidato della lista scelta.
Per maggiori dettagli dovete leggere l’articolo 71 del testo unico degli enti locali. Come al solito, disponibile per qualsiasi domanda o chiarimento. Prossime puntate: elezioni provinciali ed europee.
Istruzioni per il voto alle Elezioni Comunali per il Sindaco ed il Consiglio
I sistemi elettorali sono piuttosto complicati, e penso che sia necessario avere molto chiare le regole per capire come orientarsi per il voto. Nei comuni sopra i 15’000 abitanti i cittadini chiamati alle elezioni amministrative scelgono il Sindaco ed i Consiglieri Comunali. Gli assessori sono nominati dal Sindaco eletto.
La scheda per il Sindaco ed i Consiglieri Comunali è la stessa. Questi ultimi sono raggruppati in liste, ed ogni lista sostiene un solo candidato Sindaco. Nella scheda il riquadro del Sindaco contiene tutte le liste che lo sostengono.
Nel caso una lista o un gruppo di liste collegate in una coalizione non elegga il sindaco, il candidato sindaco è il primo dei consiglieri comunali eletti in caso si raggiunga il numero sufficiente di voti, e comunque non inferiore al 3%. Per le liste all’interno della coalizione che elegge il sindaco questa soglia non c’è, ed i seggi si dividono in proporzione ai voti.
Ciascun elettore di norma fa una croce sul simbolo della lista che vuole sostenere, ed automaticamente il suo voto va anche al candidato sindaco della lista. Può però votare un sindaco diverso da quello sostenuto dalla lista, con il voto disgiunto.
Accanto alla croce sul simbolo può (ed a mio parere dovrebbe sempre) indicare la preferenza per il candidato consigliere comunale. Verranno eletti i consiglieri in proporzione ai voti della lista, con un sistema proporzionale. Più voti ha la lista, più consiglieri elegge, e questi sono ordinati ed eletti sulla base delle preferenze.
Se al primo turno il candidato sindaco non raccoglie la maggioranza assoluta dei voti due candidati che hanno ottenuto più voti vanno al ballottaggio.
Chiudo qui per non creare troppa confusione, altri dettagli si possono trovare sul testo unico per gli enti locali, Articolo 72.
Se avete domande vi prego di farle nei commenti, così ad ognuna potrò rispondere e spero chiarire tutti i dubbi.
Elezioni Forlì: Faccia a faccia tra Balzani e Rondoni
I due candidati sindaco Roberto Balzani ed Alessandro Rondoni si confronteranno in un primo faccia a faccia all’Hotel della Città il 31 di Marzo alle ore 10. Il Corriere di Forlì raccoglierà le domande dei cittadini da sottoporre ai due sfidanti.
Aggiornamento: questo è il programma di Balzani
Il ricambio e le giovani generazioni in politica
Sono state pubblicate le statistiche dell’età media dei consiglieri comunali e provinciali. Sul sito di RomagnaOggi la notizia è stata accolta con sdegno in alcuni commenti, del tipo “tanto gli elettori trovano sulla scheda sempre gli stessi nominativi” e “Chi è riuscito a “sedersi” una volta, senz’altro vi ha messo un po’ di colla”. Ve lo assicuro, la situazione non è affatto questa. Nel consiglio comunale ci sono ancora i voti di preferenza, ed anche per questo motivo le liste di candidati sono sempre molto eterogenee, per sesso ed età. Se il risultato quindi non è uniforme alla distribuzione di genere e di età, questo non è causato dalle dirigenze di partito, che comunque sono elettive e riflettono il parere degli iscritti, ma dal voto dei cittadini.
C’è da chiedersi se un giovane sia meglio a tutti i costi di un uomo maturo, ed ovviamente la risposta è no. La verità è che gli under 30 interessati di politica ed attivi in prima persona sono pochissimi, e scarsa è anche la selezione. Molti meno di quelli che partecipavano attivamente quarant’anni fa , è un dato di fatto.
Oggi la politica, purtroppo, non è più considerata uno strumento per modificare le cose. Ci si sente ingiustamente impotenti, e si utilizza questo pretesto per fare altro (magari volontariato in qualche associazione).
Nel 2004 avevo 24 anni e 4 anni di politica universitaria (fatta in una associazione apartitica) alle spalle. Mi hanno chiesto di presentarmi alle elezioni amministrative come candidato e l’ho fatto volentieri, facendo campagna elettorale e cercando consenso per me e la mia lista. I pochi giovani che sono nei consigli comunali e provinciali non hanno ricevuto chissà quali investiture dalle gerarchie, ma si sono rimboccati le maniche.
Spesso questi ragazzi sono le ultime foglie di un albero genealogico di politici, e credo che la causa di questo si possa cercare in una cultura politica familiare (i genitori con ogni probabilità impartiranno una diversa cultura sull’impegno politico ai propri figli), e nella mancanza di nuove leve che si fanno avanti senza la certezza di risultati.